Antidepressivi ragazza
Buonasera,
è la prima volta che scrivo qui, la psicologia è un mondo che non ho mai "considerato", ma negli ultimi anni sto davvero capendo quando sia importante e utile. Provo a esporvi il mio problema.
La mia ragazza dopo aver avuto mille problemi nella sua vita, prima con la sua famiglia (molto assente e in alcuni casi anche pesantemente scontrosa senza motivo), poi con la mia (insulti e liti furibonde, sottolineo che lei non si è mai comportata male e non ha mai scatenato niente di tutto ciò, è tutto nato dal fatto che i miei genitori non hanno accettato che volessimo prima stare io e lei per capire bene se potevamo stare insieme per poi presentarci a loro più avanti), ora con i suoi colleghi (vittima di scherzi a cui lei non riesce a reagire se non andando giu di morale), è caduta in depressione da qualche mese e da qualche giorno ha cominciato a prendere la venlafaxina, prescrittagli dal dottore. Io vivo a casa dei miei genitori, lei vive già da sola e io passo i weekend a casa sua (in settimana lavora). Quando siamo insieme di persona va tutto abbastanza bene tolto qualche lite in cui lei è davvero violenta a parole verso tutti, me compreso (dice che non l'ho difesa abbastanza e dovrei "obbligare" i miei genitori a chiederle scusa, cosa impossibile dato il loro carattere, ci ho provato a chiedere loro questa cosa ma come previsto ho fallito).
Ora durante la settimana non ci sentiamo quasi (mentre prima appena avevamo un momento ci chiamavamo) e lei quei pochi messaggi che ci scambiamo li usa per insultare tutti (me compreso), mi dice di non parlarle perchè tanto se parliamo lei si sfoga solo e mi fa stare male, lei vorrebbe che io mi trasferissi là, io le ho risposto che sono d'accordo ma prima devo finire gli studi universitari (mi mancano 2 anni) ma per il momento sia logisticamente che economicamente è impensabile che io vada a vivere là. Io la amo davvero tanto e vorrei poter fare qualcosa; lei non riesce a digerire niente di quello che succede forse perchè ha già digerito troppo, ora stiamo insieme da quasi 2 anni, io ci tengo a lei come a nessun'altro, perchè mi ha sempre sostenuto e mi ha sempre mostrato tanto affetto e amore ma ultimamente è irriconoscibile... sempre nervosa, rabbiosa e triste. Un mese fa l'ho convinta ad andare insieme da uno psicologo, abbiamo fatto solo due sedute per ora. Dite che questo farmaco può risolvere? Nel frattempo cosa posso fare io? la lascio stare davvero e aspetto che mi scriva lei? (negli ultimi 10 giorni le ho scritto sempre solo io e lei risponde con monosillabi oppure parte e insulta tutti) è così anormale voler prima finire gli studi? Mi faccio un po' da parte o le sto ancora più vicino? lei dice di volermi bene, però ha perso le speranze in tutto (anche in noi) e dice di sentirsi fallita in tutto e pensa di non valere niente, invece è una bella ragazza, laureata e che lavorativamente è molto valida.
Spero di aver riassunto tutto e scusate la lunghezza.
Grazie in anticipo.
Alessandro
è la prima volta che scrivo qui, la psicologia è un mondo che non ho mai "considerato", ma negli ultimi anni sto davvero capendo quando sia importante e utile. Provo a esporvi il mio problema.
La mia ragazza dopo aver avuto mille problemi nella sua vita, prima con la sua famiglia (molto assente e in alcuni casi anche pesantemente scontrosa senza motivo), poi con la mia (insulti e liti furibonde, sottolineo che lei non si è mai comportata male e non ha mai scatenato niente di tutto ciò, è tutto nato dal fatto che i miei genitori non hanno accettato che volessimo prima stare io e lei per capire bene se potevamo stare insieme per poi presentarci a loro più avanti), ora con i suoi colleghi (vittima di scherzi a cui lei non riesce a reagire se non andando giu di morale), è caduta in depressione da qualche mese e da qualche giorno ha cominciato a prendere la venlafaxina, prescrittagli dal dottore. Io vivo a casa dei miei genitori, lei vive già da sola e io passo i weekend a casa sua (in settimana lavora). Quando siamo insieme di persona va tutto abbastanza bene tolto qualche lite in cui lei è davvero violenta a parole verso tutti, me compreso (dice che non l'ho difesa abbastanza e dovrei "obbligare" i miei genitori a chiederle scusa, cosa impossibile dato il loro carattere, ci ho provato a chiedere loro questa cosa ma come previsto ho fallito).
Ora durante la settimana non ci sentiamo quasi (mentre prima appena avevamo un momento ci chiamavamo) e lei quei pochi messaggi che ci scambiamo li usa per insultare tutti (me compreso), mi dice di non parlarle perchè tanto se parliamo lei si sfoga solo e mi fa stare male, lei vorrebbe che io mi trasferissi là, io le ho risposto che sono d'accordo ma prima devo finire gli studi universitari (mi mancano 2 anni) ma per il momento sia logisticamente che economicamente è impensabile che io vada a vivere là. Io la amo davvero tanto e vorrei poter fare qualcosa; lei non riesce a digerire niente di quello che succede forse perchè ha già digerito troppo, ora stiamo insieme da quasi 2 anni, io ci tengo a lei come a nessun'altro, perchè mi ha sempre sostenuto e mi ha sempre mostrato tanto affetto e amore ma ultimamente è irriconoscibile... sempre nervosa, rabbiosa e triste. Un mese fa l'ho convinta ad andare insieme da uno psicologo, abbiamo fatto solo due sedute per ora. Dite che questo farmaco può risolvere? Nel frattempo cosa posso fare io? la lascio stare davvero e aspetto che mi scriva lei? (negli ultimi 10 giorni le ho scritto sempre solo io e lei risponde con monosillabi oppure parte e insulta tutti) è così anormale voler prima finire gli studi? Mi faccio un po' da parte o le sto ancora più vicino? lei dice di volermi bene, però ha perso le speranze in tutto (anche in noi) e dice di sentirsi fallita in tutto e pensa di non valere niente, invece è una bella ragazza, laureata e che lavorativamente è molto valida.
Spero di aver riassunto tutto e scusate la lunghezza.
Grazie in anticipo.
Alessandro
[#1]
Non è ben chiaro il motivo di trattamento con venlafaxina e chi ha prescritto il farmaco per quale indicazione.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Utente
Il farmaco è stato prescritto dal suo medico, il motivo è la forte depressione, dal momento che non riesce a vivere un secondo senza pensare che tutto va male, che lei è fallita,...
Mi spiace non essere stato chiaro ma è difficili riassumere situazioni così ampie
Se mancano dettagli chiedetemeli pure
Mi spiace non essere stato chiaro ma è difficili riassumere situazioni così ampie
Se mancano dettagli chiedetemeli pure
[#3]
Utente
Aggiungo che poco fa ci siamo visti a pranzo e all'inizio piangeva e non parlava, verso la fine ha cominciato ad aprirsi e mi ha detto che non vuole più lavorare lì perchè non ce la fa più e siamo rimasti d'accordo che questo sabato a pranzo a tavolino con sua madre cerchiamo una soluzione per farle lasciare questo lavoro il più in fretta possibile... intanto potete consigliarmi cosa fare? se questo farmaco va bene? i tempi con cui agisce? scusate ma vago nel buio più totale
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.1k visite dal 09/01/2018.
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