Disturbi vari
Salve, ho 25 anni e da circa tre mesi la mia vita è cambiata. Come un fulmine a ciel sereno a fine agosto mentre mi trovavo nella mia puglia mi sono sentito male (Vertigini, cefalea, tremori, agitazione). In ospedale, dopo tutti gli accertamenti del caso, mi hanno diagnosticato un attacco d'ansia. A settembre sono tornato a Milano e ho ricominciato a lavorare. Tutto sembrava rientrato quando circa ad ottobre mentre ero alla guida della macchina accuso una strana sensazione in testa, come una pressione e una leggera spossatezza. Segue, ovviamente, uno stato confusionale e di allerta. Arrivato in ospedale mi sento già meglio e dopo i dovuti controlli vengo dimesso. I medici anche questa non avvisano niente di particolare. Così anche in questo caso riprendo la mia vita. Tra fine ottobre e inizio novembre però ritorna il suddetto sintomo, sempre alla guida della macchina. Il procedimento è sempre lo stesso: ospedale, dimissioni, sto meglio. Ma la mia vita inizia a peggiorare: abbanodno palestra e piscina, inizio a svegliarmi con un malessere inspiegabile, dolori al collo, stanchezza. Tutti sintomi ovviamente che riportano alla famosa ansia. Ho anche diversi attacchi di panico che tuttavia controllo in quanto già consapevole della poca gravità. Ho passato gli ultimi giorni a Milano in allerta continua, tensione ansia e ammetto lo spavento continuo al minimo sintomo. Situazione che mi ha portato a tornare dalla mia famiglia in puglia. Adesso mi sento più tranquillo ma continuo a non vivere più (non esco la sera e ho sempre paura di stare male). Spesso riporto un fastidio all'orecchio nell'udire volume alto, suoni acuti e rumori. Riporto anche, a volte, uno stridio sempre nell'orecchio, cefalea. Mi rendo conto anche di essere particolarmente fragile sia in ogni tipo di contatto fisico, sia nei rapporti con le persone. Ho escluso diverse patologie con analisi del sangue, enzimi, elettrocefalogramma, elettrocardiogramma e visita neurologia. Vorrei anche sottolineare che la situazione si era nuovamente calmata per circa dieci giorni grazie ad agopuntura e alcune gocce naturali di fiori di bacca. Detto questo adesso vorrei procedere con l'aiuto di uno psicologo o psichiatra ma a 25 anni non voglio assolutamente prendere i farmaci. Sarebbe una sconfitta. Ma allo stesso tempo ho paura che la mia vita possa cambiare, viaggio spesso e adesso ho paura anche di farlo in Italia. Credo che il primo importante passo l'ho già fatto: mi sono convinto di non aver nulla a livello fisico, ragione per la quale non vado più in ospedale. Tuttavia continuo a percepire questi sintomi che però mi compromettono la giornata (annullo gli impegni per paura di stare male, allontano gli amici). A questo punto non rimane che scusarmi anche con voi per l'elevata lunghezza del mio post, ma spero che possa trovare anche qui un piccolo aiuto per risolvere questo problema che di fatto mi ha cambiato in negativo la vita. Saluti
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Gentile utente,
Non sta controllando, semplicemente è probabile che il disturbo sia seguendo il suo solito decorso. Inizia con qualche attacco di intensità piena, poi si comincia a evitare diversi contesti e occasioni, e gli attacchi si riducono di intensità, cosicché si ha l'impressione di controllarli. Nel mentre prendono piede la paura di esporsi a situazion in cui si teme di poter star male, e la preoccupazione di avere qualcosa di non identificato.
Visto che la diagnosi è già stata definita, a questo punto manca la cura.
Non sta controllando, semplicemente è probabile che il disturbo sia seguendo il suo solito decorso. Inizia con qualche attacco di intensità piena, poi si comincia a evitare diversi contesti e occasioni, e gli attacchi si riducono di intensità, cosicché si ha l'impressione di controllarli. Nel mentre prendono piede la paura di esporsi a situazion in cui si teme di poter star male, e la preoccupazione di avere qualcosa di non identificato.
Visto che la diagnosi è già stata definita, a questo punto manca la cura.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
La ringrazio per la risposta, purtroppo non riesco ancora a convincermi che l'ansia e la testa mi possano causare tutto ciò: a volte accuso anche delle palpitazioni in testa o delle sensazioni tipo gocce d'acqua nella medesima testa. Chiedo ad un esperto: ammesso che gli esami abbiano tutti dato responso negativo può essere questa la diagnosi definitiva? E poi crede di poter risolvere il problema con uno psicologo o psicoterapetua anche senza l'assunzione di farmaci? Per correttezza le annoto che l'unico problema diagnosticato ad oggi sono due denti del giudizio inclusi, tra cui uno a contatto con la mascella. Grazie, buona serata.
[#3]
Gentile utente,
Se la diagnosi fosse panico, ha delle sue semplici terapie farmacologiche.
Il panico si vede dai suoi sintomi propri, e poi anche dall'esclusione di altre ipotesi, e non l'inverso. I sintomi del panico sono prodotti dalla testa, intesa come cervello, non dall'ansia, che è un tipo di sintomo.
Se la diagnosi fosse panico, ha delle sue semplici terapie farmacologiche.
Il panico si vede dai suoi sintomi propri, e poi anche dall'esclusione di altre ipotesi, e non l'inverso. I sintomi del panico sono prodotti dalla testa, intesa come cervello, non dall'ansia, che è un tipo di sintomo.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 918 visite dal 16/12/2017.
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