Ansia, panico e derealizzazione
Salve a tutti dottori, volevo chiedere un parere riguardo alla mia situazione attuale, cercherò di essere breve per quanto sia possibile.
ho 18 anni, e sono sempre stata una ragazza molto ansiosa da sempre, ma la situazione è precipitata dal 2015, dove a causa di un neo(tutto okay con la visita dermatologica) ho iniziato a soffrire di una fortissima ipocondria che mi accompagna tutt'ora.
nonostante la visita risultò apposto, da quel momento in poi, dove ho passato mjesi a casa, a disperarmi con ansia fortissima, per ogni sintomo penso subito al peggio, anche in modo irrazionale, ho fatto mille corse dal medico.
il periodo brutto brutto durò qualche mese, per poi scemare, ma l'ansia forte e l'ipocondria mi accompagnano da allora, purtroppo.
piano piano mi passò la fissa, o meglio diventò gestibile, e iniziai ad andare in palestra, avevo sempre un'ansia e un terrore fortissimo che mi accompagnavano h24, e dopo un po' iniziai a sentire delle sensazioni strane, mi sentivo "strana" e distaccata dall'ambiente, lo vedevo strano, come se fosse un sogno(mi è capitato nel corso della vita anche da piccina), ma ai tempi non ci facevo caso più di tanto, ho collegato solo quest'anno, ai tempi nessun attacco di panico, solo picchi di ansia molto intensi.
piano piano il terrore passò, ma l'ansia e l'ipocondria no, ho avuto anche un periodo passato a piangere pensando al dopo morte.
arriviiamo al 2016, settembre, il mio primo attacco di panico fortissimo, chiamo il PS, mi dicono di prendere del lexotan e tutto passa.
da quel momento tutto è cambiato, attacchi di panico ogni giorno, ma tra le crisi stavo abbastanza bene(prendevo sempre il lexotan), fino a quando a ottobre non ebbi un attacco fortissimo per strada tra la folla, da quel giorno mi è rimasta la "derealizzazione" chiamata così dal mio psicoterapeuta, senso di irrealtà, distacco dal'ambiente, estraneità e poca familiareità, tutto accompagnato da fortissima ansia, terrore intenso e senso di morte imminente, con varie somatizzazioni, ho avuto un periodo in cui mi ero abituata e stavo meglio, ma ora sono di nuovo in una fase acuta e ho ansia quatruplicata.
inizialmente uscivo ugualmente, ma piano piano ho iniziato ad evitare tutto fino a quasi non uscire davvero più, infatti non ho più avuto attacchi di panico(tranne due), dalla psicoterapeuta sono andata dopo un anno e passa, tutt'ora le sensazioni rimangono, e anche un'ansia fortissima, con paura di avere qualche malattia.
scrivo qua perchè volevo sapere, nel mio caso questi sintomi sono normali o comuni?
e inoltre, se andassi da uno psichiatra e mi venissero prescritti farmaci, mi aiuterebbero con i sintomi o non è il caso?
sono un po' confusa, e devo dire stanca dopo più di un anno, ho sviluppato un evitamento e un'agorafobia allucinante..solo uscire mi fa stare tremila volte peggio.
non chiedo diagnosi ovviamente, sono in terapia, volevo solamente un parere e nulla più.
ho 18 anni, e sono sempre stata una ragazza molto ansiosa da sempre, ma la situazione è precipitata dal 2015, dove a causa di un neo(tutto okay con la visita dermatologica) ho iniziato a soffrire di una fortissima ipocondria che mi accompagna tutt'ora.
nonostante la visita risultò apposto, da quel momento in poi, dove ho passato mjesi a casa, a disperarmi con ansia fortissima, per ogni sintomo penso subito al peggio, anche in modo irrazionale, ho fatto mille corse dal medico.
il periodo brutto brutto durò qualche mese, per poi scemare, ma l'ansia forte e l'ipocondria mi accompagnano da allora, purtroppo.
piano piano mi passò la fissa, o meglio diventò gestibile, e iniziai ad andare in palestra, avevo sempre un'ansia e un terrore fortissimo che mi accompagnavano h24, e dopo un po' iniziai a sentire delle sensazioni strane, mi sentivo "strana" e distaccata dall'ambiente, lo vedevo strano, come se fosse un sogno(mi è capitato nel corso della vita anche da piccina), ma ai tempi non ci facevo caso più di tanto, ho collegato solo quest'anno, ai tempi nessun attacco di panico, solo picchi di ansia molto intensi.
piano piano il terrore passò, ma l'ansia e l'ipocondria no, ho avuto anche un periodo passato a piangere pensando al dopo morte.
arriviiamo al 2016, settembre, il mio primo attacco di panico fortissimo, chiamo il PS, mi dicono di prendere del lexotan e tutto passa.
