Ricovero volontario in reparto di psichiatria
Buonasera,
Sono una ragazza di 23 anni e soffro di sindrome ansiosa con attacchi di panico e agorafobia e di depressione. Ho avuto il primo attacco di panico a 11 anni e il primo episodio depressivo a 19. Ho un rapporto terribile con mia madre, che mi ha maltrattato per anni (psicologicamente e fisicamente). Sono seguita da una psicologa e da uno psichiatra da circa 4 anni e nessun tipo di terapia sembra funzionare.
Esattamente un anno fa, a seguito di un periodo di autodistruzione (abuso di alcol, sesso occasionale, autolesionismo e una serie di tentati suicidi) avevo deciso di farmi ricoverare volontariamente ma mi è stato impedito dalla mia famiglia.
Nel 2016 mi sono iscritta all'università (lavorando part time il pomeriggio) e ho dovuto lasciare a causa dei problemi di cui ho parlato in precedenza.
Avrei dovuto ricominciare l'università quest'anno e mio padre (con il quale vivo al momento) sosteneva la mia decisione. Oggi, dal nulla, ha deciso che devo trovarmi un lavoro full time e che non ha nessuna intenzione di permettermi di riscrivermi all'università. La possibilità di andare all'università è l'unica cosa che mi impedisce di togliermi la vita, perché nonostante tutti i miei problemi sono molto portata per lo studio e totalmente negata a fare qualsiasi tipo di lavoro manuale. Mio padre non capisce che sono depressa, pur avendomi vista nei miei momenti peggiori, crede che sia pigra, egoista e che voglia attirare l'attenzione facendo la vittima. Io voglio stare meglio e al momento mi trovo davanti a due possibilità: farmi ricoverare in psichiatria (nella speranza di stare meglio) oppure tornare a vivere con mia madre. Tornando a vivere con mia madre probabilmente riuscirei ad proseguire col mio percorso universitario, ma lei è la causa principale di tutti i miei problemi. Se invece mi facessi ricoverare, probabilmente perderei il mio lavoro e la possibilità di tornare all'università, pur avendo la possibilità di stare meglio. Cosa mi consigliate di fare?
Sono una ragazza di 23 anni e soffro di sindrome ansiosa con attacchi di panico e agorafobia e di depressione. Ho avuto il primo attacco di panico a 11 anni e il primo episodio depressivo a 19. Ho un rapporto terribile con mia madre, che mi ha maltrattato per anni (psicologicamente e fisicamente). Sono seguita da una psicologa e da uno psichiatra da circa 4 anni e nessun tipo di terapia sembra funzionare.
Esattamente un anno fa, a seguito di un periodo di autodistruzione (abuso di alcol, sesso occasionale, autolesionismo e una serie di tentati suicidi) avevo deciso di farmi ricoverare volontariamente ma mi è stato impedito dalla mia famiglia.
Nel 2016 mi sono iscritta all'università (lavorando part time il pomeriggio) e ho dovuto lasciare a causa dei problemi di cui ho parlato in precedenza.
Avrei dovuto ricominciare l'università quest'anno e mio padre (con il quale vivo al momento) sosteneva la mia decisione. Oggi, dal nulla, ha deciso che devo trovarmi un lavoro full time e che non ha nessuna intenzione di permettermi di riscrivermi all'università. La possibilità di andare all'università è l'unica cosa che mi impedisce di togliermi la vita, perché nonostante tutti i miei problemi sono molto portata per lo studio e totalmente negata a fare qualsiasi tipo di lavoro manuale. Mio padre non capisce che sono depressa, pur avendomi vista nei miei momenti peggiori, crede che sia pigra, egoista e che voglia attirare l'attenzione facendo la vittima. Io voglio stare meglio e al momento mi trovo davanti a due possibilità: farmi ricoverare in psichiatria (nella speranza di stare meglio) oppure tornare a vivere con mia madre. Tornando a vivere con mia madre probabilmente riuscirei ad proseguire col mio percorso universitario, ma lei è la causa principale di tutti i miei problemi. Se invece mi facessi ricoverare, probabilmente perderei il mio lavoro e la possibilità di tornare all'università, pur avendo la possibilità di stare meglio. Cosa mi consigliate di fare?
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Al di là dell'opportunità o meno di ricoverarsi (immagino che lei pensi ad una casa di cura privata), perchè dovrebbe perdere lavoro e università? Di regola un ricovero in casa di cura non dura più di 4 settimane.
Mi sembra comunque che lei soffra di un disturbo d'ansia e dell'umore, e che i suoi genitori, per motivi diversi, non riescano ad aiutarla.
A suo padre,e a tutti quelli che non capiscono la depressione, dovrebbe far sentire quella bellissima canzone di Rilo Kiley, A better son or daughter...
Mi sembra comunque che lei soffra di un disturbo d'ansia e dell'umore, e che i suoi genitori, per motivi diversi, non riescano ad aiutarla.
A suo padre,e a tutti quelli che non capiscono la depressione, dovrebbe far sentire quella bellissima canzone di Rilo Kiley, A better son or daughter...
Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 21.9k visite dal 29/01/2018.
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