Panico notturno?
Sono ansiosa e depressa (ne ho i motivi, purtroppo). Cerco di farmi forza, risulto equilibrata e anche simpatica, autoironica e socievole... (me lo dicono gli altri... anzi mi dicono che trasmetto serenità). Io però sono angosciata, triste e infelice e di notte ho sensazioni molto fastidiose. Era capitato già in passato, poi c'era stata una pausa e ora le sensazioni sono tornate, in una nuova forma.
Di seguito cerco di descrivere le sensazioni che avevo in passato e poi quelle che ho attualmente.
Sensazioni del passato (circa 10 anni fa): mi svegliavo nel cuore della notte (in media 1 volta per notte) con la sensazione di cuore e respiro fermi, mi ritrovavo seduta sul letto, annaspavo con le lenzuola strette tra le mani a cercare di riprendere a respirare. Ricordo anche che chiedevo aiuto ma in casa mi dicono che non avvertivano nessun suono da parte mia.
Questa problematica è durata un paio d'anni e poi è quasi scomparsa in concomitanza con un periodo più sereno della mia vita.
Attualmente soffro di quest'altra problematica, simile ma non uguale: quando sto per prendere sonno, vengo risvegliata da sussulti del corpo e da una sensazione di black out (come se non esistessi più, come se stessi per essere inghiottita dal nulla). Come nel passato, annaspo per recuperare il respiro e sono costretta (lo faccio istintivamente, involontariamente, come se non potessi farne a meno) ad emettere un lamento (un lamento ben gradito perché la sensazione è che solo grazie a questo riesco a riappropriarmi del respiro e del battito cardiaco, ma so che è solo una sensazione, razionalmente lo comprendo). Certe volte i sussulti sono prolungati, si ripetono uno di seguito all'altro in maniera velocissima, sembrano brevi convulsioni e ho anche la sensazione che una gamba si irrigidisca e si tenda, sempre involontariamente, come se avessi un crampo. Quando sono particolarmente agitata tutto questo si ripete molte volte, rendendomi difficile prendere sonno o addirittura rovinandomi quasi tutta la nottata.
Ho provato a fare psicoterapia in passato. Mi ha fatto bene, ma mi hanno anche detto che sono molto lucida, vedo i miei problemi oggettivamente e penso che questa mia lucidità non mi faccia stare bene. Conto di ritornare a fare psicoterapia ma è difficile trovare la persona giusta (ho cambiato città) e ho le idee confuse e poca energia per mettermi alla ricerca. Penso che la mancanza di energia dipenda dalla depressione. I tentativi fatti finora nella speranza di trovare il terapeuta giusto, purtroppo non sono andati a buon fine.
Purtroppo ho anche altre fastidiose problematiche legate all'ansia: paura di deglutire mentre mangio e paure varie (incidenti, malattie, contagi...)
Vorrei gentilmente chiedervi se pensate che la mia sintomatologia sia riconducibile ad attacchi di panico notturno. E magari anche ricevere qualche consiglio.
Vi ringrazio anticipatamente!
Di seguito cerco di descrivere le sensazioni che avevo in passato e poi quelle che ho attualmente.
Sensazioni del passato (circa 10 anni fa): mi svegliavo nel cuore della notte (in media 1 volta per notte) con la sensazione di cuore e respiro fermi, mi ritrovavo seduta sul letto, annaspavo con le lenzuola strette tra le mani a cercare di riprendere a respirare. Ricordo anche che chiedevo aiuto ma in casa mi dicono che non avvertivano nessun suono da parte mia.
Questa problematica è durata un paio d'anni e poi è quasi scomparsa in concomitanza con un periodo più sereno della mia vita.
