Revisione precedenti consulti, secondo parere
Salve,
come da titolo scrivo per chiedere una revisione dei consulti da me chiesti precedentemente in questa sezione. La mia domanda attuale è: che cosa si deduce dalla forma e dal contenuto di ciò che ho raccontato, di ciò che dico? È possibile fare delle ipotesi? Sono chiuso in casa da quasi un anno, non ho avuto più la forza di fare niente dopo aver perso il mio ultimo lavoro, sento che non sono e non sarò mai in grado di avere una vita normale, che qualunque situazione lavorativa e di vita alla lunga mi farebbe impazzire, non riesco a sostenere i rapporti con gli altri, vorrei poter vivere isolato per il resto dei miei giorni ma non posso permettermelo, vorrei morire. Sento che mi manca qualcosa di fondamentale, mi sento solo, diverso. Abbiate pietà di me, qualcuno mi dica che problema ho, almeno fate qualche ipotesi. Non riesco a mantenere un'idea chiara e stabile della mia situazione, né su nient'altro, non riesco a pensare e a prendere decisioni. Ho iniziato quando ero adolescente a sentire che la vita non ha senso, e che sarei morto in modo violento, o che mi sarei ucciso. Sento che è ciò che mi aspetta, che sia il mio destino, che non sono fatto per vivere, né per sopravvivere. È una cosa che sento al fondo di me stesso. È possibile "guarire" quando ci si sente così praticamente da sempre? C'è poi davvero qualcosa da guarire? Ho bisogno di un riscontro vivo. Ringrazio chi vorrà rispondere.
come da titolo scrivo per chiedere una revisione dei consulti da me chiesti precedentemente in questa sezione. La mia domanda attuale è: che cosa si deduce dalla forma e dal contenuto di ciò che ho raccontato, di ciò che dico? È possibile fare delle ipotesi? Sono chiuso in casa da quasi un anno, non ho avuto più la forza di fare niente dopo aver perso il mio ultimo lavoro, sento che non sono e non sarò mai in grado di avere una vita normale, che qualunque situazione lavorativa e di vita alla lunga mi farebbe impazzire, non riesco a sostenere i rapporti con gli altri, vorrei poter vivere isolato per il resto dei miei giorni ma non posso permettermelo, vorrei morire. Sento che mi manca qualcosa di fondamentale, mi sento solo, diverso. Abbiate pietà di me, qualcuno mi dica che problema ho, almeno fate qualche ipotesi. Non riesco a mantenere un'idea chiara e stabile della mia situazione, né su nient'altro, non riesco a pensare e a prendere decisioni. Ho iniziato quando ero adolescente a sentire che la vita non ha senso, e che sarei morto in modo violento, o che mi sarei ucciso. Sento che è ciò che mi aspetta, che sia il mio destino, che non sono fatto per vivere, né per sopravvivere. È una cosa che sento al fondo di me stesso. È possibile "guarire" quando ci si sente così praticamente da sempre? C'è poi davvero qualcosa da guarire? Ho bisogno di un riscontro vivo. Ringrazio chi vorrà rispondere.
[#1]
Il problema fondamentale è che lei non si fa visitare San uno specialista e vuole autogestire diagnosi e terapie.
Inizi con il farsi visitare.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Inizi con il farsi visitare.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 996 visite dal 09/11/2017.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.