La terapia o rivolgermi ad uno specialista

Buongiorno,
ho 29 anni e in seguito al presentarsi dei seguenti disturbi, alternativamente o contemporaneamente, mi sono sottoposto a visite ed esami nell'ultimo anno.
tutti sintomi:
senso di stordimento e lentezza mentale e di formulazione di pensieri e parole
offuscamento della vista, campo visivo laterale ristretto
senso di cappa alla testa
sonnolenza
nausea, lievi vertiggini, sudori freddi
poca sensibilità alle estremità, formicolii sul viso e le mani
sonno disturbato e irregolare, difficoltà a prendere sonno

le prime manifestazioni di sintomi analoghi sono in grado di ricordarle fino a circa 10 anni fa, ma con intensità relativamente lievi e di carattere passeggero. Negli ultimi due anni queste sensazioni si sono fatte mano a mano più forti e persistenti sino a farmi preoccupare. Ho allora iniziato una serie di esami su consiglio del mio medico di famiglia (analisi complete del sangue/urine, visita neurologica, RMN encefalo, elettrocardiogramma) dai quali non è emerso nulla. Di conseguenza il parere del mio medico è stato: astenia neurologica dovuta a depressione. Ho sentito il parere di due neurologi, tra i quali un neurologo dell'Istituto Besta di Milano. La depressione sembrava essere la cosa più probabile. Nonostante restassi scettico, ho accettato la diagnosi e ho iniziato una cura con Cipralex 10mg al giorno (+all'occorrenza per dormire Xanax 10 gocce), della durata di circa 6 mesi. Durante questa terapia effettivamente il senso di stordimento si è notevolmente attenuato e la qualità del sonno è molto migliorata. Persisteva invece un senso di sonnolenza, debolezza e fatica al risveglio.

da poco più di un mese ho interrotto l'assunszione di Cipralex, prima gradatamente, e ora tutti i disturbi sono tornati alla fase precedente la terapia, con mio grande disappunto e scoraggiamento. Unica nota positiva è che ho immediatamente perso quasi del tutti i circa 7 chili presi durante l'assunzione del farmaco. Ora francamente non saprei che fare, se tornare dal neorologo che mi aveva prescritto la terapia o rivolgermi ad uno specialista in psichiatria. Il Cipralex mi ha obiettivamente fatto sentire meglio, ma ha solo attenuato e non eliminato o curato i sintomi. Secondo le informazioni qui riportate c'è qualche specialista in grado di darmi consiglio e un parere sulla possibile natura dei miei disturbi?

A completamento delle informazioni posso aggiungere che ho sofferto di emicrania con aura congenita. Ora gli attacchi sono rarissimi, ma erano frequenti durante la crescita. Alcuni dei sintomi sopra elencati, per similitudine, inizialmente li ho interpretati come lievi attacchi di emicrania.

Grazie per l'attenzione, Cordiali saluti.

[#1]
Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161
Gentile utente,
6 mesi non sono un tempo sufficiente a garantirle una completa remissione dei sintomi alla sospensione della terapia; in poche parole ha fatto male a sospendere autonomamente. Il mio consiglio è quello di rivolgersi ad uno specialista in psichiatria e intraprnedere nuovamente una corretta terapia; se il cipralex non risolveva tutti i problemi in maniera soddisfacente allora potrebbe essere utile cambiare dosaggio o cambiare molecola. Non si scoraggi, perchè le possibilità di miglioramento con le terapie attuali sono molte e concrete.
Buon anno

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

[#2]
Utente
Utente
Grazie mille per la risposta Dott.Martiadis. Io vorrei evitare di ingrassare di nuovo!! A suo parere quindi non dovrei tornare dal neorologo che conosco, ma contattare uno psichiatra? Grazie e buon anno anche a lei.
[#3]
Dr. Stefano Garbolino Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 2.5k 36
Gentile utente,
per chiarezza è importante sapere che il Neurologo non si occupa di malattie depressive, d'ansia o più genericamente psichiatriche (pur essendo un medico e come tutti i medici con competenze di base anche in tal senso). La complessità del suo caso necessita di uno specialista del settore, lo Psichiatra, che ha a propria disposizione sia strumenti farmacologici che strumenti psicoterapeutici. Tutto ciò previa adeguata inquadratura diagnostica.
In totale accordo con il collega il consiglio mirato per lei è di rivolgersi allo Psichiatra per avere un parere e una terapia specifica.

Cordialmente

Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com

[#4]
Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161
Gentile utente,
esistono tutti gli accorgimenti per impedirle di aumentare di peso. Non credo che possa essere questa paura a impedirle di intraprenderle il trattamento più adeguato alle sue esigenze.
cordiali saluti e buon anno
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