Litio e controindicazioni
Buonasera, avrei bisogno di un consulto relativo a un problema con il litio, mia moglie ne fa uso da circa 6 anni.La sua dignasi iniziale era semplicemente depressione, per anni e' stata in cura con acido valproico e altri farmaci, e tutti i suoi ricoveri partivano da depressione e da tentativi di suicidio, anche perche' all'epoca aveva problemi psichici. La cura con acido valproico non aveva fatto cadere piu mia moglie fino al 2012 quindi per ben 8 anni. Nel 2012 a seguito una caduta per l'eliminazione del farmaco con depressione e attacchi forti di ansia gli e' stato diagnosticato disturbo bipolare di tipo 2, ma non vi erano stati particolari casi di mania (forse uno)
A questo punto le cose sono peggiorate, nel senso che dal 2012 ad oggi con la cura del litio si sono verificati ben 4 ricadute.Una nel 2012 e ben 3 tra il 2016 al 2017.
Il litio gli ha procurato psoriasi ai gomiti e alla testa con perdita di capelli e a distanza di anni anche riduzione dal 90% al 70% della capacita' renale e per ultimo problemi alla tiroide (ha iniziato a prendere eutirox ).
Ora ho notato che tutte le volte che e' ricaduta, e' andata in uno stato maniacale e non depressivo da quando prende litio e questa cosa e' sempre conciso quando si tentava di diminuire la cura del litio abbassando i livelli entro il range del 6 o poco piu alti. Quando i livelli di litio erano alti faceva piu fatica anche nella fase down a riprendersi dalla depressione ed era piu confusa da non riuscire neppure a fare le cose. Insomma ad ogni abbassamento di litio vi era una ricaduta e inoltre la prolattina inizava a raggiungere livelli alti superando il range di 25 attestandosi a 50 o 60. Tutto questo noto che accade prima delle ricadute (la prolattina alta, ciclo mestraule che inizia mesi prima ad avere ritardi di oltre 15 giorni)
Il mio grosso dubbio e' che il litio sia la causa di ricadute continue con ricaduta in mania e che crei un grosso problema ormonale e la faccia andare in mania in diminuzione farmaco. Stabilizzatore dell'umore non lo e' stato e ha fallito anche circa le ricadute che sono aumentate.
Solo con aripoprazolo si riprende immediatamente, e il litio risulta inefficace totalmene.
Ora vorrei un giudizio da un medico al riguardo.
A questo punto le cose sono peggiorate, nel senso che dal 2012 ad oggi con la cura del litio si sono verificati ben 4 ricadute.Una nel 2012 e ben 3 tra il 2016 al 2017.
Il litio gli ha procurato psoriasi ai gomiti e alla testa con perdita di capelli e a distanza di anni anche riduzione dal 90% al 70% della capacita' renale e per ultimo problemi alla tiroide (ha iniziato a prendere eutirox ).
Ora ho notato che tutte le volte che e' ricaduta, e' andata in uno stato maniacale e non depressivo da quando prende litio e questa cosa e' sempre conciso quando si tentava di diminuire la cura del litio abbassando i livelli entro il range del 6 o poco piu alti. Quando i livelli di litio erano alti faceva piu fatica anche nella fase down a riprendersi dalla depressione ed era piu confusa da non riuscire neppure a fare le cose. Insomma ad ogni abbassamento di litio vi era una ricaduta e inoltre la prolattina inizava a raggiungere livelli alti superando il range di 25 attestandosi a 50 o 60. Tutto questo noto che accade prima delle ricadute (la prolattina alta, ciclo mestraule che inizia mesi prima ad avere ritardi di oltre 15 giorni)
Il mio grosso dubbio e' che il litio sia la causa di ricadute continue con ricaduta in mania e che crei un grosso problema ormonale e la faccia andare in mania in diminuzione farmaco. Stabilizzatore dell'umore non lo e' stato e ha fallito anche circa le ricadute che sono aumentate.
Solo con aripoprazolo si riprende immediatamente, e il litio risulta inefficace totalmene.
Ora vorrei un giudizio da un medico al riguardo.
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La stabilizzazione dell'umore nel corso di un disturbo bipolare è complessa soprattutto se i cicli sono resistenti al trattamento.
