Confusione mentale, allucinazioni e vuoti di memoria
Buonasera.
Mia madre di 66 anni, il 24 ottobre è stata operata per una protesi al ginocchio. Dopo una settimana camminava già con le stampelle. Trasferita poi nella clinica per riabilitazione, è stata messa su una sedia a rotelle perché, secondo loro, il paziente deve iniziare la fisioterapia partendo da zero. È ritornata così ad indebolirsi fisicamente ma anche moralmente perché invece di continuare a camminare, si è ritrovata su una sedia a rotelle. Da li ha cominciato ad andare tutto a rotoli: non potendo più camminare e quindi non potendo andare in bagno da sola, mia madre ha smesso di bere. L'11 novembre ha avuto un blocco renale dal quale si è miracolosamente ripresa. Nel frattempo si è scoperta una stenosi aortica per la quale, una volta rimessa in forza, dovrà essere operata per la sostituzione della valvola. In seguito al blocco renale, ha iniziato una piccola fisioterapia in ospedale ed ha ricominciato a camminare con il deambulatore. Fino al 18 dicembre. Mia madre si stava già avviando verso la depressione, perché tra batteri in ospedale, piaghe da decubito, mancato trasferimento in clinica di riabilitazione perché tutte piene, non vedeva più una fine a questo calvario. Come se non bastasse il 19 dicembre, quando ormai avevamo deciso di portarla a casa ed effettuare una riabilitazione a domicilio, il mondo le è crollato di nuovo addosso. È stata colpita dalla sindrome di Guillain Barrè. Si è vista paralizzarsi il corpo lentamente. Il 2 gennaio, dopo altri 10 giorni di terapia intensiva, è stata portata in neurologia. Ha ripreso a respirare da sola, a mangiare, a muovere gambe e braccia. Il problema è la testa: dicono che questa sindrome non lascia conseguenze a livello cerebrale; ha confusione mentale, vuoti di memoria e allucinazioni. Un giorno sembra stare meglio ma il giorno dopo la troviamo peggiorata. Ha alti e bassi. Dicono che non è il caso di fare tac e che probabilmente dipende dagli elettroliti sballati, ma oggi i valori sono rientrati e lei sta ancora così. Siamo molto preoccupati. Mi chiedo se questo stato può essere una conseguenza di tutto quello che sta passando da quasi 3 mesi? Se tutto questo può essere un problema psicologico?
Mia madre di 66 anni, il 24 ottobre è stata operata per una protesi al ginocchio. Dopo una settimana camminava già con le stampelle. Trasferita poi nella clinica per riabilitazione, è stata messa su una sedia a rotelle perché, secondo loro, il paziente deve iniziare la fisioterapia partendo da zero. È ritornata così ad indebolirsi fisicamente ma anche moralmente perché invece di continuare a camminare, si è ritrovata su una sedia a rotelle. Da li ha cominciato ad andare tutto a rotoli: non potendo più camminare e quindi non potendo andare in bagno da sola, mia madre ha smesso di bere. L'11 novembre ha avuto un blocco renale dal quale si è miracolosamente ripresa. Nel frattempo si è scoperta una stenosi aortica per la quale, una volta rimessa in forza, dovrà essere operata per la sostituzione della valvola. In seguito al blocco renale, ha iniziato una piccola fisioterapia in ospedale ed ha ricominciato a camminare con il deambulatore. Fino al 18 dicembre. Mia madre si stava già avviando verso la depressione, perché tra batteri in ospedale, piaghe da decubito, mancato trasferimento in clinica di riabilitazione perché tutte piene, non vedeva più una fine a questo calvario. Come se non bastasse il 19 dicembre, quando ormai avevamo deciso di portarla a casa ed effettuare una riabilitazione a domicilio, il mondo le è crollato di nuovo addosso. È stata colpita dalla sindrome di Guillain Barrè. Si è vista paralizzarsi il corpo lentamente. Il 2 gennaio, dopo altri 10 giorni di terapia intensiva, è stata portata in neurologia. Ha ripreso a respirare da sola, a mangiare, a muovere gambe e braccia. Il problema è la testa: dicono che questa sindrome non lascia conseguenze a livello cerebrale; ha confusione mentale, vuoti di memoria e allucinazioni. Un giorno sembra stare meglio ma il giorno dopo la troviamo peggiorata. Ha alti e bassi. Dicono che non è il caso di fare tac e che probabilmente dipende dagli elettroliti sballati, ma oggi i valori sono rientrati e lei sta ancora così. Siamo molto preoccupati. Mi chiedo se questo stato può essere una conseguenza di tutto quello che sta passando da quasi 3 mesi? Se tutto questo può essere un problema psicologico?
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Gentile utente,
Può anche dipendere dalle cure che fa, magari di tipo cortisonico. Lei conosce le medicine in corso ?
Può anche dipendere dalle cure che fa, magari di tipo cortisonico. Lei conosce le medicine in corso ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2k visite dal 12/01/2018.
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