Attacco di panico ed attività fisica
Gent.mi Dottori,
dopo anni di cure infruttuose a base di SSRI e SNRI con benzodiazepine, a causa di un disturbo da attacchi di panico diagnosticato da un neurologo al quale mi rivolgevo, ho deciso (anche spinto dai vostri consigli) di parlarne con uno psichiatra. Quest'ultimo, dopo avermi visitato, ha ritenuto che il mio disturbo non fosse il DAP ma un DOC con tratti di atipicità. In soldoni, lo psichiatra ritiene che oltre ad un ansia di base, il mio problema è un mancato controllo del pensiero il quale, poi, in situazioni limite, innescherebbe la rezione di panico. Mi ha quindi prescritto 1 cpr di Zoloft al mattino e 1/2 compressa di Risperdal alla sera. Dopo circa 2 settimane dall'inizio della terapia, il mio quadro clinico è migliorato in maniera decisiva: niente più ansia, nessun attacco di panico, insonnia scomparsa. Unico effetto collaterale è stato un calo della libido che con il tempo è stato risolto. Dopo 6 mesi di cura, il dottore ha ritenuto che il risperdal non fosse più necessario. Trascorsa un estate veramente buona, ho iniziato nuovamente ad avere problemi di insonnia, per la quale mi ha consigliato di assumere del Sonirem, convinto che fosse un disturbo passeggero. Rientrato al lavoro (che riesco a svolgere senza problema alcuno), ho deciso di riprendere l'attività fisica. Durante il primo allenamento, dopo essermi affaticato, ho avuto un attacco di panico fortissimo, con palpitazioni, iperventilazione, capogiri ed estrema astenia; prontamente ho assunto una compressa dfi Tavor oro da 1 mg......ma la crisi si è risolta dopo pochi minuti spontaneamente. Deciso a non mollare ho contattato lo psichiatra che mi ha consigliato di assumere dello Xanax 0,25 mg fino alla visita nella quale mi avrebbe insegnato una tecnica di rilassamento. Non dovendo allenarmi in quei giorni, sicuramente erroneamente non ho assunto l'ansiolitico e, dopo aver appreso la tecnica, l'ho esercitata diversi giorni prima di riprendere l'attività fisica. Una volta tornato in palestra, proprio alla fine dell'allenamento, ho avuto un nuovo attacco di panico, più forte del precedente.....anche lui risoltosi dopo una decina di minuti spontaneamente. Contattato lo psichiatra, nuovamnente, questi mi prescrive di nuovo il Risperdal (stavolta 1 cpr da 1mg) e mi dice che l'intenso sforzo fisico genera una iperproduzione di adrenalina la quale, a sua volta, favorirebbe l'attacco di panico. A ciò deve aggiungersi il fatto che tra una decina di giorni dovrei partire per un viaggio negli Stati Uniti, e ciò genera ancora più ansia visto lo scarso stato di forma ed il fatto che sarei a 13 ore di volo da casa. ora i miei dubbi sono questi: l'attività fisica non dovrebbe essere di aiuto in queste patologie? Ci sono strumenti per evitare tali crisi durante lo sforzo fisico? Ritenete la terapia congrua? Ritenete che il viaggio sia da sconsigliare in quetsa fase oppure potrebbe essere positivo? Vi ringrazio anticipatamente
dopo anni di cure infruttuose a base di SSRI e SNRI con benzodiazepine, a causa di un disturbo da attacchi di panico diagnosticato da un neurologo al quale mi rivolgevo, ho deciso (anche spinto dai vostri consigli) di parlarne con uno psichiatra. Quest'ultimo, dopo avermi visitato, ha ritenuto che il mio disturbo non fosse il DAP ma un DOC con tratti di atipicità. In soldoni, lo psichiatra ritiene che oltre ad un ansia di base, il mio problema è un mancato controllo del pensiero il quale, poi, in situazioni limite, innescherebbe la rezione di panico. Mi ha quindi prescritto 1 cpr di Zoloft al mattino e 1/2 compressa di Risperdal alla sera. Dopo circa 2 settimane dall'inizio della terapia, il mio quadro clinico è migliorato in maniera decisiva: niente più ansia, nessun attacco di panico, insonnia scomparsa. Unico effetto collaterale è stato un calo della libido che con il tempo è stato risolto. Dopo 6 mesi di cura, il dottore ha ritenuto che il risperdal non fosse più necessario. Trascorsa un estate veramente buona, ho iniziato nuovamente ad avere problemi di insonnia, per la quale mi ha consigliato di assumere del Sonirem, convinto che fosse un disturbo passeggero. Rientrato al lavoro (che riesco a svolgere senza problema alcuno), ho deciso di riprendere l'attività fisica. Durante il primo allenamento, dopo essermi affaticato, ho avuto un attacco di panico fortissimo, con palpitazioni, iperventilazione, capogiri ed estrema astenia; prontamente ho assunto una compressa dfi Tavor oro da 1 mg......ma la crisi si è risolta dopo pochi minuti spontaneamente. Deciso