Il tutto sempre a seguito consulto medico
Ho 70 anni. Causa depressione ed attacchi di panico sono in terapia da circa tre anni con paroxetina 20 mg. Ho trascorso buona parte periodi soddisfacenti alternati da un paio (durata qualche settimana l'uno) con difficoltà. E' sufficiente anche piccolo inconveniente per andare in crisi e soprattutto panico. ( nonostante alcune sedute di psicoterapia). Da circa 8 mesi, ( periodo positivo) ho ridotto l'assunzione di paroxetina da 20 a 10 mg. Il tutto sempre a seguito consulto medico. Questo mantenimento oltre al fattore ansia è una scelta da me richiesta che mi offre maggior tranquillità. Oltre un mese fa, causa avvenimento di lutto, vista la disperazione, il medico mi ha prescritto oltre al ritorno alla dose di 20 mg. l'assunzione di 3 samyr 400 al dì e due xanax 0,25. Pur sapendo che questo intervento non annulla il dolore ho pensato e sperato mi aiutasse nel superarlo. Dopo un mese mi è successo che una sera mi sono sentito particolarmente euforico. Mi è difficile spiegarne la sensazione. Il fatto mi ha veramente preoccupato. Ho chiamato il medico sollevando i miei dubbi su un eventuale aumento della serotonina che lui ha escluso. Come ormai tutti si fa ho iniziato le ricerche. Quelli che vi leggono e vi scrivono di solito non si fermano ai primi sintomi ma arrivano alla sindrome seretonergica. Anche se molto rara per non dire impossibile e con sintomi ben più gravi però potrebbe capitare. Infatti, si raccomanda cautela anche quando si somministra il Samyr con gli (SSRI). Cosa significa cautela? Nel frattempo occorre effettuare esami del sangue per verificare l'andamento della serotonina? In considerazione che la sindrome si sviluppa all'improvviso in modo acuto quale sono i sintomi premonitori che ci possono allarmare? questa crisi potrebbe avvenire anche con dosaggi bassi come il mio 0,20? Infinitamente grato.
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Gentile utente,
Dalle considerazioni che propone pare che abbia sviluppato una preoccupazione per il farmaco.Non è da escludere che ciò sia parte della ripresa dei sintomi ansiosi di un mese fa, non ancora ben coperti dalla cura.
Dalle considerazioni che propone pare che abbia sviluppato una preoccupazione per il farmaco.Non è da escludere che ciò sia parte della ripresa dei sintomi ansiosi di un mese fa, non ancora ben coperti dalla cura.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 999 visite dal 07/09/2017.
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