Abuso alcol week-end
Spett.li Medici,
sono un ragazzo che ha il vizio di bere il solo sabato sera e feste da circa 12 anni.
Bevo per noia e per l'effetto fondamentalmente e purtroppo sto capendo che la situazione sta diventando insostenibile e non l'accetto più.
Ho fatto molti auto-tentativi di smettere in passato, riuscendoci per massimo qualche mese.
Ne deduco che in una qualche maniera ne sono dipendente psicologicamente.
Riguardo la mia vita quotidiana, posso dire che é tranquilla dal lunedì al venerdì: elevati studi universitari, sport, sana alimentazione,
assenza totale durante i pasti di bibite etiliche, qualche lavoretto.
Vorrei proprio smettere definitivamente perchè il giorno dopo l'ubriacatura possiedo vaghi ricordi della
serata,sensi di colpa e tristezza,le qual cose si presentano sistematicamente da quando iniziai.
Che cosa pensate, nel limite della possibilità del consulto on-line, di tale comportamento?
Cosa posso fare? A chi rivolgermi?
Anticipo che non ho mai fatto nessuna visita psicologica poichè non mi è mai occorsa e di tal problema non
ne ho parlato ancora col mio medico curante. Non cerco una soluzione chimica(psicofarmaci) perchè non è il caso ma, solo una
brutta abitudine che ho paura possa scadere in una forma patologica più seria.
Grazie dell'attenzione.
Distinti saluti
Dott. Ing. Utente-nuovo
sono un ragazzo che ha il vizio di bere il solo sabato sera e feste da circa 12 anni.
Bevo per noia e per l'effetto fondamentalmente e purtroppo sto capendo che la situazione sta diventando insostenibile e non l'accetto più.
Ho fatto molti auto-tentativi di smettere in passato, riuscendoci per massimo qualche mese.
Ne deduco che in una qualche maniera ne sono dipendente psicologicamente.
Riguardo la mia vita quotidiana, posso dire che é tranquilla dal lunedì al venerdì: elevati studi universitari, sport, sana alimentazione,
assenza totale durante i pasti di bibite etiliche, qualche lavoretto.
Vorrei proprio smettere definitivamente perchè il giorno dopo l'ubriacatura possiedo vaghi ricordi della
serata,sensi di colpa e tristezza,le qual cose si presentano sistematicamente da quando iniziai.
Che cosa pensate, nel limite della possibilità del consulto on-line, di tale comportamento?
Cosa posso fare? A chi rivolgermi?
Anticipo che non ho mai fatto nessuna visita psicologica poichè non mi è mai occorsa e di tal problema non
ne ho parlato ancora col mio medico curante. Non cerco una soluzione chimica(psicofarmaci) perchè non è il caso ma, solo una
brutta abitudine che ho paura possa scadere in una forma patologica più seria.
Grazie dell'attenzione.
Distinti saluti
Dott. Ing. Utente-nuovo
[#1]
Gentile utente,
"..bevo per noia nel week-end.."
"Cosa ne pensate di tale comportamento?.."
Analizziamo dunque la situazione.
1. Con l'alcol non si pensa più a niente, non ci si pone tante domande, la mente diventa leggera.
Non a caso l'alcol rappresenta un "ansiolitico"
intendendo ovviamente il termine non nel significato medico di "farmaco per curare" - qui non siamo in area medica -
bensì nel suo significato etimologico:
"Che attenua o dissolve l’ansia" (Treccani),
"Che ha la funzione di attenuare lo stato di ansia" (Hoepli).
2. Si beve per sentirsi parte di un gruppo di amici.
E nell'articolo linkato troverà:
"La ragione comune per iniziare a bere è di tipo ricreativo o per migliorare la propria funzione sociale in occasioni di divertimento o di confronto con gli altri."
( https://www.medicitalia.it/minforma/psichiatria/567-alcol-e-alcolismo-domande-e-risposte.html ).
3. Inoltre non va sottovalutato che oggi l'ab/uso di alcol nel fine settimana è ampiamente accettato e giustificato a livello sociale.
