Disturbo borderline di personalità-disturbi alimentari
Buonasera, sono una studentessa in Legge di 21 anni. Attorno i 16 anni mi sono ammalata di Anoressia Nervosa, senza tuttavia giungere ad un sottopeso tale da potermi compromettere le attività quotidiane, seppure molto debole ed in amenorrea secondaria; ad un anno dalla comparsa del disturbo, sopraggiunge una forma di bulimia nervosa, senza vomito, ma con altre condotte compensatorie (lassativi, digiuni, iperattività), condizione che si è protratta per almeno altri tre anni ed è degenerata con il successivo trasferimento in un'altra città all'università, dove potevo autogestirmi. Totalmente consapevole dell'anormalità della situazione, ho spontaneamente preso la decisione di recarmi presso un centro di cura DCA, dove sono stata in terapia psicologica per oltre un anno, senza risolvere/migliorare la mia condizione. Consapevole, inoltre, del fatto di non soffrire di un mero DCA, ma che sotto ci fosse dell'altro, visto soprattutto il mio umore tendente (da sempre) al polo depressivo, ho anche chiesto un consulto psichiatrico, dal quale tutta via non è emerso alcunché di patologico. Dopo avere abbandonato la terapia e con essa ogni speranza di guarigione, ho conosciuto il mio attuale ragazzo, il quale, avendo notato qualche comportamento (alimentare, appunto) inusuale, è intervenuto cercando di avvicinarsi il più possibile al problema, e da quando ho esposto la mia condizione, gli episodi di alimentazione incontrollata (ai quali si era aggiunto anche il vomito autoindotto) sono notevolmente diminuiti, seppure persistano con una cadenza bisettimanale. Insieme a lui mi sono recata presso un centro DCA con sede in ospedale, dove mi è stata diagnosticata la Bulimia Nervosa, ed in seguito ad alcuni test, un disturbo misto di personalità:borderline-narcisistico. Nel disturbo borderline mi rispecchio in tutto e per tutto, di fatti, se prima manifestavo solo un umore tendente al depressivo e un comportamento alcune volte bizzarro (ad esempio, non volevo mai andare a dormire dalle mie amiche da bamnina, per paura di trovare tutto cambiato al ritorno) , il mio ragazzo mi ha dato la possibilità di "manifestare" chiaramente ogni sintomo del disturbo: sono infatti insorte condotte autolesionistiche ed evidenti timori abbandonici con conseguenti comportamenti manipolatori, di cui io stessa a volte mi meraviglio. Mi è stato prescritto il Lamictal associato a terapia psicologica, tuttavia, non sono tanto fiduciosa. Le mie domande sono: è normale che il disturbo di personalità si sia manifestato solo adesso? è possibile che il DCA fosse un mero meccanismo di coping per sopprimere i sintomi del disturbo di personalità? è possibile uscire da tutto questo?
P.S.: una cosa che tengo a precisare è che io ho sempre avuto, durante ogni mio disturbo, la piena consapevolezza che ci fosse qualcosa di anormale nei miei comportamenti (alimentari e non), come se potessi "vedere da fuori" quello che accade.
Mi scuso per la lunghezza e ringrazio anticipatamente per le risposte.
P.S.: una cosa che tengo a precisare è che io ho sempre avuto, durante ogni mio disturbo, la piena consapevolezza che ci fosse qualcosa di anormale nei miei comportamenti (alimentari e non), come se potessi "vedere da fuori" quello che accade.
Mi scuso per la lunghezza e ringrazio anticipatamente per le risposte.
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I disturbi del comportamento alimentare come l' anoressia e/o la bulimia sono alle volte presenti in concomitanza con un disturbo borderline di personalità ( con o senza tratti narcisistici ). È normale che gli aspetti maladattativi di un disturbo di personalità si manifestino via via nell' evoluzione dell ' individuo e lei ha solo 21 anni.
Per quanto riguarda l " uscire da tutto questo", la risposta è complessa. I disturbi del comportamento alimentare hanno un esito variabile. Il fatto che lei sia normopeso mi induce all'ottimismo, anche se alcuni sintomi tenderanno a persistere o a recidivare nei momenti di stress. Il disturbo di personalità borderline tende a migliorare nella maturità, almeno per molti aspetti, ed è molto importante evitare le conseguenze di eventuali comportamenti dannosi.
Nel suo genere di disturbi un approccio psicoterapeutico di lungo corso è l ' aspetto fondamentale della terapia.
Per quanto riguarda l " uscire da tutto questo", la risposta è complessa. I disturbi del comportamento alimentare hanno un esito variabile. Il fatto che lei sia normopeso mi induce all'ottimismo, anche se alcuni sintomi tenderanno a persistere o a recidivare nei momenti di stress. Il disturbo di personalità borderline tende a migliorare nella maturità, almeno per molti aspetti, ed è molto importante evitare le conseguenze di eventuali comportamenti dannosi.
Nel suo genere di disturbi un approccio psicoterapeutico di lungo corso è l ' aspetto fondamentale della terapia.
Dr Giovanni Portuesi
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 8.7k visite dal 18/09/2017.
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