da quel momento tutto è cambiato, attacchi di panico ogni giorno, ma tra le crisi stavo abbastanza bene(prendevo sempre il lexotan), fino a quando a ottobre non ebbi un attacco fortissimo per strada tra la folla, da quel giorno mi è rimasta la "derealizzazione" chiamata così dal mio psicoterapeuta, senso di irrealtà, distacco dal'ambiente, estraneità e poca familiareità, tutto accompagnato da fortissima ansia, terrore intenso e senso di morte imminente, con varie somatizzazioni, ho avuto un periodo in cui mi ero abituata e stavo meglio, ma ora sono di nuovo in una fase acuta e ho ansia quatruplicata.
inizialmente uscivo ugualmente, ma piano piano ho iniziato ad evitare tutto fino a quasi non uscire davvero più, infatti non ho più avuto attacchi di panico(tranne due), dalla psicoterapeuta sono andata dopo un anno e passa, tutt'ora le sensazioni rimangono, e anche un'ansia fortissima, con paura di avere qualche malattia.
scrivo qua perchè volevo sapere, nel mio caso questi sintomi sono normali o comuni?
e inoltre, se andassi da uno psichiatra e mi venissero prescritti farmaci, mi aiuterebbero con i sintomi o non è il caso?
sono un po' confusa, e devo dire stanca dopo più di un anno, ho sviluppato un evitamento e un'agorafobia allucinante..solo uscire mi fa stare tremila volte peggio.
non chiedo diagnosi ovviamente, sono in terapia, volevo solamente un parere e nulla più.
[#1]
Il Lexotan non è una cura e col tempo perde efficacia peggiorando poi il decorso del disturbo. Consulti uno psichiatra e probabilmente le darà una terapia da seguire per qualche mese, niente di "forte". Strano che il suo psicoterapeuta non le abbia già consigliato di associare un farmaco alla psicoterapia.
Mario Savino
medico
Specialista in Psichiatria
[#2]
Utente
a dire il vero, la mia psicoterapeuta me lo disse, per far si che la sintomatologia riducendosi desse spazio a una migliore terapia.
ma sono rimasta sempre molto scettica, in quando avendo 18 anni ho timore di prendere psicofarmaci per poi esserne dipendente, timore che non possa servire a farmi star meglio, ma forse più di tutto, avendo già queste sensazioni molto forti, sapendo che inizialmente il farmaco può aumentare i sintomi, essendo molto fragile al momento, ho paura di non farcela e abbandonare.
volevo porle una domanda, io il lexotan l'ho assunto per qualche mese,forse sbagliando, ma ho la sensazione magari sbagliata, che da li in poi ho cronicizzato o alimentato ancora di più... ma mi rassicurava.
dopo il primo attacco di panico non avevo una derealizzazzione costante, era leggera nelle crisi, non capisco come mai dopo l'attacco di panico per strada è rimasta, così come l'agorafobia, non ho cercato tantissimo sul web per paura di fare più danno, ma è una sensazione che può far parte di un disturbo simile al mio?
ma sono rimasta sempre molto scettica, in quando avendo 18 anni ho timore di prendere psicofarmaci per poi esserne dipendente, timore che non possa servire a farmi star meglio, ma forse più di tutto, avendo già queste sensazioni molto forti, sapendo che inizialmente il farmaco può aumentare i sintomi, essendo molto fragile al momento, ho paura di non farcela e abbandonare.
volevo porle una domanda, io il lexotan l'ho assunto per qualche mese,forse sbagliando, ma ho la sensazione magari sbagliata, che da li in poi ho cronicizzato o alimentato ancora di più... ma mi rassicurava.
dopo il primo attacco di panico non avevo una derealizzazzione costante, era leggera nelle crisi, non capisco come mai dopo l'attacco di panico per strada è rimasta, così come l'agorafobia, non ho cercato tantissimo sul web per paura di fare più danno, ma è una sensazione che può far parte di un disturbo simile al mio?
[#3]
se il disturbo non viene curato efficacemente è frequente che nel tempo la derealizzazione e l'evitamento divengano più frequenti.
Non deve aver paura dei farmaci specifici per il disturbo, non creano dipendenza, il Lexotan invece sì e va assunto solo per poche settimane o solo al bisogno durante le crisi.
Non deve aver paura dei farmaci specifici per il disturbo, non creano dipendenza, il Lexotan invece sì e va assunto solo per poche settimane o solo al bisogno durante le crisi.
[#5]
Normalmente gli ansiolitici sono limitati solo alle prime settimane, gli SSRI sono i farmaci di prima scelta e la terapia cambia solo se gli SSRI non risultano efficaci, ma si tratta di casi relativamente rari. Vada dallo Psichiatra consigliatole, è la scelta giusta, poi anche la psicoterapia andrà meglio, la sua psicoterapeuta ha ragione.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 2.5k visite dal 05/01/2018.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.