Depressione forte

Un sentito saluto a tutti i Dottori che lavorano per questo sito.
Mia sorella minore 25 anni una bella ragazza, ai tempi dell’adolescenza (da circa 8 anni) ha iniziato a soffrire di depressione.
Abbiamo sempre attribuito questa malattia all’ allontanamento che ha avuto dalle amiche: senza motivi cominciò ad essere al centro di prese in giro e situazioni spiacevoli, ritrovandosi molto sola.
Inizialmente stava molto in casa e non spiegava il motivo di questa sua chiusura,
infatti sicuramente il tenersi tutto dentro fece crescere in lei un profondo malessere.
Quando si capì forse la causa del suo male, le cose a scuola iniziarono ad andare male e
le amiche erano già molto lontane.
Premetto che fin da subito è stata seguita e continua ad esserlo sia con cure a livello psicologico
che psichiatrico.
La malattia negli anni è cambiata, mi limiterò quindi a farvi presente la sua condizione attuale, degli ultimi anni.
Per cercare di farvi capire il malessere che vive cerco di inquadrare quelli che sono degli aspetti del suo carattere, dei comportamenti e dei sintomi che presenta.
E una persona molto ingenua, molto fragile che non si sente realizzata, il suo principale problema è riempire la giornata (ha smesso di studiare, dopodiché ha avuto sempre lavori precari
Che non l’anno mai soddisfatta a pieno, fermo restando che non è sempre in grado di svolgere
Un lavoro in piena efficienza a causa dei suoi sbalzi d’umore) e ha sempre il desiderio
Di uscire soprattutto durante il giorno,(anni fa non riusciva a stare in casa in casa la sera, in questo
È migliorata molto, poiché passa in casa 5 sere a settimana).
Un aspetto nei rapporti personali è che non ha un ragazzo (ha avuto solo 1 storia più seria anni fa e poi solo rapporti molto brevi) e pochissime amiche (in questo momento ne ha solo una).
Ha una vera e propria mania da qualche anno per i vestiti, uno sfogo continuo che riempie dei momenti della sua vita : questi sono spesso motivi di litigi in famiglia fino ad arrivare a vere crisi se non si accontentano i suoi desideri. I miei genitori continuano a viziarla ma credetemi non è facile da capire, se non viene accontentata la situazione diventa davvera difficile fino ad essere insostenibile.
Ci sono delle situazioni (che possono avvenire in qualsiasi momento, anche se soprattutto la sera e spesso senza motivazioni), in cui lei “cambia volto” e dice che le “danno noia i colori”(da anni usa quest’espressione): da quell’istante viene avvolta in una spirale di tristezza che spesso si trasforma in un ‘angoscia profonda, con crisi di pianto davvero forti, isterici e più rare crisi respiratorie.
La stessa evoluzione si ha molto spesso per esempio nel momento in cui viene contrariata nel suoi
desideri di comprare dell’abbigliamento.
Mio padre è molto apprensivo con lei e sicuramente a volte sbaglia, ma altre non se ne può fare
a meno : lei allo stesso tempo si appoggia molto a lui, dall’uscire per una passeggiata a consigli
su cosa deve fare.
Non ha molti interessi, fa un po’ di sport , ma non riesce a stare bene a casa purtroppo, quindi i miei
genitori sono sempre “costretti” a portarla in giro : stesso discorso dicasi come sopra, non possono
non uscire con lei perché si inizierebbe una trafila come sopra.
A livello di medicinali non riesco a ricostruirVi cosa le sia stato prescritto in questi anni,
posso farvi presente la cura attuale :
è costituita da Daparox, Depakin , Zyprexa (non riesco ad essere preciso sul dosaggio in questo momento).

Circa 3 anni fa arrivò a compiere un gesto estremo, miracolosamente è salva : non lo ha rimosso
e anzi nel tempo torna ad essere motivo di pensieri, pentimenti e nei momenti più brutti urla che lo
rifarebbe.