Il litio è farmaco di prima scelta per il trattamento di questo disturbo e la sua è solo una ipotesi che non ha alcun riscontro scientifico. Probabilmente non dava un compenso completo e non poteva essere gestita la dose a causa degli effetti collaterali.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Il litio è farmaco di prima scelta per il trattamento di questo disturbo e la sua è solo una ipotesi che non ha alcun riscontro scientifico. Probabilmente non dava un compenso completo e non poteva essere gestita la dose a causa degli effetti collaterali.
Dr. F. S. Ruggiero
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https://wa.me/3908251881139
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[#2]
Utente
Buongiorno dottore,
mi scusi ma lei mi sta dicendo che potrebbe essere solo una mia ipotesi. Come facciamo a quest punto a verificare per il bene di mia moglie che non lo sia? E le chiedo come si spiega dal punto di vista scientifico appunto questa variazione della prolattina che avviene appena prima e dopo l'episodio maniacale e il ritardo del ciclo mestruale che e' avvenuto sempre in occasione di una diminuzione del litio? ( lei sa ovviamente che agisce a livello endocrino).
Le domando inoltre se lei ha mai sentito parlare di effetti collaterali di questo tipo? o di possibili ricadute dovute a scalaggio o di dismissione da litio? Io ho letto che può' portare anche ad atteggiamenti psicotici. Sappiamo che il litio e' una droga giusto? Voglio raccontarle anche di un altro particolare che aiuterà' il suo ragionamento o la sua cortese risposta di esperto in materia.. Nelle occasioni di ricaduta non ha mai avuto aripiprazolo che agiva come antipsicotico e quindi e' andata in mania con atteggiamenti psicotici, reintroducendolo si e' sempre rimessa in 10 giorni. Ma a questo punto se il farmaco risulta inefficace e su questo non ci vogliono evidenze scientifiche (visto che non agisce su umore e nel periodo di assunzione sono aumentate le ricadute) perche' non si puo' andare avanti con una dose di solo aripiprazolo che ha dimostrato di farla riprendere subito e ha dimostrato di essere più efficace ( su basi da 15-20 mg)persino come stabilizzatore pur essendo specificatamente un antipsicotico? Ho letto vari studi scientifici e ho letto inoltre che alla cattolica di Roma si e' parlato proprio dell'uso di monoterapia con aripiprazolo nella cura del disturbo bipolare (jpsychopathol.it/wp-content/uploads/2015/08/Mazza1.pdf). Attendo un suo sempre cortese riscontro sulle questioni poste.
grazie per la sua disponibilita'
mi scusi ma lei mi sta dicendo che potrebbe essere solo una mia ipotesi. Come facciamo a quest punto a verificare per il bene di mia moglie che non lo sia? E le chiedo come si spiega dal punto di vista scientifico appunto questa variazione della prolattina che avviene appena prima e dopo l'episodio maniacale e il ritardo del ciclo mestruale che e' avvenuto sempre in occasione di una diminuzione del litio? ( lei sa ovviamente che agisce a livello endocrino).
Le domando inoltre se lei ha mai sentito parlare di effetti collaterali di questo tipo? o di possibili ricadute dovute a scalaggio o di dismissione da litio? Io ho letto che può' portare anche ad atteggiamenti psicotici. Sappiamo che il litio e' una droga giusto? Voglio raccontarle anche di un altro particolare che aiuterà' il suo ragionamento o la sua cortese risposta di esperto in materia.. Nelle occasioni di ricaduta non ha mai avuto aripiprazolo che agiva come antipsicotico e quindi e' andata in mania con atteggiamenti psicotici, reintroducendolo si e' sempre rimessa in 10 giorni. Ma a questo punto se il farmaco risulta inefficace e su questo non ci vogliono evidenze scientifiche (visto che non agisce su umore e nel periodo di assunzione sono aumentate le ricadute) perche' non si puo' andare avanti con una dose di solo aripiprazolo che ha dimostrato di farla riprendere subito e ha dimostrato di essere più efficace ( su basi da 15-20 mg)persino come stabilizzatore pur essendo specificatamente un antipsicotico? Ho letto vari studi scientifici e ho letto inoltre che alla cattolica di Roma si e' parlato proprio dell'uso di monoterapia con aripiprazolo nella cura del disturbo bipolare (jpsychopathol.it/wp-content/uploads/2015/08/Mazza1.pdf). Attendo un suo sempre cortese riscontro sulle questioni poste.
grazie per la sua disponibilita'
[#3]
La scelta di trattamento resta di chi cura sua moglie.
