Bruciore anale (evidente soma) persistente
Gent.li psichiatri,
vi faccio un riassunto della mia situazione, soffro da 2 anni e + di bruciore anale (è una evidente somatizzazione ho escluso cause organiche, è diminuito negli ultimi mesi), il mio psicoterapeuta mi ha detto che dipende dal mio umore in quanto soffro di un lieve disturbo di evitamento su base ansiosa con complicazioni ossessive; sono stato in terapia antidepressiva con entact ultimamente per 9 mesi ma dicono che sono un non responder, scusatemi ma non mi sento bene non riesco a scrivere, devo prendere antidepressivi per eliminare definitivamente la somatizzazione? ne ho presi una infinità, grazie ancora aiutatemi
vi faccio un riassunto della mia situazione, soffro da 2 anni e + di bruciore anale (è una evidente somatizzazione ho escluso cause organiche, è diminuito negli ultimi mesi), il mio psicoterapeuta mi ha detto che dipende dal mio umore in quanto soffro di un lieve disturbo di evitamento su base ansiosa con complicazioni ossessive; sono stato in terapia antidepressiva con entact ultimamente per 9 mesi ma dicono che sono un non responder, scusatemi ma non mi sento bene non riesco a scrivere, devo prendere antidepressivi per eliminare definitivamente la somatizzazione? ne ho presi una infinità, grazie ancora aiutatemi
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gentile utente a volte non basta assumere un solo antidepressivo (ammesso e concesso che sia stato somministrato rispettando i tempi ed i dosaggi idonei prima di dichiararlo resistente)ma si deve ricorrere all'associazione di più molecole compreso alcune "non antidepressive"
Tommaso Vannucchi
[#2]
Ex utente
Gentili Dottor Vannucchi e Dottori, Vi preciso (cosa che non sono riuscito a fare l'altro giorno per il mio forte stato d'ansia) che al momento assumo Depakin Chrono da 1000mg in 2 somministrazioni (mattina e sera), Lyrica (75mgx3) e Diazepam (25goccex3), mi hanno tolto l'antidepressivo da un paio di mesi perché ero leggermente euforico (mi hanno anche etichettato come paziente affetto da disturbo bipolare di tipo II), ma credo che non ce ne sia neanche più bisogno dal momento che i pensieri sono sempre positivi da un po' a questa parte; forse Vi farò una domanda stupida, ma che relazione vedete tra psiche e bruciore anale (sensazione a pelle fastidiosissima per non dire dolorosa che mi impedisce quasi di stare seduto)? Freud diceva qualcosa in proposito? Grazie ancora e distinti saluti
[#3]
Gentile utente,
mettiamo un pò d'ordine: lei ha una diagnosi di disturbo bipolare II, più "un lieve disturbo di evitamento su base ansiosa con complicazioni ossessive", che però non è una diagnosi perché non si capisce bene in che senso complicazioni (complicazioni dell'evitamento ? Non ha senso). Forse ha un disturbo ossessivo, che si esprime con la polarizzazione, come si suol dire, cioè il concentrarsi su un particolare sintomo, di modo che non è più chiaro in cosa consista il sintomo, se in una sensazione o in una attenzione preoccupata. Siccome è impossibile stabilire l'oggettività del "bruciore", una volta escluso che ci sia qualcosa di locale, si può pensare che sia un sintomo somatico (somatizzazione è un termine che crea confusione, lo lascerei da parte) in un paziente con un disturbo d'ansia. Lei ha provato un farmaco ma non cita gli altri, quindi
Freud ne ha dette tante, ma la psichiatria medica è altra cosa. La psiche è la manifestazione dell'attività di alcune parti del cervello di una persona, quindi comprende questo sintomo e la preoccupazione. Il cervello può avere relazione con il canale anale, non la psiche. I pensieri dominanti coincidono con l'aumento del rilievo delle aree corrispondenti (in questo caso ai distretti corporei), per cui non sarebbe strano che la sensibilità di pertinenza anale sia amplificata o ci sia un rumore di fondo, perché si è sviluppata un'ossessione su questo fatto.
