Psichitria

Spesso ci si rivolge al neurologo perchè si pensa che un disagio psicologico con tutti i fastidi ed i sintomi correlati: ansia, depressione, fobie, panico, ossessioni, etc. etc. vengono efficacemente curati attraverso medicine.
In più ci si sente un pò meno "matti"!
Comprensibile; dopo la rappresentazione pubblica di un certo tipo di psichiatria da manicomio.
Eppure non è così, caro utente.
Da quel poco che scrive si intuisce che assume già una terapia antidepressiva e tampona, per quanto è possibile, l'ansia con l'ansiolitico. Bene!
Ma lei parla di un rapporto sentimentale difficile e di tormenti!
Che diagnosi le ha fatto il neurologo? Che programma terapeutico le ha proposto per uscir fuori da questa crisi, se di crisi si può parlare?
Non pensa di approfondire un pò di più le ragioni di questo mal stare?
Le consiglio, dopo aver avvertito il neurologo, di rivolgersi con fiducia ad un medico con specializzazione in psichiatria e psicoterapia.
Vedrà che sarà più competente circa la gestione dei suoi disturbi e, soprattutto a lungo termine, le fornirà gli strumenti per affrontare senza affogare il suo rapporto sentimentale.
Si ricordi che esiste un segreto professionale e che da vicino nessuno è "normale".
In bocca a lupo e auguri di buon anno!

Grazie per la veloce risposta.Contemporaneamente mi sto recando da un psicoterapeuta;ma anche con lui non vedo che il mio disagio migliori.

Gentile utente,

Va fatta una diagnosi e stabiliti dei punti di arrivo con relativi tempi (misurati in settimane). Se il problema è esclusivamente legato ad una questione sentimentale può scegliere di recarsi da un medico o da uno psicologo, che sono due figure diverse (lo psicologo non è un medico, non si occupa di problemi in termini di malattie e non prescrive terapie fisiche o chimiche). Il medico può essere neurologo o pischiatra, ovviamente lo psichiatra è la figura più centrale. La terapia prescritta è adatta ad un disturbo d'ansia, ma senza far diagnosi non è chiaro quale sia il suo tipo di problema.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

Adesso il mio neurologo mi ha sostituito l'entact con il sereupin una cps al mattino,perche dice che protegge meglio dall'ansia e sopratutto cura le ossessioni:ossia il pensiero fisso di questa ragazza....
grazie

Gentile utente,

per l'adeguato trattamento dei suoi sintomi lo specialista di riferimento e' sempre lo psichiatra e non il neurologo.

La variazione di trattamento che ha avuto ha un razionale solo parziale, in quanto le molecole che ha nominato hanno un meccanismo di azione simile e sovrapponibile.

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

Ribadisco che il problema farmacologico appare secondario. Cerchi di non centrale l'attenzione sul farmaco e, una volta deciso, mantenga la terapia per almeno 6 mesi senza pensarci troppo.

Il rapporto con lo psicoterapeuta è invece fondamentale!

In questa fase le consiglio di valutare come si trova con lui:

Si sente compreso a livello emotivo?
Si sente aiutato?
Sente l'ansia diminuire quando parla con lui?
Ha maggiore lucidità dopo il colloquio?
Si sente libero di poter affrontare le sue emozioni?
Sente adeguato il progetto di cura che le è stato proposto come tempo, denaro e obiettivi di cambiamento?

Abbia pazienza con se e con lui per le prime sedute.

Faccia presente chiaramente eventuali difficoltà e, se non ottiene risposte che ritiene valide, cambi terapeuta.

In bocca al lupo.

E la diagnosi, che non guasta mai

Il medico di base mi ha prescritto la cardiospirina perche ho l'ematocrito a 56.8 ; posso assumerla tranquillamente anche se sto prendendo il sereupin?
grazie

Non è possibile dare una risposta che si traduce nell'assunzione di un farmaco. Questo tipo di domande le deve fare ad uno dei due medici che prescrivono una o l'altra medicina.