Feticismi e comportamenti sessuali
Gentili dottori,
ho sviluppato diversi tipi di feticismi e comportamenti sessuali che vorrei condividere con voi. Non mi è ancora chiaro cosa voglio chiedervi - oltre la domanda "Cosa c'e' dietro tutto questo?" - ma probabilmente uscirà fuori qualcosa alla fine del messaggio.
Passione per i piedi delle donne: penso sia il feticismo più sviluppato in me. Mi piace adorare i piedi, annusarli (devono avere odore ma non essere sporchi), baciarli e toccarli. Uno dei criteri di scelta della mia partner sono i piedi che devono corrispondere ai miei canoni di bellezza, un piede non bello equivale a un brutto viso, a un brutto fondoschiena e così via.
Durante il rapporto sessuale la figura del piede è sempre presente, non è indispensabile per l'eiaculazione ma comunque aiuta. Un'altra pratica a cui sono molto interessato è lo scat: fino a questo momento l'ho praticato solo su me stesso, ho provato piacere (non ingoiano le feci ma limitando a masticarle), ho pagato donne per defecare davanti a me ma non ho mai avuto contatti con la bocca per paura delle malattie. Anche in questo caso ho sviluppato un senso estetico delle feci, devono essere compatte e non liquide.
La mia partner penso che sia accorta di un certo interesse per le feci (tendo sempre a baciarla dopo essere andata in bagno, mi dilungo in rimming etc.) ma non mi sono totalmente aperto con lei perchè avrei paura di non essere compreso e che la cosa la spaventi.
Per quanto riguarda l'urina provo eccitamento e interesse ma non come le prime due descritte; in questo caso ho provato la pratica con la partner e lo stesso mi è piaciuto molto.
A parte questi comportamenti, trovo molto eccitante andare con trans molto femminili, non per avere rapporti (penso che mi spaventino le malattie se no non avrei problemi ad averne) ma per praticare masturbazione mentre tocco i loro seni e pene. Sono lo stesso molto attratto da prostitute, in genere per sfogare voglia di sesso senza troppi problemi (quasi sempre masturbazione, pochi rapporti sessuali).
In tutto questo ho una ragazza con cui vorrei sposarmi.
Ecco la domanda: come posso gestire tutto questo? Una persona con questi tipi di atteggiamenti sessuali ne sara sempre alla ricerca? Non mi sento ”malato" e ho pochi sensi di rimorso per quello che faccio, sono contento di soddisfare i miei piaceri ma allo stesso tempo non vorrei creare dispiaceri alla mia compagna (abitiamo distanti, se fossimo nella stessa città penso che ridurrei gli incontri a pagamento).
Due parole su di me: sono una persona sola (in questo momento dove vivo non ho amici, solo lavoro), però amo stare in compagnia della mia ragazza. Uso stilnox a scopo ricreativo (mi piace molto la sensazione che da), En e Valium invece per rilassarmi in caso di troppo stress al lavoro. Non uso droghe illegali, non ho mai avuto attacchi di panico e mai sofferto di depressione.
Vi ringrazio.
L'unico aspetto "medico" su cui si può commentare è il rischio dell'uso di stilnox, rischio oltre che di vari incidenti, anche di sviluppare un legame non più reversibile con questo tipo di sostanze, cioè la cosiddetta tossicomania.
Per il resto, Lei stesso esprime una sostanziale soddisfazione per l'esito (piacevole) dei suoi comportamenti sessuali, ed è se mai preoccupato di come gestire una vita sessuale che potrebbe non essere semplice nel momento in cui ha una partner stabile.
Che evoluzione possono avere i comportamenti sessuali non si può stabilire, esiste un certo rischio di perdita del controllo, in generale.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
la ringrazio per la risposta. Per quanto riguarda lo Stilnox - purtroppo - è l'aspetto che mi preoccupa di meno. Ne consumerò al massimo due scatolette l'anno. Come le dicevo nel messaggio precedente lo uso a scopo ricreativo: come una persona che il sabato, finita la settimana di lavoro si concede una buona bottiglia di vino, io mi concedo una "buona" pastiglia di Stilnox. Trovo che sia un farmaco fantastico, e lo uso in dosi minime (anche perchè mi trovo in Asia e non saprei neanche dove recuperarlo). Detto questo, ho un lavoro che necessita di una mente lucida e sveglia quindi in settimana non sarebbe neanche opportuno consumarlo. Certo è un farmaco da prendere in casa, in tranquillità, io non guido neanche la macchina, ma in ogni caso non mi sognerei neanche di uscire di casa dopo averlo assunto. Ho sviluppato una certa maturità comportamentale dopo l'assunzione che mi permette di provare piacere dalla sensazione che da senza mettere a rischio me gli altri. Cosa che invece gli abusatori (anche occasionali) di alcool non riusciranno mai a fare. Detto questo, mi aspettavo una risposta diversa, piu mirata a valutare i miei comportamenti. Tempo fa ho letto un messaggio di un suo collega in un altro post sul sado-masochismo (pratica che non mi attira e non applico, nella sua sfaccettatura di procurare/ricevere dolori) dove parlava di un certo tipo di ritualità che viene messa in atto ogni volta, e da cui è difficile guarire. Ora, non ricordo con precisione qual'era la domanda dell'utente, quello che mi ricordo con estrema lucidità è la risposta del dottore che enfatizzava come la ritualità di certi comportamenti siano incurabili o difficilmente curabili. Effettivamente io non ho chiesto di essere curato, non so se sarei da curare, pero ritrovo la ritualità in certi tipi di comportamenti sessuali che ho. Oltre che sul feticismo descritto, anche nell' impulso - soddisfazione del piacere. Io posso dire di convivere bene con i miei comportamenti sessuali in quanto non mi causano distrurbi nella mia vita quotidiana; riesco a controllarne la frequenza (per esempio per incontri sessuali a pagamento, in quanto c'è un costo da mettere in conto), riesco a valutarne la pericolosità (non mi faccio sopraffare dalla voglia di fare qualcosa quando la reputo pericolosa per la mia salute) e riesco ad attutirne l'impatto psicologico su me stesso (non penso sono diverso, uguale ho un problema). Questo però non è un mondo fatto da me, e un mondo fatto da tanti (colleghi, parenti, amici e fidanzata) e i "tanti" non approverebbero ne condividerebbero i miei comportamenti sessuali. In una vita di coppia dove questi comportamenti non sono sarebbero accettati, ne condivisi la mia domanda è: è possibile eliminarli? Penso che dopo il matrimonio e dopo avere figli la mia attuale condotta non sia appropriata, e siccome io - come padrone della mia esistenza - la trovo non appropriata la dovrei eliminare. Se non ce la dovessi fare sarebbe un problema perchè a quel punto sarei sopraffatto da una cosa che non posso controllare conferendo dispiacere a me stesso di conseguenza anche alla mia futura famiglia.
Se tali comportamenti sono sotto il suo controllo, non ha senso chiedere se è possibile eliminarli. Se non lo sono, allora è un altro discorso.
Per quanto riguarda l'uso dello stilnox, è un comportamento a rischio, anche per l'evoluzione verso un uso molto meno controllato di così, perché la sostanza è in sé a rischio.
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