Attualmente soffro di quest'altra problematica, simile ma non uguale: quando sto per prendere sonno, vengo risvegliata da sussulti del corpo e da una sensazione di black out (come se non esistessi più, come se stessi per essere inghiottita dal nulla). Come nel passato, annaspo per recuperare il respiro e sono costretta (lo faccio istintivamente, involontariamente, come se non potessi farne a meno) ad emettere un lamento (un lamento ben gradito perché la sensazione è che solo grazie a questo riesco a riappropriarmi del respiro e del battito cardiaco, ma so che è solo una sensazione, razionalmente lo comprendo). Certe volte i sussulti sono prolungati, si ripetono uno di seguito all'altro in maniera velocissima, sembrano brevi convulsioni e ho anche la sensazione che una gamba si irrigidisca e si tenda, sempre involontariamente, come se avessi un crampo. Quando sono particolarmente agitata tutto questo si ripete molte volte, rendendomi difficile prendere sonno o addirittura rovinandomi quasi tutta la nottata.
Ho provato a fare psicoterapia in passato. Mi ha fatto bene, ma mi hanno anche detto che sono molto lucida, vedo i miei problemi oggettivamente e penso che questa mia lucidità non mi faccia stare bene. Conto di ritornare a fare psicoterapia ma è difficile trovare la persona giusta (ho cambiato città) e ho le idee confuse e poca energia per mettermi alla ricerca. Penso che la mancanza di energia dipenda dalla depressione. I tentativi fatti finora nella speranza di trovare il terapeuta giusto, purtroppo non sono andati a buon fine.
Purtroppo ho anche altre fastidiose problematiche legate all'ansia: paura di deglutire mentre mangio e paure varie (incidenti, malattie, contagi...)
Vorrei gentilmente chiedervi se pensate che la mia sintomatologia sia riconducibile ad attacchi di panico notturno. E magari anche ricevere qualche consiglio.
Vi ringrazio anticipatamente!
[#1]
La condizione va valutata direttamente con una considerazione della diagnostica differenziale.
Eventualmente anche una terapia può essere utile per la riduzione dei sintomi.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Eventualmente anche una terapia può essere utile per la riduzione dei sintomi.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Ex utente
Grazie, dott. Ruggiero. Posso chiederle se potrebbe trattarsi di crisi di panico o se è improbabile?
E, se è improbabile, allora a quale/i specialisti rivolgermi o a che tipo di esami sarebbe consigliabile mi sottoponessi?
Immagino di tipo neurologico?
Ho anche pensato che recentemente, essendo risultata una iperprolattinemia dagli esami del sangue, mi era stato consigliato di indagare per un sospetto (anche se remoto mi fu detto) di adenoma ipofisario. I sintomi potrebbero essere ricondotti a una patologia del genere?
Chiedo scusa per tutte le nuove domande che le ho posto e la ringrazio nuovamente per la sua gentilezza!
E, se è improbabile, allora a quale/i specialisti rivolgermi o a che tipo di esami sarebbe consigliabile mi sottoponessi?
Immagino di tipo neurologico?
Ho anche pensato che recentemente, essendo risultata una iperprolattinemia dagli esami del sangue, mi era stato consigliato di indagare per un sospetto (anche se remoto mi fu detto) di adenoma ipofisario. I sintomi potrebbero essere ricondotti a una patologia del genere?
Chiedo scusa per tutte le nuove domande che le ho posto e la ringrazio nuovamente per la sua gentilezza!
[#3]
Ex utente
Non so se il dott. Ruggiero o qualche altro dottore può aiutarmi ulteriormente...
Ve ne sarei molto grata, anche perché ora, letta la risposta del dott. Ruggiero, inizio a preoccuparmi del fatto che il mio problema possa avere cause diverse dai problemi psicologici.
Come sempre, grazie in anticipo
Ve ne sarei molto grata, anche perché ora, letta la risposta del dott. Ruggiero, inizio a preoccuparmi del fatto che il mio problema possa avere cause diverse dai problemi psicologici.
Come sempre, grazie in anticipo
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2k visite dal 06/09/2017.
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