Ansia e insonnia indomabili
Buongiorno,
sono una ragazza di 30 anni, alle prese con una nuova vita (sono andata a convivere), in un nuovo paese, con un cordone ombelicale attaccato ai genitori difficile da staccare.
Da un anno a questa parte soffro di insonnia, mi capita di stare sveglia notti intere oppure molte ore senza prendere sonno.
Ho provato a prendere medicinali naturali, gocce calmanti, fiori di Bach, melatonina, tutto.
Esausta, mi sono data al Triazolam, che però ha fatto effetto per un po' per poi abbandonarmi e lasciarmi solo grandissimi mal di testa e sonnolenza.
Ho deciso di interrompere (gradualmente) la cura e, sotto consiglio medico, di provare il Lexotan.
Ho iniziato con 5 gocce, poi sono diventate 8, ora ho tentato con 10, ma niente da fare.
Non dormo, non ci riesco.
Ieri sera, ad esempio. mi sono addormentata sul divano (senza aiuti farmaceutici esterni), poi sono andata a letto e hanno iniziato i soliti attacchi di panico, crisi respiratorie, scatti nervosi... e compagnia bella.
Sto andando da un bravissimo terapeuta che mi aiuta con l'ipnosi, la quale ha inizialmente dato grandi risultati, fino a quando abbiamo provato a diradare gli incontri e sono caduta nel vortice in maniera più potente di prima, come un'onda nel mare mosso che continua a tirarmi indietro, rischiando di annegare.
Cosa posso fare? Esiste qualcosa, qualsiasi cosa, che possa aiutarmi?
Non ce la faccio più, sto rovinando la mia vita e quella degli altri.
Grazie.
M.
sono una ragazza di 30 anni, alle prese con una nuova vita (sono andata a convivere), in un nuovo paese, con un cordone ombelicale attaccato ai genitori difficile da staccare.
Da un anno a questa parte soffro di insonnia, mi capita di stare sveglia notti intere oppure molte ore senza prendere sonno.
Ho provato a prendere medicinali naturali, gocce calmanti, fiori di Bach, melatonina, tutto.
Esausta, mi sono data al Triazolam, che però ha fatto effetto per un po' per poi abbandonarmi e lasciarmi solo grandissimi mal di testa e sonnolenza.
Ho deciso di interrompere (gradualmente) la cura e, sotto consiglio medico, di provare il Lexotan.
Ho iniziato con 5 gocce, poi sono diventate 8, ora ho tentato con 10, ma niente da fare.
Non dormo, non ci riesco.
Ieri sera, ad esempio. mi sono addormentata sul divano (senza aiuti farmaceutici esterni), poi sono andata a letto e hanno iniziato i soliti attacchi di panico, crisi respiratorie, scatti nervosi... e compagnia bella.
Sto andando da un bravissimo terapeuta che mi aiuta con l'ipnosi, la quale ha inizialmente dato grandi risultati, fino a quando abbiamo provato a diradare gli incontri e sono caduta nel vortice in maniera più potente di prima, come un'onda nel mare mosso che continua a tirarmi indietro, rischiando di annegare.
Cosa posso fare? Esiste qualcosa, qualsiasi cosa, che possa aiutarmi?
Non ce la faccio più, sto rovinando la mia vita e quella degli altri.
Grazie.
M.
[#1]
Dovrebbe essere considerata la possibilità che l'insonnia sia il sintomo di un altro disturbo, più spesso un disturbo d'ansia, dell'umore o di entrambi. In questo caso la terapia del problema di base tende a riappianare in breve tempo anche il problema relativo al sonno. Credo che questa possibilità debba essere oggetto di discussione con uno specialista psichiatra.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
[#3]
L'ipnosi e l'agopuntura possono avere effetti positivi quando si sa dove si sta andando a operare. Non possono essere somministrati ad ampio spettro per tutti tipi di problemi. Credo che il primo passo sia quello di avere una diagnosi precisa e questo può essere fatto solo attraverso una visita psichiatrica. Doposdichè potrà esserci l'indirizzo terapeutico corretto e più adatto.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
[#4]
Lei dice "ho provato di tutto", ma in realtà ha utilizzato un numero limitato di farmaci a dosaggi molto bassi. Ha sperimentato un unico tipo di psicoterapia, l'ipnosi, e non è detto che non ci siano altre tecniche efficaci. C'è ancora molto spazio di manovra, pensare di essere senza speranza non è corretto e aumenta l'ansia.
Sono d'accordo con il collega sulla necessità di una valutazione presso uno psichiatra per definire la natura del disturbo, senza fermarsi al sintomo insonnia.
Sono d'accordo con il collega sulla necessità di una valutazione presso uno psichiatra per definire la natura del disturbo, senza fermarsi al sintomo insonnia.
Franca Scapellato
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.2k visite dal 19/09/2017.
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Approfondimento su Insonnia
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