Lei ha ragione a preoccuparsi, perchè se si ha bisogno di una "sostanza"
- l'alcol in questo caso -
per non annoiarsi o, aggiungo io, per rilassarsi, per tranquillizzarsi, per socializzare,
e se ne perde il controllo sulla quantità
oppure non se ne può fare a meno
significa che la propria psiche non sta tanto bene.
Si ritiene che la psicoterapia individuale da sola non sia così utile nel caso di dipendenza da sostanze,
ma che occorra anche
- il sostegno di un gruppo
- l'utilizzo di farmaci specifici (non psicofarmaci).
Cosa Le aveva risposto il Suo medico di base?
"..bevo per noia nel week-end.."
"Cosa ne pensate di tale comportamento?.."
Analizziamo dunque la situazione.
1. Con l'alcol non si pensa più a niente, non ci si pone tante domande, la mente diventa leggera.
Non a caso l'alcol rappresenta un "ansiolitico"
intendendo ovviamente il termine non nel significato medico di "farmaco per curare" - qui non siamo in area medica -
bensì nel suo significato etimologico:
"Che attenua o dissolve l’ansia" (Treccani),
"Che ha la funzione di attenuare lo stato di ansia" (Hoepli).
2. Si beve per sentirsi parte di un gruppo di amici.
E nell'articolo linkato troverà:
"La ragione comune per iniziare a bere è di tipo ricreativo o per migliorare la propria funzione sociale in occasioni di divertimento o di confronto con gli altri."
( https://www.medicitalia.it/minforma/psichiatria/567-alcol-e-alcolismo-domande-e-risposte.html ).
3. Inoltre non va sottovalutato che oggi l'ab/uso di alcol nel fine settimana è ampiamente accettato e giustificato a livello sociale.
Lei ha ragione a preoccuparsi, perchè se si ha bisogno di una "sostanza"
- l'alcol in questo caso -
per non annoiarsi o, aggiungo io, per rilassarsi, per tranquillizzarsi, per socializzare,
e se ne perde il controllo sulla quantità
oppure non se ne può fare a meno
significa che la propria psiche non sta tanto bene.
Si ritiene che la psicoterapia individuale da sola non sia così utile nel caso di dipendenza da sostanze,
ma che occorra anche
- il sostegno di un gruppo
- l'utilizzo di farmaci specifici (non psicofarmaci).
Cosa Le aveva risposto il Suo medico di base?
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Ex utente
Spett.le Dott.ssa C.M.Brunialti,
ad ora ancora non ho parlato con il medico di base poichè in fondo incontro una certa resistenza psicologica(che vorrei indagare) nel dover totalmente smettere. Una specie di paura, una rinuncia anche se è a fin di bene.
Chiaramente, lo vorrei con tutto me stesso ma, come Lei sicuramente sa, questa droga è subdola essendo appunto accettata socialmente ed ha un forte potere evocativo(almeno ciò sperimento) mentale di immagini, odori, suoni ecc...che uno sperimenta maldestramente in questo stato di oblio. ahimè...oblio e che si ripropongono a volte(qualche episodio sporadico) durante i giorni che non utilizzo la sostanza.
In fondo, sono un pò ansioso di fondo e forse lo utilizzo allora come "cura" ed anche "fuga" dalla realtà.
Secondo Lei, a che specialità medica effettivamente dovrei rivolgermi? Quali sono questi farmaci e quale medico li prescriverà? Non sono da ser.t. poichè la mia ancora non è una patologia conclamata ed inoltre i miei valori epatici sono molto buoni. Ma ho paura di questa catena che vorrei spezzare ma non ci riesco creandomi disagio...enormemente!
Grazie della celere risposta!
ad ora ancora non ho parlato con il medico di base poichè in fondo incontro una certa resistenza psicologica(che vorrei indagare) nel dover totalmente smettere. Una specie di paura, una rinuncia anche se è a fin di bene.