a non mollare ho contattato lo psichiatra che mi ha consigliato di assumere dello Xanax 0,25 mg fino alla visita nella quale mi avrebbe insegnato una tecnica di rilassamento. Non dovendo allenarmi in quei giorni, sicuramente erroneamente non ho assunto l'ansiolitico e, dopo aver appreso la tecnica, l'ho esercitata diversi giorni prima di riprendere l'attività fisica. Una volta tornato in palestra, proprio alla fine dell'allenamento, ho avuto un nuovo attacco di panico, più forte del precedente.....anche lui risoltosi dopo una decina di minuti spontaneamente. Contattato lo psichiatra, nuovamnente, questi mi prescrive di nuovo il Risperdal (stavolta 1 cpr da 1mg) e mi dice che l'intenso sforzo fisico genera una iperproduzione di adrenalina la quale, a sua volta, favorirebbe l'attacco di panico. A ciò deve aggiungersi il fatto che tra una decina di giorni dovrei partire per un viaggio negli Stati Uniti, e ciò genera ancora più ansia visto lo scarso stato di forma ed il fatto che sarei a 13 ore di volo da casa. ora i miei dubbi sono questi: l'attività fisica non dovrebbe essere di aiuto in queste patologie? Ci sono strumenti per evitare tali crisi durante lo sforzo fisico? Ritenete la terapia congrua? Ritenete che il viaggio sia da sconsigliare in quetsa fase oppure potrebbe essere positivo? Vi ringrazio anticipatamente
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Più che altro la terapia potrebbe non essere sufficiente per poter trattare completamente i suoi sintomi ed invece di togliere o mettere altri prodotti andrebbe modulato il dosaggio dell'antidepressivo.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
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Ex utente
Preg.mo Dottore,
lunedì sarò sottoposto alla visita di controllo nella speranza di poter risolvere. riguardo gli altri interrogativi? Sono nel bel mezzo dell'attività di preparazione fisica per un concorso, ed ho la necessità di allenarmi al massimo delle mie possibilità. Inoltre, ritiene che sia opportuno o meno viaggiare? Purtroppo il mio psichiatra sarà irreperibile fino a lunedì prossimo ed il medico di base mi ha consigliato di assumere della melatonina (cosa credo poco efficace al momento).
lunedì sarò sottoposto alla visita di controllo nella speranza di poter risolvere. riguardo gli altri interrogativi? Sono nel bel mezzo dell'attività di preparazione fisica per un concorso, ed ho la necessità di allenarmi al massimo delle mie possibilità. Inoltre, ritiene che sia opportuno o meno viaggiare? Purtroppo il mio psichiatra sarà irreperibile fino a lunedì prossimo ed il medico di base mi ha consigliato di assumere della melatonina (cosa credo poco efficace al momento).
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Ex utente
Gentile Dottore,
torno dalla visita con più di qualche dubbio. In primis c'è stata una conferma della terapia senza alcuna variazione di dosaggio, quindi zoloft da 50mg al mattino, 1/2 di risperdal da 1mg alla sera + 5 gocce si sonirem, ma ciò che mi ha colpito è stata la prescrizione riguardo l'attività fisica. Per farla breve il dottore mi ha consigliato di cambiare l'attività fisica, dicendomi che devo capire che ho dei limiti, che non posso fare quello che fanno gli altri e che, cito testualmente "stai rischiando troppo, rischi di far sopraggiungere un'ansia cronica che ti impedirà di uscire di casa. Ed anche lì starai male. Non dimenticare che hai una patologia invalidante". Onestamente cerco di combattere con la forza di volontà, ma se questa è verità, a che scopo curarsi se poi non v'è risultato?Ringrazio quanti vorranno rispondere, commentare o anche confermare ciò che il Dottore ha detto.
torno dalla visita con più di qualche dubbio. In primis c'è stata una conferma della terapia senza alcuna variazione di dosaggio, quindi zoloft da 50mg al mattino, 1/2 di risperdal da 1mg alla sera + 5 gocce si sonirem, ma ciò che mi ha colpito è stata la prescrizione riguardo l'attività fisica. Per farla breve il dottore mi ha consigliato di cambiare l'attività fisica, dicendomi che devo capire che ho dei limiti, che non posso fare quello che fanno gli altri e che, cito testualmente "stai rischiando troppo, rischi di far sopraggiungere un'ansia cronica che ti impedirà di uscire di casa. Ed anche lì starai male. Non dimenticare che hai una patologia invalidante". Onestamente cerco di combattere con la forza di volontà, ma se questa è verità, a che scopo curarsi se poi non v'è risultato?Ringrazio quanti vorranno rispondere, commentare o anche confermare ciò che il Dottore ha detto.
