Depressione ricorrente

Buongiorno,
scrivo per conto di mia madre. Ha 61 anni e da 30 soffre di depressione che, alternata a periodi pressochè sereni, ricorre con frequenza. Principalmente accusa ansia, inappetenza, paure, agitazione, disturbi dell'umore, insonnia che la portano ad uno stato di malessere generale. Dopo un periodo di benessere, a settembre dell'anno scorso, i sintomi si sono ripresentati gradualmente fino a sfociare in un tentato suicidio a dicembre dopo il quale è stata ricoverata per un mese in una clinica veronese adibita alla cura di tale tipo di problema. All'uscita dalla clinica sembrava rinata, si sentiva bene ed era euforica. La situazione però non è durata molto, è andata pian piano regredendo fino ad una settimana fa quando, a causa del gonfiore che le procurava, ha dovuto sospendere la somministrazione di una pastiglia ed è finita nel baratro. Sostiene di non farcela più e di avere, nuovamente, pensieri cattivi. La psichiatra che l'ha in cura sostiene che, in tutti questi anni, mia madre abbia assunto tutte le terapie possibili e che le uniche che la facevano stare meglio sono pastiglie antipsicotiche che però la portavano ad un aumento di peso e che quindi ha sempre dovuto smettere di prendere. Ora le ha proposto la somministrazione di una nuova pastiglia anche questa antipsicotica che non dovebbe farla ingrassare e che mia madre non ha mai preso. In alternativa le a proposto gli elettroshock ma noi siamo un po' restii su questo perchè non sappiamo bene cosa comporti. Volevo sapere qualcosa a tale proposito, qualche opinione o delucidazione. Inoltre volevo un parere/confronto. Mia madre in questo frangente non ha voglia di fare nulla, se ne sta seduta come un vegetale sul divano aspettando che arrivi sera. Sappiamo che per lei non è semplice fare nulla e che anche la cosa più semplice le sembra impossibile però cerchiamo sempre di incoraggiarla a uscire o a darsi da fare. Sbagliamo? La psichiatra che l'ha in cura le dice sempre che se ha voglia di fare nulla può starsene lì seduta, che se non le va di mangiare può farne a meno. Lei, ovviamente, non fa nulla e se la si sprona a far qualcosa ci dice "Me lo ha detto la dottoressa che posso non fare nulla" e se ne sta lì a lasciarsi vivere. Cosa pensate in merito?

Ringraziando per l'attenzione porgo cordiali saluti.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Forse il contrario, non sapete cosa comporta. Magari è il caso di farvelo spiegare dallo psichiatra, per esempio.

Dal decorso sembrerebbe un quadro bipolare, e in effetti la risposta all'antipsicotico farebbe tornare il discorso, l'euforia alla fine della depressione, la ricorrenza. Altrimenti un antipsicotico per una depressione non avrebbe senso.

Quindi al momento la persona non si sta curando, nonostante due strade proposte dal medico. Per sapere informazioni sull'elettroshock si può anche consultare gli articoli Minforma su questo sito, o chiedere al medico stesso.

Se la persona in questione si trova in una fase depressiva, che senso dovrebbe avere spronarla, è come dire a uno con la bronchite di smettere di tossire. La dottoressa non ha detto che "non può fare nulla", se mai è lei che non vuole fare nulla, e quindi forse si schermisce dalle insistenze degli altri dicendo che gliel'ha detto il dottore, ma il senso presumo sia che vuole essere lasciata stare. La nutrizione può diventare un'emergenza, ma tra mangiar poco e nulla c'è differenza.

Il punto mi sembra però che la persona non prende la cura, e che neanche ha scelto di fare lo shock. Lo psichiatra va informato di questo e forse i familiari possono esser d'aiuto nel farle effettivamente seguire le cure.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
Utente
Buongiorno,
la ringrazio per la risposta.

Forse mi sono spiegata male. Mia madre sta prendendo la cura ma non sta avendo miglioramenti. Secondo la psichiatra le uniche cure che l'avevano portata a stare meglio erano quelle che prevedevano antipsicotici ma purtroppo sono anche quelle che la fanno ingrassare molto. Ora le ha dato un altro antipsiotico, che non ha mai preso, per vedere se questo non le dà controindicazioni.
L'alternativa dell'elettroshock l'abbiamo appena scoperta e la stiamo valutando, volevo solo avere un altro parere nel frattempo di ottenere informazioni visto che la dottoressa non ha saputo dirci molto e ci ha detto di rivolgerci direttamente alla struttura in cui eventulamente verranno effettuati.
Quindi anche lei mi consiglia di lasciarle fare nulla se le va di fare niente?

Saluti
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