Un certo senso la solitudine mi piace , sono sempre stato così
Gentile Staff ,
volevo chiedere un parere circa alcune mie preoccupazioni che mi occupano la mente da un po' di tempo.
Premetto di essere una persona che non ama la cattiveria in nessuna forma e che ritiene di avere dei valori morali , con il trascorrere del tempo e probabilmente proprio per la mia sensibilità , ho cominciato a chiudermi in me stesso in quanto non mi fido molto del prossimo.
Sebbene intrattengo relazioni sociali , quest'ultime sono ridotte all'osso in quanto ho il timore che ad esempio nel corso di una amicizia ci si possa sfogare su terze persone , emettendo un giudizio non positivo e che magari venga riportato dalla persona che io ritenevo amica a tali persone assenti con l'insorgere di situazioni di tipo litigioso nei miei confronti . Per evitare tutto ciò non ho rapporti di amicizia frequenti , limitando gli stessi ad incontri occasionali e devo ammettere che mi sento meglio; in un certo senso la solitudine mi piace , sono sempre stato così. Sicuramente queste preoccupazioni dipendono dall'essere da sempre un soggetto ansioso , ma è pur vero che ho appurato un aumento di cattiveria tra la gente che mi impone di isolarmi un pò di più dal punto di vista sociale.
Credo ci sia una base ansiosa perchè quando assumo sostanze eccitanti questi pensieri si ingigantiscono e quasi spariscono con la non assunzione delle stesse.
Sicuramente vi è una base di stress a cui ognuno è sottoposto oramai che non aiuta affatto , anzi peggiora di molto le cose.
Volevo chiedervi se tale comportamento risulti essere un comportamento normale di una sfaccettatura caratteriale o che si possa trattare di qualche forma ossessiva.
Vi ringrazio per l'interessamento.
volevo chiedere un parere circa alcune mie preoccupazioni che mi occupano la mente da un po' di tempo.
Premetto di essere una persona che non ama la cattiveria in nessuna forma e che ritiene di avere dei valori morali , con il trascorrere del tempo e probabilmente proprio per la mia sensibilità , ho cominciato a chiudermi in me stesso in quanto non mi fido molto del prossimo.
Sebbene intrattengo relazioni sociali , quest'ultime sono ridotte all'osso in quanto ho il timore che ad esempio nel corso di una amicizia ci si possa sfogare su terze persone , emettendo un giudizio non positivo e che magari venga riportato dalla persona che io ritenevo amica a tali persone assenti con l'insorgere di situazioni di tipo litigioso nei miei confronti . Per evitare tutto ciò non ho rapporti di amicizia frequenti , limitando gli stessi ad incontri occasionali e devo ammettere che mi sento meglio; in un certo senso la solitudine mi piace , sono sempre stato così. Sicuramente queste preoccupazioni dipendono dall'essere da sempre un soggetto ansioso , ma è pur vero che ho appurato un aumento di cattiveria tra la gente che mi impone di isolarmi un pò di più dal punto di vista sociale.
Credo ci sia una base ansiosa perchè quando assumo sostanze eccitanti questi pensieri si ingigantiscono e quasi spariscono con la non assunzione delle stesse.
Sicuramente vi è una base di stress a cui ognuno è sottoposto oramai che non aiuta affatto , anzi peggiora di molto le cose.
Volevo chiedervi se tale comportamento risulti essere un comportamento normale di una sfaccettatura caratteriale o che si possa trattare di qualche forma ossessiva.
Vi ringrazio per l'interessamento.
[#1]
Se pensa che i suoi comportamenti possano insorgere a seguito di una sottostante condizione ansiosa, può trovare conferma o meno dei suoi dubbi attraverso una visita psichiatrica diretta.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 905 visite dal 02/12/2017.
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