Depressione ansia e dipendenza

Salve sono una ragazza di 30 anni, da 7 ho iniziato a soffrire di attacchi di ansia, panico.fumavo hashish da quando mi sentii male smisi.ho iniziato a bere all inizio per divertimento poi per cura, diciamo lo usavo per calmarmi dall ansia e affrontare una situazione che per me era di pericolo.iniziai dopo anni che mi resi conto di aver toccato il fondo"nn uscivo di casa se non bevevo e la mattina mi alzavo con forti tremori e palpitazioni., una terapia psicologica, ma dopo pochi mesi stavo per perdere il mio fidanzato in un incidente stradale e ritorna nella alcool. Da lì iniziarono i miei pensieri, impulsi non so come definirli,mi veniva la sensazione di buttarmi dal palazzo, ma subito dopo mi saliva un angoscia tremenda, avevo pensieri di far del male ai miei familiari, paura di impazzire..cosi mi recò da una psichiatra che mi da "lamictal, efexor e un ansiolitico al momento.dopo circa un mese ebbi un effetto di allergia, così mi sostituì con solo un antidepressivo" dumirox.riprendo la terapia psicologica. dopo nemmeno un mese al mio fidanzato gli furono dati dei soldi"inizio a giocare alle slot, pesantemente l, inizio a bere di nuovo, smisi la cura.dopo poco rivado dal psichiatra che mi aggiunge al dumirox, depakin.Ma continuo ad alternare momenti che voglio riprendermi, astinenza a momenti di sbando totale.dopo un po' finisco i soldi,termino il psicologo e anche la terapia.inizio a sbandarmi come ricavare soldi per andare a giocare, rubo sul conto corrente dei miei.di nuovo il periodo che voglio curarmi.vado da un nuovo psichiatra,terapia "paroxetina,e rivotril, non la mantengo, il rivotril mi toglie troppo le forze. Cambio di nuovo psichiatra,terapia"frontal 9 gocce 2 volte a giorno,daparox mattina, lamictal 50 sera e Tavor prima di andare a letto dopo 20 giorni che continuavo a giocare, senza bere,smetto perché nelle feste ho bevuto, e ora dovrei riiniziare.la mia domanda dott.perche mi capita questo, è la voglia di cambiare che non ho o un problema psicologico da curare che mi alterna.? Un altra domanda per il mio caso sarebbe stato bene il depakin o va bene lamictal?non capisco se il mio sia un problema di dipendenze o la depressione che mi porta a rifugiarmi nelle sostanze per non affrontare la realtà. La ringrazio
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Gentile utente,

Riferisce sintomi di tipo ansioso e umorale, però la diagnosi di fondo, se comprende un disturbo di tipo bipolare (come si direbbe dai farmaci usati, lamictal e depakin) non sempre consente di usare i farmaci anti-ansia o anti-ossessivi senza peggiorare l''impulsività.
In questi casi andrebbe valutata l'ipotesi di impiegare prima i farmaci per i comportamenti più urgenti e dannosi, ovvero l'abuso di alcol, l'instabilità umorale, il gioco, e poi di verificare se rimangono anche aspetti di tipo ansioso/ossessivo.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
Utente
La ringrazio dot.il problema è che ogni psichiatra mi ha dato una diagnosi diversa, la prima cura fu di una diagnosi "disturbo depressivo ansioso" la seconda quella del depakin "disturbo depressivo è da dipendenze" e l ultimo un disturbo ossessivo ma senza compulsioni. Il problema è che con nessuna ho tratto benefici,sono l ultima sul piano ansioso sto meglio.sara perché non le ho mai seguite come si deve. Dottore. Mi scusi ma nel mio caso vede più idoneo il lamictal o il depakin perché so che hanno effetti totalmente diversi, chi per lo stato depressivo è chi per lo stato e citate. Grazie
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Sono entrambi farmaci per il disturbo bipolare, non è che uno serva per una fase e uno per un'altra.
La terapia del disturbo ossessivo, e quella dei disturbi dell'umore non sempre si compongono di due medicinali, uno per ciascuna diagnosi. Questo perché gli antidepressivi utilizzati per una cosa possono invece peggiorare l'altra.
Per questo dicevo che è bene valutare se prima inserire un tipo di terapia, e in seguito valutare gli aspetti meno urgenti.
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