Infine il particolare che fuma troppe sigarette ( 25-35) che sicuramente è il male minore, però
vorrei capire se possano in qualche modo (capisco che sia improbabile) anche se di poco peggiorare talvolta degli stati di ansia o dei momenti già particolarmente difficili.

Siamo una famiglia molto unita, i miei genitori non sono giovani e credetemi la situazione è davvero grave : sono molto angosciato, non vedo dei miglioramenti, e gli anni passano.
Sono a chiederVi gentilmente un opinione su certi aspetti della sua malattia anche se sia già seguita da una Dott.ssa a cui si affida da diversi anni e sia stato sentito anche qualche altro parere.

Ringrazio ancora per l’ascolto datomi.

Saluti
Marco
[#1]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Gentile utente,

lei fa un racconto pieno di particolari dai quali potrebbero emergere fenomeni di tipo patologico ma allo stesso tempo determinati comportamenti non sono riconducibili a nulla.

Oltretutto, si potrebbe dare un'opinione se lei specificasse meglio anche il trattamento con i dosaggi ed eventualmente le terapie precedenti.

Tale opinione limitatamente alla forma presente, sarebbe solo indicativa e credo poco risolutiva per la sua situazione.

Personalmente, sono anche un po' resistente a dare consigli per il tramite di terze persone sia perche' sua sorella potrebbe riconoscersi in questa richiesta sia perche' non viene da lei il bisogno di dover chiarire aspetti della sua patologia.

Mi pare comunque che sua sorella abbia forti oscillazioni dell'umore, probabilmente non compensate da un esatto dosaggio farmacologico.

I vari pareri sentiti quali risposte vi hanno dato?

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

[#2]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
La terapia che lei cita non è per una semplice depressione, anche se magari inizialmente il primo episodio fu depressivo. Risalga alla diagnosi, perché la diagnosi si collega ad una prognosi, cioè ad una previsione del decorso e delle conseguenze della malattia, compresi i limiti stabili o i problemi che tendono a ricorrere ciclicamente.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#3]
Psichiatra, Psicoterapeuta attivo dal 2007 al 2012
Psichiatra, Psicoterapeuta
Concordo con i colleghi e sottolineo la sua urgente necessità di conoscere meglio il problema per sapere come e cosa fare.
Ma la mente umana non è un teorema e la psichiatria non è una scienza esatta!
Non ho l'impressione che sua sorella sia seguita male dai tecnici della medicina e ciò mi rassicura molto.
Certamente è possibile aggiornare, approfondire, variare, etc.
Per lei resta il dovere di fratello che partecipa affettivamente, magari collaborando con i terapeuti con ferma e tenace discrezione per tutto il tempo necessario.
Leggo, inoltre, che siete una famiglia molto unita e che i suoi genitori sono anziani e giustamente molto coinvolti.
Ha pensato di sostenerli coinvolgendoli in associazioni di familiari, o magari affrontando il problema con l'aiuto di un terapeuta ad orientamento sistemico-familiare?
Saluti e buon anno.
[#4]
Utente
Utente
Grazie a tutti Voi per le risposte così immediate.
Aggiungo dei particolari farmacologici piu precisi, facendovi presente che io personalmente ho dato un titolo al problema con una generica espressione "depressione forte", però chiaramente i medici come anche voi avete individuato parlano di "cambiamenti d'umore improvvisi" e "manie ossessive"(un po' migliorate negli anni).
Il fatto di come passare la giornata è il suo problema più grande, con un lavoro che la impegna pochissimo, non riesce a stare in casa proprio perchè non coltiva nessun interesse e così si crea in lei una sensazione di malessere, sente sempre il bisogno di uscire o di comprare qualcosa (i dottori dicono di non continuare a dargliele vinte, ma come vi ripeto, credetemi è quasi sempre impossibile contrariarla, perchè si arriva sempre a situazioni più o meno tragiche).

La cura attuale :
Depakin 500 (1 sera, 1/2 mattina)
Zyprexa 10 (1 sera)
Daparox 20 (1 pranzo)

Depakin e Zyprexa sono presenti da 5 anni nelle cure il Daparox è stato sostituito a volte (non ricordiamo da cosa) ma cmq anche quest'ultimo è da tempo che lo assume.