Il suo psichiatra all'aspetto somatico quale orientamento ha ? Cosa ha deciso di fare ?
mettiamo un pò d'ordine: lei ha una diagnosi di disturbo bipolare II, più "un lieve disturbo di evitamento su base ansiosa con complicazioni ossessive", che però non è una diagnosi perché non si capisce bene in che senso complicazioni (complicazioni dell'evitamento ? Non ha senso). Forse ha un disturbo ossessivo, che si esprime con la polarizzazione, come si suol dire, cioè il concentrarsi su un particolare sintomo, di modo che non è più chiaro in cosa consista il sintomo, se in una sensazione o in una attenzione preoccupata. Siccome è impossibile stabilire l'oggettività del "bruciore", una volta escluso che ci sia qualcosa di locale, si può pensare che sia un sintomo somatico (somatizzazione è un termine che crea confusione, lo lascerei da parte) in un paziente con un disturbo d'ansia. Lei ha provato un farmaco ma non cita gli altri, quindi
Freud ne ha dette tante, ma la psichiatria medica è altra cosa. La psiche è la manifestazione dell'attività di alcune parti del cervello di una persona, quindi comprende questo sintomo e la preoccupazione. Il cervello può avere relazione con il canale anale, non la psiche. I pensieri dominanti coincidono con l'aumento del rilievo delle aree corrispondenti (in questo caso ai distretti corporei), per cui non sarebbe strano che la sensibilità di pertinenza anale sia amplificata o ci sia un rumore di fondo, perché si è sviluppata un'ossessione su questo fatto.
Il suo psichiatra all'aspetto somatico quale orientamento ha ? Cosa ha deciso di fare ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
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Ex utente
G.le Dottor Pacini,
mi perdoni l'ignoranza, potrò intendermi di grafica, di matematica,...ma non certamente di psichiatria e medicina in generale (avrò scritto sicuramente delle cavolate...); cerco di risponderLe da quello che finora ho dedotto dalle mie diagnosi:
- sì complicazioni ossessive dell'evitamento, la mia psichiatra più che di sintomi somatici mi ha parlato di vere e proprie ossessioni
- non so se ho un disturbo ossessivo, di certo non compulsivo perché non ho compulsioni
- forse Lei dice bene, soffro quando sto seduto, a volte in piedi, ma a volte è quasi più il preoccuparmi (ad esempio il salire e scendere dalla macchina, il mettermi a tavola, costituiscono per me grande sofferenza)
- ci sono emorroidi di II grado ma tutti i proctologi hanno escluso l'intervento, poi non manifesto alcun problema durante l'evacuazione...
-io ho provato soprattutto l'entact (9 mesi), ma anche in passato fluoxetina, anafranil, efexor, zoloft
- la mia psichiatra ha deciso di somministrarmi il Depakin Chrono per 3/4 mesi in modo da stabilizzare l'umore
la cosa che non mi è chiara è che non riesco a vedere una relazione di questo sintomo con l'ansia, nel senso che a momenti avverto dei picchi d'ansia, ma non un aumento della percezione del sintomo; Le faccio presente che non è stato l'unico sintomo a tormentarmi ma ce ne sono stati degli altri (dolori a tendini delle ginocchia -> sfumati in circa 2 anni, dolore ad una caviglia -> passato in fretta con l'applicazione di un semplice cerotto, scosse di breve durata molto forti ad un dente devitalizzato in passato, di recente coliche addominali e dolori forti all'altezza del duodeno -> ho fatto anche una gastroscopia con esito negativo)
La ringrazio ancora per l'attenzione mostratami, aspetto con ansia una Sua risposta
mi perdoni l'ignoranza, potrò intendermi di grafica, di matematica,...ma non certamente di psichiatria e medicina in generale (avrò scritto sicuramente delle cavolate...); cerco di risponderLe da quello che finora ho dedotto dalle mie diagnosi:
- sì complicazioni ossessive dell'evitamento, la mia psichiatra più che di sintomi somatici mi ha parlato di vere e proprie ossessioni
- non so se ho un disturbo ossessivo, di certo non compulsivo perché non ho compulsioni
- forse Lei dice bene, soffro quando sto seduto, a volte in piedi, ma a volte è quasi più il preoccuparmi (ad esempio il salire e scendere dalla macchina, il mettermi a tavola, costituiscono per me grande sofferenza)
- ci sono emorroidi di II grado ma tutti i proctologi hanno escluso l'intervento, poi non manifesto alcun problema durante l'evacuazione...
-io ho provato soprattutto l'entact (9 mesi), ma anche in passato fluoxetina, anafranil, efexor, zoloft
- la mia psichiatra ha deciso di somministrarmi il Depakin Chrono per 3/4 mesi in modo da stabilizzare l'umore
la cosa che non mi è chiara è che non riesco a vedere una relazione di questo sintomo con l'ansia, nel senso che a momenti avverto dei picchi d'ansia, ma non un aumento della percezione del sintomo; Le faccio presente che non è stato l'unico sintomo a tormentarmi ma ce ne sono stati degli altri (dolori a tendini delle ginocchia -> sfumati in circa 2 anni, dolore ad una caviglia -> passato in fretta con l'applicazione di un semplice cerotto, scosse di breve durata molto forti ad un dente devitalizzato in passato, di recente coliche addominali e dolori forti all'altezza del duodeno -> ho fatto anche una gastroscopia con esito negativo)
La ringrazio ancora per l'attenzione mostratami, aspetto con ansia una Sua risposta
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Non si tratterebbe di ansia, la compulsione è proprio a pensare. La compulsione è il doverci ragionare sopra per liberarsi dall'angoscia che ci sia un problema. Se ha emorroidi qualche bruciore che va e viene ci sarà di sicuro, ma se si è sviluppata un'ossessione su questo il bruciore ci sarà sempre quando più quando meno, perché il pensiero è lì continuamente. Comunque sempre della stessa categoria si tratterebbe. Il fatto che abbia avuto altri sintomi somatoformi con lo stesso tipo di reazione è indicativo o di un tipo di sensibilità alle manifestazioni somatiche, oppure tendenza a sviluppare ossessioni su sintomi vari e temporanei.
