Suicidio?
77 anni io, 75 moglie. No figli. No amici. Parenti poco presenti. Vita sociale assente.
Ho un tumore singolo al polmone, in via di dimezzamento dopo Cyberknife. Ma sta ripartendo e mi ha generato un ingente versamento pleurico.
Curando il quale mi é venuto un PNX. Ho iniziato una cura di immunoterapia, sperando...
Mia moglie è uno straccio, inoltre da prima della mia malattia, dopo decenni di depressione, ha sviluppato una forma in cui non é più interessata in niente ed evoca il suicidio. Mantiene la casa per me. Ha detto di aver vissuto troppo, oltre a quanto pensava da giovane.
La sua salute è tuttavia buona, direi.
Notare che abbiamo avuto una vita assai soddisfacente fino ad un paio di anni fa.
Frequenta una psicoterapeuta, con scarsi risultati. Ma è l'unico appoggio esterno, perciò continuiamo.
Orbene, viviamo un equilibrio quotidiano precario, aiutato forse solo dal grande amore che proviamo e da oltre 5o anni di convivenza.
Vi scrivo perché mi consigliano di vedere uno psichiatra: francamente non ho capito per farne cosa.
Io non mi sento depresso, ho sviluppato una filosofia personale sui miei casi, e sono impegnato nel cercare di tenere in piedi mia moglie.
Ma adesso con una prognosi così incerta?
Sinceramente, cosa può fare per me uno psichiatra?
Avevo pensato ad assumere cautamente allucinogeni, sotto controllo medico, ma sembra impensabile, in Italia.
Grazie se qualcuno di Voi Signori mi risponde.
Ho un tumore singolo al polmone, in via di dimezzamento dopo Cyberknife. Ma sta ripartendo e mi ha generato un ingente versamento pleurico.
Curando il quale mi é venuto un PNX. Ho iniziato una cura di immunoterapia, sperando...
Mia moglie è uno straccio, inoltre da prima della mia malattia, dopo decenni di depressione, ha sviluppato una forma in cui non é più interessata in niente ed evoca il suicidio. Mantiene la casa per me. Ha detto di aver vissuto troppo, oltre a quanto pensava da giovane.
La sua salute è tuttavia buona, direi.
Notare che abbiamo avuto una vita assai soddisfacente fino ad un paio di anni fa.
Frequenta una psicoterapeuta, con scarsi risultati. Ma è l'unico appoggio esterno, perciò continuiamo.
Orbene, viviamo un equilibrio quotidiano precario, aiutato forse solo dal grande amore che proviamo e da oltre 5o anni di convivenza.
Vi scrivo perché mi consigliano di vedere uno psichiatra: francamente non ho capito per farne cosa.
Io non mi sento depresso, ho sviluppato una filosofia personale sui miei casi, e sono impegnato nel cercare di tenere in piedi mia moglie.
Ma adesso con una prognosi così incerta?
Sinceramente, cosa può fare per me uno psichiatra?
Avevo pensato ad assumere cautamente allucinogeni, sotto controllo medico, ma sembra impensabile, in Italia.
Grazie se qualcuno di Voi Signori mi risponde.
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Tenga conto che la prognosi di tutte le malattie somatiche, compresa la sua, è molto condizionata dall'umore e dall'assenza di stress. Senta uno psichiatra, come le hanno consigliato,e gli parli anche di sua moglie, che sicuramente ha bisogno di una cura.
Molti auguri.
Molti auguri.
Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2k visite dal 19/11/2017.
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