Ansia e fame d'aria tutto il giorno
Buonasera, sono una ragazza di 25 anni e soffro di ansia e attacchi di panico.... Ho fatto visite mediche ed eseguito esami del sangue ma tutto è risultato nella norma a parte molte intolleranze alimentari (test fatto su richiesta del mio medico in) che sto evitando grazie alla dietologa.... Quest estate sono stata davvero malissimo e ho passato giorni difficilissimi in cui le sembrerà molto esagerato ma pensavo di morire o svenire perché avevo un senso di svenimento, tachicardia, fame d'aria, giramenti di testa e avevo paura perfino ad alzarmi dal letto... Mi sono rivolta al mio medico di base il quale mi ha detto che è solo ansia e mi ha prescritto Tavor oro da 1 mg al bisogno una compressa o metà.... Di solito io cerco di prenderne metà e se vedo ke non passa dopo qualche ora prendo anche l altra metà... Il problema è che in questi giorni mi sveglio già con il pensiero di star male e ho questa bruttissima sensazione che mi manca l aria, come se non mi bastasse ma poi mi accorgo che se trovo qualcosa per distrarmi, nel tempo che mi distraggo non ho più questa sensazione ma poi ritorna sempre soprattutto verso il pomeriggio e sera... Io sto prendendo tavor oro quasi tutti i giorni o mezza pastiglia o una intera e mi aiuta a stare calma, mi allevia tt gli altri sintomi ma non mi toglie questa sensazione di fame d aria e arrivo a sera davvero distrutta con tutta la parte alta del torace che mi fa male a forza di fare respiri profondi e di continuare a sospirare e un peso dietro il collo ! Cosa posso fare? Dovrei aumentare la dose di tavor? La prego mi aiuti e mi dica come posso fare ho provato anche con lo psicologo ma non è servito a niente solo soldi buttati .... Voglio vivere veramente non così perché così non è vivere... Non posso fare più nulla se non accompagnata.... Mi dia dei consigli la prego... Lei mi consiglia di tornare dal mio medico per farmi prescrivere altro o mi consiglia una visita da un suo collega? Chi potrebbe trovare la soluzione per farmi guarire da questo incubo? La ringrazio spero di essere stata chiara e mi dispiace di essermi dilungata troppo... Spero in una sua celere risposta
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Sarebbe meglio che si faccia visitare da uno specialista in psichiatria per l'opportunità di introduzione di una terapia appropriata.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Dr. F. S. Ruggiero
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https://www.instagram.com/psychiatrist72/
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Gentile Utente,
mi inserisco nel consulto, avendo io stesso spostato dalla posizione iniziale di Neurologia alla Psichiatria la sua richiesta. Io personalmente concordo con quanto Le ha già detto il Collega Ruggiero, che personalmente stimo, ma voglio aggiungere qualche concetto, nell'intento di spiegarle meglio la natura di questa Sua problematica, cui empaticamente partecipo, che sta rendendo veramente penosa la Sua esistenza. Il disturbo d'ansia di malattia va affrontato in una maniera sistematica: innanzitutto dimostrando in modo incontrovertibile che sia veramente tale. Il grande Jean M. Charcot sosteneva che "l'isteria è un grande simulatore", ossia è in grado di apparire sotto multiformi aspetti clinici, ma noi Medici del XXI secolo abbiamo la disponibilità di indagini che agli inizi del '900 lui non aveva. Voglio dire, oggi siamo in condizioni di poter affermare che un disturbo è funzionale (o di conversione somatica o isterico, secondo la vecchia denominazione) solo quando abbiamo escluso in maniera provata che non possiede alcuna componente organica. Su questa premessa, ragazza mia, si sottoponga innanzitutto ad uno studio diagnostico inappuntabile della funzionalità polmonare, sotto la guida di uno Specialista in Fisiopatologia Respiratoria. Ciò Le sarà di ausilio nel poter dire a se stessa che può....aver fiducia nelle Sue potenzialità vitali. A seguire, consulti uno Psichiatra o un Neurologo per essere correttamente diagnosticata sull'esistenza del vero disturbo emozionale che sottende il Suo stato di ansia. Anche se ha una Sua validità, comunque non è sufficiente il ricorso alla terapia d'urgenza con benzodiazepine da Lei citato. Poi potrebbe trovare anche diritto di domicilio un approccio psico-terapeutico di carattere cognitivo-comportamentale.
Spero di aver contribuito in qualche maniera ad illuminare un po' il Suo futuro immediato indicandole una possibile strada da percorrere.
Con cordialità e simpatia, La saluto.
mi inserisco nel consulto, avendo io stesso spostato dalla posizione iniziale di Neurologia alla Psichiatria la sua richiesta. Io personalmente concordo con quanto Le ha già detto il Collega Ruggiero, che personalmente stimo, ma voglio aggiungere qualche concetto, nell'intento di spiegarle meglio la natura di questa Sua problematica, cui empaticamente partecipo, che sta rendendo veramente penosa la Sua esistenza. Il disturbo d'ansia di malattia va affrontato in una maniera sistematica: innanzitutto dimostrando in modo incontrovertibile che sia veramente tale. Il grande Jean M. Charcot sosteneva che "l'isteria è un grande simulatore", ossia è in grado di apparire sotto multiformi aspetti clinici, ma noi Medici del XXI secolo abbiamo la disponibilità di indagini che agli inizi del '900 lui non aveva. Voglio dire, oggi siamo in condizioni di poter affermare che un disturbo è funzionale (o di conversione somatica o isterico, secondo la vecchia denominazione) solo quando abbiamo escluso in maniera provata che non possiede alcuna componente organica. Su questa premessa, ragazza mia, si sottoponga innanzitutto ad uno studio diagnostico inappuntabile della funzionalità polmonare, sotto la guida di uno Specialista in Fisiopatologia Respiratoria. Ciò Le sarà di ausilio nel poter dire a se stessa che può....aver fiducia nelle Sue potenzialità vitali. A seguire, consulti uno Psichiatra o un Neurologo per essere correttamente diagnosticata sull'esistenza del vero disturbo emozionale che sottende il Suo stato di ansia. Anche se ha una Sua validità, comunque non è sufficiente il ricorso alla terapia d'urgenza con benzodiazepine da Lei citato. Poi potrebbe trovare anche diritto di domicilio un approccio psico-terapeutico di carattere cognitivo-comportamentale.
Spero di aver contribuito in qualche maniera ad illuminare un po' il Suo futuro immediato indicandole una possibile strada da percorrere.
Con cordialità e simpatia, La saluto.
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Come vede, figliola, è già sulla buona strada! Ma deve andare avanti! Solo arrivando, senza alcun dubbio di sorta, alla certezza che nel suo apparato respiratorio non ci sia nulla, ma proprio nulla, che non vada, Lei rafforzerà la fiducia in se stessa. Poi, se ha recepito il senso del mio messaggio, proceda nella maniera che Le ho indicato.
Buona fortuna e Ciao!
Buona fortuna e Ciao!
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 11.6k visite dal 13/09/2017.
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