Attacchi di panico, tremore essenziale, extrasistole

Salve a tutti,
sono un ragazzo di 24 anni. All'età di circa 15 anni con controllo neurologico mi è stato diagnosticato un Tremore essenziale benigno. Ai tempi mi prescrissero un betabloccante se ricordo bene il farmaco si chiamava Tenormin, con cui avevo riscontri positivi; tuttavia successivamente decisi di sospendere il trattamento e imparare a convivere con il mio tremore. Man mano che sono cresciuto il tremore peggiorava ed iniziavano a comparire le prime extrasistole in eventi sporadici fin quando non iniziarono a diventare una cosa nervosa e a comparire in situazioni spiacevoli come l'esame di maturità a 19 anni con tanto di attacco di panico. Dopodiché mi iscrissi all'università, sopravvalutando il fastidio delle extrasistole, vivevo da solo. In situazioni come zone affollate, centro città, metropolitana, ero molto agitato mi capitava di avere attacchi di panico con il resto dei passeggeri che mi fissavano e scendere di corsa alla fermata successiva e farmi lunghi tragitti a piedi. Gli attacchi di panico divennero tanti e più di uno al giorno e mi scaturivano extrasistole e viceversa quando avevo extrasistole avevo attacchi di panico. Finchè la situazione diventò insopportabile e abbandonai l'università pur essendo un ottimo studente. Adesso lavoro nel negozio di famiglia e cerco di fare i lavori con cui ho meno contatto con persone. Esco raramente di casa, non vado nei supermercati, sto tutta la settimana rinchiuso tra casa e negozio (che sono adiacenti tra loro). Esco soltanto il sabato sera, ma soltanto bevendo prima un sacco di alcol (quasi una bottiglia di vino) che è l'unica cosa che ha sempre funzionato, calmandomi i muscoli, riducendo quasi del tutto gli spasmi e riducendo la fobia sociale; tuttavia anche se non ho mai fatto un incidente, per legge non dovrei guidare anche se guido meglio in queste condizioni. Purtroppo sono "un alcolizzato" per ovvi motivi, cosa che non vorrei, ma è l'unica cosa che mi fa stare bene. Mi piacerebbe prendere la macchina e uscire in altre città, viaggiare insomma, ma non posso bere tutto il giorno soprattutto di mattina. Vi scrivo perché la mia ragazza mi ha appena lasciato (dopo 2 anni) perché non riesco a far altro che invitarla a casa mia e non riesco a fare un viaggio con lei o un'uscita particolare, cose che mi piacerebbero ma il mio corpo non me lo permette.

Mi piacerebbe essere preso in cura da uno di voi e siccome non riesco ad uscire di casa vorrei farlo via Skype o altro. Sono disposto a pagare prima e qualsiasi importo pur di guarire dalla mia "invalidità" e so che esistono i farmaci per farlo. Vi scrivo col cuore in mano, sono disperato, non ho altre alternative. Spero mi rispondiate, a presto.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.4k 1k
Una visita via Skype non consentirebbe una prescrizione di farmaco secondo la attuale normativa.

Può stabilire un contatto con uno specialista della sua zona per un trattamento principale dei suoi disturbi ed anche per il trattamento della attuale dipendenza da alcool.


Dr. F. S. Ruggiero

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Utente
Utente
Caro dottore,
Capisco il non volersi prendere la responsabilità via Skype. Vorrei ricoverarmi e stare in una struttura ospedaliera per qualche giorno e fare tutti gli esami possibili. Cardiaci, neurologici, radiografie analisi sangue e psichiatrici. È possibile senza tornare a casa? Vorrei entrarci malato e uscirne guarito e per scoprire se i miei mali derivano da problemi di cui non so l'esistenza. Inoltre penso che un trattamento con Propanololo sia la cura a tutti i miei mali, condivide?
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.4k 1k
No non condivido.

Primariamente deve farsi visitare da uno specialista psichiatra, poi potranno essere stabiliti altri percorsi inclusi gli screening se necessari.

Deve stabilire se effettivamente vuole curarsi o cerca delle scuse per rendere il percorso di cura complesso per poi dire che ha tentato invano delle strade.
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