Ipocondria e disturbo d'ansia
Buonasera.
Ho 24 anni. Sono una ragazza solare, lo sono sempre stata, ma sono sempre stata un po' insicura specialmente durante l'adolescenza. Con gli anni è migliorato, ora sono più sicura di me.
Un paio di anni fa ho avuto degli attacchi di panico che mi hanno scatenato una paura di malattie gravissime. Da allora la mia vita è accompagnata dall'ipocondria: sono passata dalla paura di avere qualcosa di grave alla testa, allo stomaco, al cuore, poi di nuovo alla testa. Se sentivo una fitta al costato andavo in panico per il cuore, ora non ho più paura per il cuore e le fitte non mi preoccupano più. Ora sento una fitta in testa ed è subito qualcosa di gravissimo. Mi sveglio al mattino già col pensiero che mi può capitare qualcosa, controllo che non mi faccia male da qualche parte, se il cuore batte regolare.
Razionalmente mi guardo intorno, mi dico che chiunque potrebbe avere qualunque cosa, ma mi sembra di essere l'unica a preoccuparsi così tanto per qualsiasi cosa di fisico.
Quel che mi preoccupa è sempre grave : di una contrattura muscolare, per dire, non mi fregherebbe niente, mi terrei anche il male o fastidio se sapessi che non è niente di pericoloso. So che i dolori veri non sono soggettivi, nel senso che a volte mi chiedo se i dolori che sento siano reali o se li sento cosi tanto perché sono costantemente concentrata nella loro ricerca. Se avessi davvero male sarebbe obiettivo, non dovrei nemmeno chiedermi se sono io a pensarci, no?
Ma questo non mi detiene dalla paura di poter morire in modo brutto ed improvvisamente. A volte mi vedo le scene di me che sto male, in ambulanza, e vorrei farmi analisi su analisi, ma poi mi chiedo chi mai a 24 anni è stata da un cardiologo otorino oculista dermatologo.... Nel giro di qualche mese. E mi rispondo, ma è come se una parte di me pensasse comunque "e se poi ho qualcosa davvero e potrei farci qualcosa?".
Sono caratteristiche tipiche di uno stato ansioso ed ipocondriaco? Come potrei cercare di migliorare la situazione? Ho bisogno di aiuto. A volte mi trattengo dal provare felicità perché penso che se poi mi sento male mi sono goduta le cose fin troppo (è difficile da spiegare). Vivo sul filo di un rasoio con la paura che mi capiti qualcosa da un momento all'altro, e poi non capita niente e sono stata in ansia per nulla.
Vi ringrazio in anticipo per l'utile servizio che fornite.
Buon anno
Ho 24 anni. Sono una ragazza solare, lo sono sempre stata, ma sono sempre stata un po' insicura specialmente durante l'adolescenza. Con gli anni è migliorato, ora sono più sicura di me.
Un paio di anni fa ho avuto degli attacchi di panico che mi hanno scatenato una paura di malattie gravissime. Da allora la mia vita è accompagnata dall'ipocondria: sono passata dalla paura di avere qualcosa di grave alla testa, allo stomaco, al cuore, poi di nuovo alla testa. Se sentivo una fitta al costato andavo in panico per il cuore, ora non ho più paura per il cuore e le fitte non mi preoccupano più. Ora sento una fitta in testa ed è subito qualcosa di gravissimo. Mi sveglio al mattino già col pensiero che mi può capitare qualcosa, controllo che non mi faccia male da qualche parte, se il cuore batte regolare.
Razionalmente mi guardo intorno, mi dico che chiunque potrebbe avere qualunque cosa, ma mi sembra di essere l'unica a preoccuparsi così tanto per qualsiasi cosa di fisico.
Quel che mi preoccupa è sempre grave : di una contrattura muscolare, per dire, non mi fregherebbe niente, mi terrei anche il male o fastidio se sapessi che non è niente di pericoloso. So che i dolori veri non sono soggettivi, nel senso che a volte mi chiedo se i dolori che sento siano reali o se li sento cosi tanto perché sono costantemente concentrata nella loro ricerca. Se avessi davvero male sarebbe obiettivo, non dovrei nemmeno chiedermi se sono io a pensarci, no?
Ma questo non mi detiene dalla paura di poter morire in modo brutto ed improvvisamente. A volte mi vedo le scene di me che sto male, in ambulanza, e vorrei farmi analisi su analisi, ma poi mi chiedo chi mai a 24 anni è stata da un cardiologo otorino oculista dermatologo.... Nel giro di qualche mese. E mi rispondo, ma è come se una parte di me pensasse comunque "e se poi ho qualcosa davvero e potrei farci qualcosa?".
Sono caratteristiche tipiche di uno stato ansioso ed ipocondriaco? Come potrei cercare di migliorare la situazione? Ho bisogno di aiuto. A volte mi trattengo dal provare felicità perché penso che se poi mi sento male mi sono goduta le cose fin troppo (è difficile da spiegare). Vivo sul filo di un rasoio con la paura che mi capiti qualcosa da un momento all'altro, e poi non capita niente e sono stata in ansia per nulla.
Vi ringrazio in anticipo per l'utile servizio che fornite.
Buon anno
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Gentile utente,
Potrebbe appunto essere una ipocondria di cui ha ancora sufficiente coscienza per intervenire bene e da sola.
Ci sono delle cure da applicare nel caso, e un po' di pazienza per vedere i risultati (1-3 mesi).
Potrebbe appunto essere una ipocondria di cui ha ancora sufficiente coscienza per intervenire bene e da sola.
Ci sono delle cure da applicare nel caso, e un po' di pazienza per vedere i risultati (1-3 mesi).
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.4k visite dal 27/12/2017.
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