Ansia anziano
Buongiorno, mia madre 82enne ha sempre sofferto di ansia mai curata, negli ultimi 2 anni la situazione è diventata molto grave con sintomi di totale confusione mentale. Dopo avere consultato lo psichiatra, il geriatra ed il neurologo è emerso che la confusione mentale non deriva da problemi cognitivi ma dall'ansia. Sono quindi 2 anni che cerchiamo di curarla ma senza risultato. Dopo avere provato moltissimi ansiolitici adesso siamo passati al Talofen ma il problema è sempre lo stesso: dopo qualche settimana di cura inizia di nuovo una forte confusione mentale perchè il fegato non riesce a smaltire il farmaco di turno e crea quindi come un sovraddosaggio.
È una situazione molto complessa, mia mamma da due anni passa continuamente da momenti di forte ansia a momenti di forte confusione mentale.
Esiste un farmaco che possa curare l'ansia senza creare questa sorta di accumulo nell'organismo?
Grazie
È una situazione molto complessa, mia mamma da due anni passa continuamente da momenti di forte ansia a momenti di forte confusione mentale.
Esiste un farmaco che possa curare l'ansia senza creare questa sorta di accumulo nell'organismo?
Grazie
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L'ansia peggiora le prestazioni cognitive a tutte le età.
Nell'anziano, quando coesistono problemi organici cerebrali, sia arteriosclerotici che degenerativi, può portare alla confusione,come avviene nel caso di suo madre. Può però avvenire anche il processo opposto: la noxa organica porta alla confusione, e questa all'ansia, alla agitazione o anche a comportamenti ostili/aggressivi. Questo avviene perchè la persona non è in grado di padroneggiare la situazione e si mette in uno stato di difesa, attacco o fuga.
Quindi vede bene come in certi casi i meccanismi possono essere complessi e a circolo vizioso.
Cosa fare allora? La prima regola è tranquillizzare la persona sia parlandole con tranquillità, perchè Il tono della voce è più importante della parola stessa.sia con messaggi non verbali. come carezze o abbracci.
A livello farmacologico, di regola le benzodiazepine (i tranquillanti comuni) sono controindicate, perchè aumentano la confusione. Il Talofen è in genere efficace e tollerato (lei non accenna ai dosaggi). Vi sono anche altre molecole che possono essere utili (come il trazodone). Qualche volta si ottiene una riduzione dell'ansia agendo sul disturbo organico cerebrale con preparati metabolici.
Occorre insomma che lei si affidi a uno specialista esperto di geriatria.
Nell'anziano, quando coesistono problemi organici cerebrali, sia arteriosclerotici che degenerativi, può portare alla confusione,come avviene nel caso di suo madre. Può però avvenire anche il processo opposto: la noxa organica porta alla confusione, e questa all'ansia, alla agitazione o anche a comportamenti ostili/aggressivi. Questo avviene perchè la persona non è in grado di padroneggiare la situazione e si mette in uno stato di difesa, attacco o fuga.
Quindi vede bene come in certi casi i meccanismi possono essere complessi e a circolo vizioso.
Cosa fare allora? La prima regola è tranquillizzare la persona sia parlandole con tranquillità, perchè Il tono della voce è più importante della parola stessa.sia con messaggi non verbali. come carezze o abbracci.
A livello farmacologico, di regola le benzodiazepine (i tranquillanti comuni) sono controindicate, perchè aumentano la confusione. Il Talofen è in genere efficace e tollerato (lei non accenna ai dosaggi). Vi sono anche altre molecole che possono essere utili (come il trazodone). Qualche volta si ottiene una riduzione dell'ansia agendo sul disturbo organico cerebrale con preparati metabolici.
Occorre insomma che lei si affidi a uno specialista esperto di geriatria.
Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-
[#2]
Utente
Grazie dottore della risposta, abbiamo provato anche il Trazodone ma neanche quello ha funzionato. Il talofen in effetti ha un po' placato il comportamento ostile e aggressivo ma ora dopo qualche settimana di terapia ad un dosaggio di 15 gocce la sera inizia a dare gli effetti di forte confusione mentale. Mi sono rivolta sia al neurologo che al geriatra che allo psichiatra ma nessuno è riuscito a risolvere questa situazione molto complessa. Le sarei grata sei mi indicasse cosa sono i preparati metabolici di cui parla e a chi devo rivolgermi per averli.
Grazie mille
Grazie mille
[#3]
Gentile signora
è difficile che il Talofen dia confusione mentale. Al contrario, è possibile che la dose sia insufficiente. Il discorso del fegato ha senso solo se vi sia una accertata insufficienza epatica.
Vi sono preparati naturali , come la citicolina che viene estratta dalla lecitina, che migliorano il metabolismo cerebrale e quindi il livello di vigilanza.
Tenga conto signora che non conoscendo di persona la paziente non posso dare che indicazioni generali. Non faccia assolutamente da sola.
è difficile che il Talofen dia confusione mentale. Al contrario, è possibile che la dose sia insufficiente. Il discorso del fegato ha senso solo se vi sia una accertata insufficienza epatica.
Vi sono preparati naturali , come la citicolina che viene estratta dalla lecitina, che migliorano il metabolismo cerebrale e quindi il livello di vigilanza.
Tenga conto signora che non conoscendo di persona la paziente non posso dare che indicazioni generali. Non faccia assolutamente da sola.
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Utente
Grazie dottore, è il neurologo che dopo una serie di esami ha stabilito che il motivo per cui dopo un po di tempo di terapia con ansiolitici subentra la confusione mentale è il cattivo metabolismo, tesi condivisa con lo psichiatra, ma ad oggi non abbiamo trovato una soluzione e la situazione è sempre più ingestibile. Possibile che non esista una via d'uscita? A chi devo rivolgermi? Forse ad un farmacologo? Se mi spiegasse cosa sono i preparati metabolici a cui accenna potre parlarne con lo psichiatra che ci segue.
Grazie infinite
Grazie infinite
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 4.1k visite dal 05/10/2017.
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Approfondimento su Ansia
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