Depakin per 3-4 mesi ha veramente nessun senso. Sono terapie pensate per prevenire oltre che per risolvere fasi "calde". Non sono quadri semplici da trattare, e credo che una psicoterapia cognitivo-comportamentale sia utile in questi casi, perché se gli antidpressivi peggiorano la stabilità dell'umore si dovrà ricorrere ad altri strumenti. Non specifica le dosi comunque, che sono importanti per le ossessioni.
In ogni caso, è impossibile fare una diagnosi in questa sede, per cui sarebbe opportuno che le fosse chiarita dallo psichiatra, in maniera che si scelga un obiettivo su cui lavorare.
Depakin per 3-4 mesi ha veramente nessun senso. Sono terapie pensate per prevenire oltre che per risolvere fasi "calde". Non sono quadri semplici da trattare, e credo che una psicoterapia cognitivo-comportamentale sia utile in questi casi, perché se gli antidpressivi peggiorano la stabilità dell'umore si dovrà ricorrere ad altri strumenti. Non specifica le dosi comunque, che sono importanti per le ossessioni.
In ogni caso, è impossibile fare una diagnosi in questa sede, per cui sarebbe opportuno che le fosse chiarita dallo psichiatra, in maniera che si scelga un obiettivo su cui lavorare.
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Ex utente
dottori ho delle novità, dopo aver fatto cure adeguate (pomate supposte,...) prescrittemi da un proctologo molto in gamba le emorroidi sono rientrate, i trombi emorroidari sono stati tolti chirurgicamente, ecc.. il problema è che il "bruciore" continuo ad avvertirlo e mi fa soffrire molto: è come se la pelle intorno all'ano fosse più sensibile rispetto alla pelle che si trova in altre regioni; il mio psicoterapeuta mi ha parlato di iperestesia e mi ha detto che devo cambiare atteggiamento per risolvere il problema ma io non so proprio che intende..avete qualche idea? per cortesia aiutatemi
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Mi scusi ma lei diceva di aver "escluso cause organiche" all'inizio del post. Le aveva escluse probabilmente lei (letteralmente) perché se c'erano emorroidi complicate da trombi direi che una osservazione anale-rettale non poteva non evidenziare questo, trattandosi di un sintomi riferito a quella regione mi domando come potesse essere stato escluso questo (era due mesi fa).
Poi, il fatto che lei sia ormai concentrato su quella parte del corpo e che monitorizzi il bruciore abbassando la soglia di percezione è possibile.
Poi, il fatto che lei sia ormai concentrato su quella parte del corpo e che monitorizzi il bruciore abbassando la soglia di percezione è possibile.
[#8]
Ex utente
Gent.le dottor Pacini, sì c'erano emorroidi di II grado ma tutti i proctologi della mia zona avevano minimizzato il problema dicendomi che un sintomo tale non poteva essere giustificato e nessuno era stato in grado di diagnosticarmi i trombi (sembrerà strano ma tra marche e abruzzo siamo messi così..sono stato anche nei capoluoghi di regione..) mi capisce?
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Senta, mettiamola così, perché la storia è equivoca nel senso che non avevano visto i trombi e comunque questo proctologo l'ha operata. Però le ossessioni possono rimanere, non sarebbe il primo caso. Le ossessioni si possono curare, se sono tali. Intanto segua le istruzioni del suo psicoterapeuta da cui è già in cura. Se a giudizio del proctologo che l'ha operata a questo punto il sintomo non è più giustificato, valuti l'opportunità di trattare le ossessioni-
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Rilegga la mia risposta precedente, iperestesia significa che la percezione del sintomo è amplificata, il suo psicoteraputa richiamava ad un meccanismo cerebrale "centrale" legato allo stato di preoccupazione.
Il proctologo la conosce e le può dare una risposta più sensata sul decorso.
Il proctologo la conosce e le può dare una risposta più sensata sul decorso.
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 21.9k visite dal 17/12/2008.
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