Può leggere tutte le evidenze scientifiche che ci sono, e richiedere tutti i chiarimenti che vuole, il problema è che resta su ragionamenti empirici perché di fatto nessuno può fare variazioni terapeutiche on line né si può presupporre all'infinito quale sia la scelta di un trattamento piuttosto che un altro.
Pertanto, se pensa che il trattamento di sua moglie debba portare alla discussione sulla opportunità terapeutica in funzione dello stato della paziente, deve discuterne con i curanti.
Può leggere tutte le evidenze scientifiche che ci sono, e richiedere tutti i chiarimenti che vuole, il problema è che resta su ragionamenti empirici perché di fatto nessuno può fare variazioni terapeutiche on line né si può presupporre all'infinito quale sia la scelta di un trattamento piuttosto che un altro.
Pertanto, se pensa che il trattamento di sua moglie debba portare alla discussione sulla opportunità terapeutica in funzione dello stato della paziente, deve discuterne con i curanti.
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Utente
Ha ragione non sono stato chiaro io. Non cerco una diagnosi o un trattamento terapeutico on line vorrei solo delle risposte alle mie domande che non mi sono state fornite e chiedo che qualcuno cortesemente mi possa rispondere.
Come ci si spiega dal punto di vista scientifico appunto questa variazione della prolattina che avviene appena prima e dopo l'episodio maniacale e il ritardo del ciclo mestruale avviene sempre in occasione di una diminuzione del litio (parlo delle analisi di mia moglie)?
Potrebbe il litio agire a livello endocrino (lo dicono le controindicazioni che agisce su tiroide e ghiandole paratiroidee) e potrebbe essere questa la risposta?la diminuzione potrebbe scatenare modifiche o cambiamenti ormonali?
o cosa potrebbe essere? chiedo lumi ad uno psichiatra.
Domando inoltre se si e' mai sentito parlare di possibili ricadute dovute a scalaggio o di dismissione da litio? se questo e' successo, la ricaduta e' avviene in stato maniacale?
Chiedo inoltre se esiste una terapia per il distubo bipolare che possa basarsi solo su aripiprazolo ?
ringrazio se vorra rispondere o chiunque voglia chiarire questi aspetti che forse non erano chiari nella precedente richiesta.
Come ci si spiega dal punto di vista scientifico appunto questa variazione della prolattina che avviene appena prima e dopo l'episodio maniacale e il ritardo del ciclo mestruale avviene sempre in occasione di una diminuzione del litio (parlo delle analisi di mia moglie)?
Potrebbe il litio agire a livello endocrino (lo dicono le controindicazioni che agisce su tiroide e ghiandole paratiroidee) e potrebbe essere questa la risposta?la diminuzione potrebbe scatenare modifiche o cambiamenti ormonali?
o cosa potrebbe essere? chiedo lumi ad uno psichiatra.
Domando inoltre se si e' mai sentito parlare di possibili ricadute dovute a scalaggio o di dismissione da litio? se questo e' successo, la ricaduta e' avviene in stato maniacale?
Chiedo inoltre se esiste una terapia per il distubo bipolare che possa basarsi solo su aripiprazolo ?
ringrazio se vorra rispondere o chiunque voglia chiarire questi aspetti che forse non erano chiari nella precedente richiesta.
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Utente
ma sta scherzando? come puo' rispondermi in questo modo e che sono risposte tecniche per le quali non potrei entrare in merito?
Le ho chiesto circa l'aumento della prolattina.
La invito con molta umilta' a leggere la revisione della letteratura sistematica inerente al litio e ai suoi effetti collaterali pubblicata sulla rivista di psichiatra redatta dal Servizio per i Disturbi Depressivi e d’Ansia, Dipartimento di Neuroscienze, Università di Torino
per quanto concerne le mie domande chiedero' se c'e un professionista in grado di fornire delle risposte a riguardo.
grazie del suo tempo.
Le ho chiesto circa l'aumento della prolattina.
La invito con molta umilta' a leggere la revisione della letteratura sistematica inerente al litio e ai suoi effetti collaterali pubblicata sulla rivista di psichiatra redatta dal Servizio per i Disturbi Depressivi e d’Ansia, Dipartimento di Neuroscienze, Università di Torino
per quanto concerne le mie domande chiedero' se c'e un professionista in grado di fornire delle risposte a riguardo.
grazie del suo tempo.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 8.4k visite dal 15/11/2017.
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