Chiaramente, lo vorrei con tutto me stesso ma, come Lei sicuramente sa, questa droga è subdola essendo appunto accettata socialmente ed ha un forte potere evocativo(almeno ciò sperimento) mentale di immagini, odori, suoni ecc...che uno sperimenta maldestramente in questo stato di oblio. ahimè...oblio e che si ripropongono a volte(qualche episodio sporadico) durante i giorni che non utilizzo la sostanza.
In fondo, sono un pò ansioso di fondo e forse lo utilizzo allora come "cura" ed anche "fuga" dalla realtà.
Secondo Lei, a che specialità medica effettivamente dovrei rivolgermi? Quali sono questi farmaci e quale medico li prescriverà? Non sono da ser.t. poichè la mia ancora non è una patologia conclamata ed inoltre i miei valori epatici sono molto buoni. Ma ho paura di questa catena che vorrei spezzare ma non ci riesco creandomi disagio...enormemente!
Grazie della celere risposta!
[#3]
Gentile utente,
"..incontro una certa resistenza psicologica(che vorrei indagare) nel dover totalmente smettere..." :
non riesco a dirLe - di qui, on line - se è il caso di "smettere totalmente" (decisione drastica),
oppure di apprendere a farne un "uso moderato e controllato",
più sul versante del piacere che del bisogno.
Una valutazione con uno/a Psicologo/a esperto
nel settore delle dipendenze Le potrebbe essere utile
in prima battuta,
per avere una diagnosi
e dunque per riuscire a capire cosa sia più opportuno fare.
Cosa ne pensa?
[#5]
"..farmaci? .."
Dipende dalla diagnosi psicologica e dalle considerazioni mediche,
congiuntamente.
Io non posso valutare il Suo grado di dipendenza, ma
- considerato che si dichiara "..un pò ansioso di fondo .." -
eviti di farlo diventare un pensiero troppo ingombrante.
Non giova.
[#11]
Dunque, del discorso l'unica cosa che non quadra è la conclusione " Non cerco una soluzione chimica(psicofarmaci) perchè non è il caso ", primo perché è una auto-diagnosi, ma soprattutto perché mette le mani avanti sulle cure quando invece vuole sapere che soluzioni ci possono essere.
Quindi ha intenzione di provare degli interventi che possano invertire la tendenza dell'abuso alcolico, oppure no ? Perché se dice che vuole, e poi dice che non vuole farmaci è una specie di contraddizione a priori.
Quindi ha intenzione di provare degli interventi che possano invertire la tendenza dell'abuso alcolico, oppure no ? Perché se dice che vuole, e poi dice che non vuole farmaci è una specie di contraddizione a priori.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#12]
Ex utente
Egr.io Dott. M. Pacini,
la ringrazio della risposta! Rispetto il suo parere medico ma preferirei non prendere nel modo più assoluto questi psico farmaci( magari altri che non siano appartenenti a tale categoria, se ve ne fosse necessità) ma se esiste una terapia " comportamentale" libera da medicamenti chimici, seguirei quest'ultima.
Consulterò il mio medico generico.
Grazie del tempo dedicatomi.
Un saluto
la ringrazio della risposta! Rispetto il suo parere medico ma preferirei non prendere nel modo più assoluto questi psico farmaci( magari altri che non siano appartenenti a tale categoria, se ve ne fosse necessità) ma se esiste una terapia " comportamentale" libera da medicamenti chimici, seguirei quest'ultima.
Consulterò il mio medico generico.
Grazie del tempo dedicatomi.
Un saluto
[#13]
Gentile utente,
già in #1 avevo precisato che a contrasto della dipendenza da alcol "può" essere previsto
"..l'utilizzo di farmaci specifici (non psicofarmaci)...", se considerato necessario o opportuno.
Forse Le era sfuggito.
Saluti cordiali.
Questo consulto ha ricevuto 14 risposte e 4.7k visite dal 28/01/2018.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Allergia ai farmaci
Allergia ai farmaci: quali sono le reazioni avverse in seguito alla somministrazione di un farmaco? Tipologie di medicinali a rischio, prevenzione e diagnosi.