Ansiolin
Salve,e da circa tre anni che prendo frequentemente ansiolin dato dal mio medico di base dopo in grosso attacco di panico con intervento al pronto soccorso me lo ha consigliato !Fino a tre mesi fa lo prendevo mattina e sera 10 goccie,adesso solo alla sera ma ne prendo circa 18! Io vorrei smettere perche sento di non averne piu bisogno e perche durante il giorno sento che sono come un po intontito e ora come ora non so con che modalita smettere! In questi giorni il dottore dopo avergli spiegato che lo usavo frequentemente mi ha consigliato xanax rp da 0,5(il dosaggio piu basso)una compressa alla mattina e fare una cura di qualche settimana per arrivare a sera e non avere bisogno delle goccie o altrimenti prenderle solo in casi estremi! Secondo voi come mi devo comportare?!xanax rp e meglio come ansiolitico e puo essere associato in rari casi ad ansiolin?!con che modalita posso smettere? Che differenze ci sono tra diazepam e alprazolam? Grazie in anticipo
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Gentile utente,
La semplice riduzione fino a sospensione di un ansiolitico si fa anche come dice il suo medico, cioè sostituendo con un ansiolitico a durata lunga e poi presumo calando anche quello.
Altrimenti, calando lo stesso ansiolitico gradualmente.
Questo se il disturbo di fondo è risolto, perché potrebbe non esserlo bene, il che renderebbe particolarmente difficile sopportare una anche minima astinenza.
La semplice riduzione fino a sospensione di un ansiolitico si fa anche come dice il suo medico, cioè sostituendo con un ansiolitico a durata lunga e poi presumo calando anche quello.
Altrimenti, calando lo stesso ansiolitico gradualmente.
Questo se il disturbo di fondo è risolto, perché potrebbe non esserlo bene, il che renderebbe particolarmente difficile sopportare una anche minima astinenza.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#3]
Non avrebbe semplicemente senso, sul piano farmacologico e terapeutico.
No, il problema non è vedere se l'ansia aumenta durante la sottrazione di ansiolitico, perché questo è previsto. La questione è se interpretare questo come una semplice astinenza o come un precario equilibrio di un disturbo d'ansia non risolto o ancora attivo. Il disturbo d'ansia poi avrà il decorso che comunque avrebbe avuto, ovvero se è risolto lo è, se tende a ripresentarsi, lo farà.
Sul piano terapeutico, disimpegnarsi dall'ansiolitico a cui si è assuefatti va bene, ma se l'obiettivo è curare l'ansia che comunque rimane, le cure ci sono e non consistono semplicemente nell'ansiolitico.
No, il problema non è vedere se l'ansia aumenta durante la sottrazione di ansiolitico, perché questo è previsto. La questione è se interpretare questo come una semplice astinenza o come un precario equilibrio di un disturbo d'ansia non risolto o ancora attivo. Il disturbo d'ansia poi avrà il decorso che comunque avrebbe avuto, ovvero se è risolto lo è, se tende a ripresentarsi, lo farà.
Sul piano terapeutico, disimpegnarsi dall'ansiolitico a cui si è assuefatti va bene, ma se l'obiettivo è curare l'ansia che comunque rimane, le cure ci sono e non consistono semplicemente nell'ansiolitico.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.9k visite dal 11/01/2018.
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