Ansia, depressione o disturbo ossessivo compulsivo?
Salve, circa 2 mesetti fa ho avuto un forte episodio di ansia, mi sentivo soffocare e per paura che mi stesse venendo un infarto andai al pronto socorso dove mi dimettero dopo avermi fatto vari accertamenti.
Così decisi di andare da uno psichiatra che mi prescrisse anseren e seuropin, dicendomi che era una forma lieve di depressione.
Già nel 1996 a causa della rottura di un fidanzamento, la finii a prendere psicofarmaci.
E' stato un periodo bruttissimo.
Ho così deciso di intraprendere la strada della psicoterapia, dove mi è stato diagnosticato il distubo ossessivo compulsivo.
Mi vengono in mente terribili pensieri, suicidio, omicidio, e addirittura non sono più sicuro di amare la mia ragazza.
Era strano ma tutto in una volta questi pensieri intrusivi mi assalgono e mi fanno star male.
La mia peggior paura è che si realizzino.
Ad oggi non ho ancora iniziato la terapia sia perchè ho paura di prendere antidepressivi e sia perchè la psicologa mi ha detto di aspettare ancora.
Voi riguardo a questi sintomi, cosa mi consigliate?
Cosa pensate che io possa avere?
Posso uscirne da quest'incubo?
Un'alta cosa che mi fa soffrire è che sembra che io odi mia madre e la mia ragazza che sono le persone a me più vicine e mi spaventa l'idea di poter perdere il controllo e ucciderne qualcuna.
Così decisi di andare da uno psichiatra che mi prescrisse anseren e seuropin, dicendomi che era una forma lieve di depressione.
Già nel 1996 a causa della rottura di un fidanzamento, la finii a prendere psicofarmaci.
E' stato un periodo bruttissimo.
Ho così deciso di intraprendere la strada della psicoterapia, dove mi è stato diagnosticato il distubo ossessivo compulsivo.
Mi vengono in mente terribili pensieri, suicidio, omicidio, e addirittura non sono più sicuro di amare la mia ragazza.
Era strano ma tutto in una volta questi pensieri intrusivi mi assalgono e mi fanno star male.
La mia peggior paura è che si realizzino.
Ad oggi non ho ancora iniziato la terapia sia perchè ho paura di prendere antidepressivi e sia perchè la psicologa mi ha detto di aspettare ancora.
Voi riguardo a questi sintomi, cosa mi consigliate?
Cosa pensate che io possa avere?
Posso uscirne da quest'incubo?
Un'alta cosa che mi fa soffrire è che sembra che io odi mia madre e la mia ragazza che sono le persone a me più vicine e mi spaventa l'idea di poter perdere il controllo e ucciderne qualcuna.
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Gentile utente,
Non capisco di preciso che senso abbia questa posizione di non curarsi. E' l'unico punto importante attualmente per Lei.
Non capisco di preciso che senso abbia questa posizione di non curarsi. E' l'unico punto importante attualmente per Lei.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#7]
Gentile utente,
Ah, quindi il medico le ha dato una cura, e Lei invece in merito a questa cura fa riferimento a dei (come chiamarli) consigli di una persona che si occupa d'altro.
Come le dicevo, sta semplicemente facendo una inutile confusione, tentando di non fare una cura.
Scusi ma non aveva già fatto cure simili in passato ? Da come scriveva sembrava che sereupin e anseren fosse la cura degli anni 90.
Quindi se una persona prende queste medicine pensa che non sia in grado di lavorare. A parte che non comprendo questa cosa, ma semplicemente lo può chiedere al medico, se proprio ha questo dubbio così grosso.
Ah, quindi il medico le ha dato una cura, e Lei invece in merito a questa cura fa riferimento a dei (come chiamarli) consigli di una persona che si occupa d'altro.
Come le dicevo, sta semplicemente facendo una inutile confusione, tentando di non fare una cura.
Scusi ma non aveva già fatto cure simili in passato ? Da come scriveva sembrava che sereupin e anseren fosse la cura degli anni 90.
Quindi se una persona prende queste medicine pensa che non sia in grado di lavorare. A parte che non comprendo questa cosa, ma semplicemente lo può chiedere al medico, se proprio ha questo dubbio così grosso.
[#11]
Invece è importante, proprio perché mettere su uno stesso piano cose diverse tra di loro come serenase e sereupin non ha significato.
Bisognerebbe poi anche capire il perché di una cura così diversa all'epoca, se la diagnosi era diversa da questa.
Bisognerebbe poi anche capire il perché di una cura così diversa all'epoca, se la diagnosi era diversa da questa.
[#22]
Utente
Salve, sto seguendo la seguente cura:
Xanax 15 gocce x tre volde al dì e Gabapentin 100 1 cp per 1 settimana e alla seconda settimana dovrei passare a 2 compresse.
Io in questi giorni sono molto irritabile e ansioso...ho paura sia una depressione e che la cura che sto facendo non mi faccia nulla
Xanax 15 gocce x tre volde al dì e Gabapentin 100 1 cp per 1 settimana e alla seconda settimana dovrei passare a 2 compresse.
Io in questi giorni sono molto irritabile e ansioso...ho paura sia una depressione e che la cura che sto facendo non mi faccia nulla
[#23]
Questa non è la cura che ha menzionato prima.
E se fosse una cura nuova, in corso quindi da meno di una settimana, direi che è qualcosa di minimo e non sono passati che pochi giorni, quindi non vi è niente da commentare.
Ribadisco il concetto: ha ricevuto una cura, ma non l'ha seguita.
E se fosse una cura nuova, in corso quindi da meno di una settimana, direi che è qualcosa di minimo e non sono passati che pochi giorni, quindi non vi è niente da commentare.
Ribadisco il concetto: ha ricevuto una cura, ma non l'ha seguita.
[#25]
Allora magari può specificarlo, che ha fatto una nuova visita.
In ogni caso le ho risposto. E scrivere dopo pochi giorni comunque non ha molto senso. Non è vero che si scrive per conforto, questo è un sito in cui si pongono domande sulla materia, e anche la richiesta di rassicurazione pertanto non è sempre da trattare come se fossimo al bar a scambiare due parole tra conoscenti o amici.
I disturbi che ha comportano la tendenza a porre ripetutamente, prematuramente e a fondo perduto questioni che sono espressione del disturbo, non domande indipendenti. Rispondere alla lettera o qualcosa "tanto per rispondere" significa alimentare questa tendenza. Che poi peggiora la sua situazione.
In ogni caso le ho risposto. E scrivere dopo pochi giorni comunque non ha molto senso. Non è vero che si scrive per conforto, questo è un sito in cui si pongono domande sulla materia, e anche la richiesta di rassicurazione pertanto non è sempre da trattare come se fossimo al bar a scambiare due parole tra conoscenti o amici.
I disturbi che ha comportano la tendenza a porre ripetutamente, prematuramente e a fondo perduto questioni che sono espressione del disturbo, non domande indipendenti. Rispondere alla lettera o qualcosa "tanto per rispondere" significa alimentare questa tendenza. Che poi peggiora la sua situazione.
Questo consulto ha ricevuto 25 risposte e 2k visite dal 30/09/2017.
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