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Ex utente
buonasera dottori,
continuo a scrivere in questo post dopo aver ascoltato il consiglio del gentilissimo dott. Ruggiero. Sottoposto ad una nuova visita psichiatrica presso un nuovo professionista, questi ha confermato la diagnosi do DOC con atipicità di entità lieve e mi ha prescritto la terapia che già seguivo in precedenza e consistente in 1 cpr di Zoloft da 50mg al mattino, 1/2 compressa di Risperdal da 1mg alla sera e 1 cpr di xanax da 0,25 mg alle ore 14:00. Ritiene che non vi sia problema alcuno ad effettuare un viaggio all'estero ( Stati Uniti in questo caso) poiché ritiene che la patologia non sia grave e sufficiente ad evitare una cosa "piacevole"......ma mi ha consigliato di praticare una blanda attività fisica poiché delle performance più spinte genererebbero una produzione di adrenalina dalle ghiandole surrenali, già attivate in questo senso dall'ansia di fondo di cui soffro. Ritenete congrua la terapia? E' davvero proibitivo svolgere un'attività più "faticosa"? (premetto che sto preparando le prove fisiche per un concorso). Oggi, ad esempio, durante l'allenamento, a causa di uno sforzo prolungato, ho avuto, oltre alla tachicardia un aumento di ansia dovuto alla paura di un attacco di panico imminente che poi non si è presentato. Ho rallentato ed ho proseguito l'allenamento ad un ritmo più blando. Attendo le Vostre graditissime riflessioni e porgo cordialissimi saluti.
continuo a scrivere in questo post dopo aver ascoltato il consiglio del gentilissimo dott. Ruggiero. Sottoposto ad una nuova visita psichiatrica presso un nuovo professionista, questi ha confermato la diagnosi do DOC con atipicità di entità lieve e mi ha prescritto la terapia che già seguivo in precedenza e consistente in 1 cpr di Zoloft da 50mg al mattino, 1/2 compressa di Risperdal da 1mg alla sera e 1 cpr di xanax da 0,25 mg alle ore 14:00. Ritiene che non vi sia problema alcuno ad effettuare un viaggio all'estero ( Stati Uniti in questo caso) poiché ritiene che la patologia non sia grave e sufficiente ad evitare una cosa "piacevole"......ma mi ha consigliato di praticare una blanda attività fisica poiché delle performance più spinte genererebbero una produzione di adrenalina dalle ghiandole surrenali, già attivate in questo senso dall'ansia di fondo di cui soffro. Ritenete congrua la terapia? E' davvero proibitivo svolgere un'attività più "faticosa"? (premetto che sto preparando le prove fisiche per un concorso). Oggi, ad esempio, durante l'allenamento, a causa di uno sforzo prolungato, ho avuto, oltre alla tachicardia un aumento di ansia dovuto alla paura di un attacco di panico imminente che poi non si è presentato. Ho rallentato ed ho proseguito l'allenamento ad un ritmo più blando. Attendo le Vostre graditissime riflessioni e porgo cordialissimi saluti.
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Ex utente
Ringrazio per la risposta e, naturalmente cerco di impegnarmi in tal senso. Un ultimo quesito riguardante l'assunzione della terapia. Riepilogando: 1 cpr di Zoloft da 50 al mattino, 1 cpr di Xanax 0,25 dopo pranzo e 1/2 compressa di Risperdal alla sera. Quindi 24 ore di distanza tra l'assunzione del singolo farmaco da quello successivo. Mercoledì parto per gli Stati Uniti ed assumerò lo Zoloft di primo mattino, lo xanax alle ore 15 Italiane (durante il volo) ed il risperdal all'atterraggio (dopo 13 ore di volo). Il problema è che sebbene assuma i farmaci secondo l'orario Italiano, Negli stati uniti atterrerò alle 14:00 ora locale (in Italia saranno le 23:00). Come assumere la terapia tenendo conto del fuso orario? Il mio psichiatra è irreperibile ed il medico di base mi consiglia, dopo l'atterraggio di non assumere più nulla e di iniziare nuovamente la terapia la mattina successiva in America. Ho notato che trascorrebbero quasi 40 ore tra l'assunzione dello Zoloft in Italia e quella successiva negli States. Se rispettassi le 24 ore dovrei assumere lo Zoloft alle 2 del mattino americane, lo xanax alle 8 ed il risperdal alle 14 ( cosa complicata). Come fare? Grazie a chi vorrà consigliarmi
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 16.4k visite dal 21/09/2017.
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