Mia sorella non si interessa personalmente delle cure, nel senso che viene sempre supportata dai miei genitori, i quali (per rispondere al DOtt.Forturello non hanno mai aderito ad associazioni, se non parlare sempre con i dottori).
Non rischia cmq di riconoscersi in questa mia richiesta perchè non usa molto il computer.

Io capisco quanto sia difficile avere delle chiarificazioni con i dettagli che vi ho dato, ma il mio intento era appunto di ricevere delle vostre opinioni circa i sintomi che lei manifesta (la mania dei colori, questo senso di profonda angoscia ecc..) e se i farmaci sono idonei, senza la pretesa certo che possano influire su cambiamenti che come è ovvio possono essere suggeriti e prescritti da voi personalmente in una fase di analisi reale e non virtuale.

Grazie ancora
[#5]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Gentile utente,

se il compenso non e' totale, andrebbe valutato un aumento posologico compatibilmente alla condizione generale di sua sorella, ed in presenza di indicazioni specifiche.

Da quello che racconta e da come si presenta la situazione parrebbe che il trattamento sia sottodosato.
Mentre l'utilizzo dell'antidepressivo andrebbe valutato con attenzione e non sempre potrebbe essere indicato utilizzarlo.
[#6]
Psichiatra, Psicoterapeuta attivo dal 2007 al 2012
Psichiatra, Psicoterapeuta
Aggiungerei che il Depakin andrebbe aumentato a 1000 mg/die (il dosaggio potrà essere aggiustato controllando i livelli plasmatici con un semplice prelievo di sangue.
Purtroppo al di là delle modifiche della terapia farmacologica, che dovranno essere discusse con lo specialista che segue la persona, resta il problema dell'importante carico familiare che la situazione comporta.
Sua sorella appare come una persona totalmente dipendente dalla famiglia e per nulla autonoma nella gestione dei suoi problemi e dei suoi desideri.
E questo, ai fini di una prognosi, non è bene!
Oltre alla terapia farmacologica lavorerei su familiari e amici con tanta pazienza.
[#7]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Gentile utente,

"cambiamenti d'umore improvvisi" e "manie ossessive" fanno capire qualcosa ma manca la diagnosi.
Sembrerebbe un caso di Disturbo Bipolare I. Se guarda nella sezione MinForma descrivo i sintomi "residui" dei disturbi bipolari, che purtroppo non sono modificabili così facilmente per via farmacologica, anche perché a volte sono un compromesso tra il disturbo e la cura.
[#8]
Utente
Utente
Salve Dottori Vi ringrazio ancora.
Prendo coscienza dei consigli dati e chiederò a miei di parlare con la Dott.ssa riguardo dosaggi eventualmente da modificare e il farmaco antidepressivo.

Riguardo Al DOtt.Pacini, ho consultato la sua descrizione del "disturbo bipolare"e ho individuato degli aspetti che potrebbero avvicinarsi a questa patologia(esempio " Tipicamente, durante le fasi del disturbo la persona non ha coscienza dell’alterazione, ma tende ad attribuirla agli eventi, all’ambiente, a farne una lettura esistenziale").
La sua affermazione circa il fatto che "i sintomi residui non sono purtroppo facilmente modificabli per via farmacologica" mi fanno sorgere spontanea una domanda che mi riesce difficile formulare:

Ritenete che sia una malattia con cui dovrà convivere tutta la vita?

Grazie di nuovo.
[#9]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Certamente si.

L'adeguatezza dei trattamenti e la consapevolezza di malattia consentono una gestione differente della propria vita ma con la presenza di ricadute periodiche e problematiche interconnesse.
[#10]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Si direbbe uno di quei casi, ma non tanto per i sintomi residui, quanto per la diagnosi "Probabile". Anche se stesse perfettamente, una diagnosi di psicosi, che poi sia BIP-I o altro, presuppone una cronicità. Per saperlo dovrei essere sicuro della diagnosi.
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