Ansia e pseudovertigini (dizziness)
Salve,
non so se ho inserito la mia domanda nella giusta sezione e nel caso me ne scuso.
Durante quest'ultimo mese mi sono recato presso una struttura pubblica per problemi di attacchi di panico e crisi di ansia che mi accompagnano con diversa intensità e con periodi di relativa "tregua" ormai da un annetto. Ho effettuato un colloquio con uno psicologo ed ho compilato il test Minnesota. Lo psicologo mi ha proposto un ciclo di sedute di terapia cognitivo-comportamentale. Quello che mi preoccupa, oltre agli episodi localizzati e di intensità più o meno forte di ansia da cui vengo colpito e che in qualche ora si risolvono, è la permanenza di una specie di stato di testa vuota, con sensazione di camminare su un terreno instabile, una specie di senso si ubriachezza che non mi provoca vertigini vere e proprie, ma che mi mette a disagio soprattutto stando in piedi in posti aperti ed affollati e che sparisce completamente se sono seduto o sdraiato. Informandomi su internet ho trovato molta somiglianza con quello che si definisce come Dizziness, che può essere conseguenza dello stato ansioso. Dal momento che l'approccio psicologico non prevede l'uso di farmaci, non sarebbe opportuna una visita presso un neurologo o uno psichiatra per avere un aiuto farmacologico in attesa della fine del ciclo di sedute dallo psicologo? E' la mia prima volta che mi rivolgo ad uno psicologo e devo dire che non sono "preparato" all'idea di risolvere dei sintomi fisici tramite una terapia che prevede solo la parola e non dei farmaci.
Grazie,
Marco
non so se ho inserito la mia domanda nella giusta sezione e nel caso me ne scuso.
Durante quest'ultimo mese mi sono recato presso una struttura pubblica per problemi di attacchi di panico e crisi di ansia che mi accompagnano con diversa intensità e con periodi di relativa "tregua" ormai da un annetto. Ho effettuato un colloquio con uno psicologo ed ho compilato il test Minnesota. Lo psicologo mi ha proposto un ciclo di sedute di terapia cognitivo-comportamentale. Quello che mi preoccupa, oltre agli episodi localizzati e di intensità più o meno forte di ansia da cui vengo colpito e che in qualche ora si risolvono, è la permanenza di una specie di stato di testa vuota, con sensazione di camminare su un terreno instabile, una specie di senso si ubriachezza che non mi provoca vertigini vere e proprie, ma che mi mette a disagio soprattutto stando in piedi in posti aperti ed affollati e che sparisce completamente se sono seduto o sdraiato. Informandomi su internet ho trovato molta somiglianza con quello che si definisce come Dizziness, che può essere conseguenza dello stato ansioso. Dal momento che l'approccio psicologico non prevede l'uso di farmaci, non sarebbe opportuna una visita presso un neurologo o uno psichiatra per avere un aiuto farmacologico in attesa della fine del ciclo di sedute dallo psicologo? E' la mia prima volta che mi rivolgo ad uno psicologo e devo dire che non sono "preparato" all'idea di risolvere dei sintomi fisici tramite una terapia che prevede solo la parola e non dei farmaci.
Grazie,
Marco
[#1]
Se lo ritiene necessario può rivolgersi ad uno specialista in psichiatria.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#3]
"Dal momento che l'approccio psicologico non prevede l'uso di farmaci, non sarebbe opportuna una visita presso un neurologo o uno psichiatra per avere un aiuto farmacologico in attesa della fine del ciclo di sedute dallo psicologo?"
questa è la sua domanda e la risposta necessariamente deve vertere sulla sua richiesta.
La visita da uno psichiatra sarebbe opportuna
questa è la sua domanda e la risposta necessariamente deve vertere sulla sua richiesta.
La visita da uno psichiatra sarebbe opportuna
[#5]
Lei pone un dubbio legittimo in quanto probabilmente non ha ricevuto sufficiente miglioramento dall'attuale trattamento psicoterapeutico.
Ora, premesso che una psicoterapia richiede la valutazione preventiva delle condizioni di eleggibilità, e supposto che lei abbia queste condizioni, non si può immaginare che non le venga proposta anche la strada della terapia farmacologica, attraverso una visita psichiatrica, a prescindere, in quanto la prima terapia validata è quella farmacologica.
Non dovrebbe essere lei a porsi la questione sul corretto invio verso le figure appropriate, ma purtroppo è ciò che è capitato a lei.
Un test per una sintomatologia ansiosa a me pare proprio inutile in quanto la visita diretta è ciò che consente di stabilire quali siano i sintomi da trattare e come.
A lei le conclusioni
Ora, premesso che una psicoterapia richiede la valutazione preventiva delle condizioni di eleggibilità, e supposto che lei abbia queste condizioni, non si può immaginare che non le venga proposta anche la strada della terapia farmacologica, attraverso una visita psichiatrica, a prescindere, in quanto la prima terapia validata è quella farmacologica.
Non dovrebbe essere lei a porsi la questione sul corretto invio verso le figure appropriate, ma purtroppo è ciò che è capitato a lei.
Un test per una sintomatologia ansiosa a me pare proprio inutile in quanto la visita diretta è ciò che consente di stabilire quali siano i sintomi da trattare e come.
A lei le conclusioni
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 4.2k visite dal 13/12/2017.
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