Depressione e fibrillazione
DEPRESSIONE E FIBRILLAZIONE
Buongiorno,
Metto alla Vs. attenzione il seguente caso: persona anziana (Donna, 82 anni), passata da due mesi da un farmaco per la cura della Fibrillazione Atriale come il Propafenone ad uno più pesante come il Cordarone 200 e il coagulante Lixiana.
La preoccupazione per l’ agggravamento e gli effetti collaterali del Cordarone l’ hanno fatta ricadere in un pesante stato depressivo che si pensava sconfitto da anni.
La cura prescritta per il perenne stato ansioso, insonnia e attacchi di panico è la Mirtazapina 30 mg e il Valdorm 15 mg ma dopo un 30 gg di terapia ancora nessun miglioramento.
La giornata (che per l’ insonnia comincia alle 3.30) è caratterizzata da continui tremori, ansia e preoccupazione sempre presente.Ogni più piccola cosa è vista come enorme difficoltà (preparazione dei pasti, lavori domestici, ecc)
Il Cordarone non è sostituibile (e i suoi pesantissimi effetti collaterali), pochi i farmaci per la depressione che non vanno in conflitto con il suo principio attivo: che fare?
Buongiorno,
Metto alla Vs. attenzione il seguente caso: persona anziana (Donna, 82 anni), passata da due mesi da un farmaco per la cura della Fibrillazione Atriale come il Propafenone ad uno più pesante come il Cordarone 200 e il coagulante Lixiana.
La preoccupazione per l’ agggravamento e gli effetti collaterali del Cordarone l’ hanno fatta ricadere in un pesante stato depressivo che si pensava sconfitto da anni.
La cura prescritta per il perenne stato ansioso, insonnia e attacchi di panico è la Mirtazapina 30 mg e il Valdorm 15 mg ma dopo un 30 gg di terapia ancora nessun miglioramento.
La giornata (che per l’ insonnia comincia alle 3.30) è caratterizzata da continui tremori, ansia e preoccupazione sempre presente.Ogni più piccola cosa è vista come enorme difficoltà (preparazione dei pasti, lavori domestici, ecc)
Il Cordarone non è sostituibile (e i suoi pesantissimi effetti collaterali), pochi i farmaci per la depressione che non vanno in conflitto con il suo principio attivo: che fare?
[#1]
Gentile utente,
Con il Cordarone va controllata la funzinoe tiroidea, ma presumo vi sia stato detto.
Gli antidepressivi possono avere il problema del rischio aritmico in associazione ai farmaci cardiaci, ma riguarda appunto la maggioranza di quelli classici. Ci sono alternative, che tuttavia non sono in genere di prima scelta.
Con il Cordarone va controllata la funzinoe tiroidea, ma presumo vi sia stato detto.
Gli antidepressivi possono avere il problema del rischio aritmico in associazione ai farmaci cardiaci, ma riguarda appunto la maggioranza di quelli classici. Ci sono alternative, che tuttavia non sono in genere di prima scelta.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
Gentilissimo dott. Pacini, la ringrazio per la tempestiva risposta.
Anche se valutata di recente, rifaremo l'esame per il controllo della corretta funzione tiroidea.
Data la gravità del disagio, comprenderà che ci sentiamo di valutare anche "non prime scelte".
Ci potrebbe orientare verso efficaci antidepressivi, con basso rischio aritmico, in associazione agli indispensabili farmaci cardiaci?
Ringraziandola anticipatamente per l' attenzione, porgo distinti saluti.
Anche se valutata di recente, rifaremo l'esame per il controllo della corretta funzione tiroidea.
Data la gravità del disagio, comprenderà che ci sentiamo di valutare anche "non prime scelte".
Ci potrebbe orientare verso efficaci antidepressivi, con basso rischio aritmico, in associazione agli indispensabili farmaci cardiaci?
Ringraziandola anticipatamente per l' attenzione, porgo distinti saluti.
[#3]
Gentile utente,
Il rischio aritmico è un discorso di cautela. Trattandosi di un evento cardiaco acuto, è inevitabile che ci si esprima in termini di rischio, e non si possa andare molto oltre.
Trattandosi di un paziente che ha già una funzione cardiaca monitorata, il tratto QT, un Holter possono aiutare a stabilire se una terapia sta modificando i parametri oppure no.Il che peraltro non è poi sempre indicativo di un rischio per il futuro.
Il rischio aritmico è un discorso di cautela. Trattandosi di un evento cardiaco acuto, è inevitabile che ci si esprima in termini di rischio, e non si possa andare molto oltre.
Trattandosi di un paziente che ha già una funzione cardiaca monitorata, il tratto QT, un Holter possono aiutare a stabilire se una terapia sta modificando i parametri oppure no.Il che peraltro non è poi sempre indicativo di un rischio per il futuro.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.9k visite dal 18/10/2017.
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