Ansia e isolamento sociale
Salve dottori sono un ragazzo di 27 anni e vorrei parlarvi del mio problema.....ho paura di uscire, ho paura di rapportarmi con gli altri...ogni volta che so che ad esempio il giorno successivo devo uscire e interagire(avere a che fare) con altre persone,mi assale l'ansia e questo già dal giorno prima.
Non ho vita sociale e non ho amici,e non sto usando un eufemismo,poiché nel tempo ho perso tutte le amicizie e conoscenze......non esco mai (magari solo per fare la spesa quando serve)...passo le giornate a casa davanti al PC a vedere film,video etc.....quelle poche volte in cui devo uscire ed interagire con gli altri allora li parte l'ansia già dal giorno prima della giornata in cui devo uscire,questo perché quando ho a che fare con gli altri mi sento osservato e/o giudicato e sto continuamente a pensare a cosa gli altri stiano pensando di me nonché ho sempre la sensazione che mi considerino strano/diverso.....poi per cercare di calmare questa ansia uso l'alcool che mi aiuta a calmarmi un poco altrimenti andrei in panico......c'è da aggiungere che quando parlo con gli altri (quando capita) non riesco a guardarli in volto e mi viene sempre da deglutire ma spesso,e questa cosa mi crea molto imbarazzo......sono sempre triste a volte non vorrei nemmeno alzarmi dal letto perché non ne vedo il senso visto lo stile di vita che faccio ,penso tra me e me "Ma che mi alzo a fare se non devo far nulla e non devo uscire? " è come se non vedessi senso nella mia vita.
A questo quadro si aggiunge una situazione familiare non semplice con i miei genitori separati e un padre egoista e manipolatore.
Ho provato in passato a chiedere aiuto a uno psichiatra del CSM ci sono andato per qualche mese poi ho interrotto perché mi sono dovuto trasferire e cambiare città, mi aveva prescritto delle gocce di antidepressivo e lo xanax (quest'ultimo usato per breve periodo su suo consiglio.
Oltre a questo mi faceva parlare di me e mi faceva parlare dei sogni che facevo. Purtroppo non vidi effetti con la mia cura.
Mi potete dare qualche consiglio?Vorrei cambiare e cercare di migliorare la mia vita facendo una vita "normale"
Grazie
Non ho vita sociale e non ho amici,e non sto usando un eufemismo,poiché nel tempo ho perso tutte le amicizie e conoscenze......non esco mai (magari solo per fare la spesa quando serve)...passo le giornate a casa davanti al PC a vedere film,video etc.....quelle poche volte in cui devo uscire ed interagire con gli altri allora li parte l'ansia già dal giorno prima della giornata in cui devo uscire,questo perché quando ho a che fare con gli altri mi sento osservato e/o giudicato e sto continuamente a pensare a cosa gli altri stiano pensando di me nonché ho sempre la sensazione che mi considerino strano/diverso.....poi per cercare di calmare questa ansia uso l'alcool che mi aiuta a calmarmi un poco altrimenti andrei in panico......c'è da aggiungere che quando parlo con gli altri (quando capita) non riesco a guardarli in volto e mi viene sempre da deglutire ma spesso,e questa cosa mi crea molto imbarazzo......sono sempre triste a volte non vorrei nemmeno alzarmi dal letto perché non ne vedo il senso visto lo stile di vita che faccio ,penso tra me e me "Ma che mi alzo a fare se non devo far nulla e non devo uscire? " è come se non vedessi senso nella mia vita.
A questo quadro si aggiunge una situazione familiare non semplice con i miei genitori separati e un padre egoista e manipolatore.
Ho provato in passato a chiedere aiuto a uno psichiatra del CSM ci sono andato per qualche mese poi ho interrotto perché mi sono dovuto trasferire e cambiare città, mi aveva prescritto delle gocce di antidepressivo e lo xanax (quest'ultimo usato per breve periodo su suo consiglio.
Oltre a questo mi faceva parlare di me e mi faceva parlare dei sogni che facevo. Purtroppo non vidi effetti con la mia cura.
Mi potete dare qualche consiglio?Vorrei cambiare e cercare di migliorare la mia vita facendo una vita "normale"
Grazie
[#1]
Può specificare che farmaco era e a che dose, e che diagnosi fu fatta all'epoca ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Ex utente
Salve dottore le gocce erano di Escitalopram,ricordo nettamente il loro sapore amaro,e dovevo prenderne 10 alla sera. Inoltre adesso ho ricordato che mi venne prescritto anche acido Valproico non so se si scrive così. Lo Xanax invece ne dovevo prendere mezza pasticca ma solo all'occorrenza perché il dottore mi disse di non abusarne visto che creano dipendenza.
Come diagnosi mi fu detto che non era importante dare un nome a quello che avevo (io su questo dissentii) ma il dottore mi accennò soltanto a una depressione con ansia e con sospetto di disturbo d'ansia sociale.
Grazie per la risposta
Come diagnosi mi fu detto che non era importante dare un nome a quello che avevo (io su questo dissentii) ma il dottore mi accennò soltanto a una depressione con ansia e con sospetto di disturbo d'ansia sociale.
Grazie per la risposta
[#3]
Dare un nome è quello che serve per scegliere la cura. Magari non è importante che il paziente lo sappia, può non essere necessario, ma che lo sappia il medico sì.
Io ricomincerei da capo, andrei da uno psichiatra e partirei da una diagnosi formale. Dopo di che può anche verificare se la cura prescritta è coernete o meno con quella diagnosi.
Io ricomincerei da capo, andrei da uno psichiatra e partirei da una diagnosi formale. Dopo di che può anche verificare se la cura prescritta è coernete o meno con quella diagnosi.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.5k visite dal 08/12/2017.
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Approfondimento su Ansia
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