In gravidanza si è destinate a soffrire?
Salve sono una ragazza di 28 anni e domani entrò nel 5 mese di gravidanza. Dal test positivo ho dovuto smettere su ordine della psichiatra la terapia di elopram 10 gocce che facevo per ansia generalizzata, agorafobia che comunque ero riuscita egregiamente a controllare se non a superare. Facevo una vita più o meno normale.
Da quando ho lasciato le gocce sono caduta in un baratro senza uscita, astenia, crisi di pianto continue, agorafobia, ansia, somatizzazioni di ogni genere, apatia, ipocondria all'ennesima potenza, sonno disturbato, sofferenza totale per questo stato nel quale ovviamente non vorrei più stare.
Domani dovrei fare il secondo colloquio con la psicologa ma sinceramente non penso di riuscire a superare la cosa senza un minimo supporto psicologico. Ho chiamato i centri antiveleni di careggi e Bergamo e mi hanno detto che citalopram è una molecola consentita in gravidanza, che è peggio una madre così per il feto. Inoltre mi hanno detto che alla nascita potrebbero esserci sintomi transitori nel neonato.
Mi date un consiglio? Dovrei anche cercare uno psichiatra disposto a seguirmi visto che quella di prima non dà nulla alle gestanti e informare il ginecologo per vedere se è d'accordo. Possibile che una futura madre è destinata a soffrire?
In Italia si pensa solo al benessere del feto ma se la madre non sta bene, nemmeno il bambino sta bene.....
Vedo che già ha contattato il numero verde su farmaci e gravidanza. Elopram è uno dei farmaci possibili.
Esiste una ragione particolare per la quale il suo psichiatra e/o ginecologo non ritengono invece che lo possa usare ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-
Mi paiono discorsi inutilmente rigidi (non devono prendere "nulla", presumo di psicofarmaci). L'orientamento è di soppesare la sofferenza del paziente, e il rischio del trattamento, informandone il paziente.
Altrimenti si potrebbe arrivare per lo stesso principio a dire che nessuno deve prendere nulla...
Le informazioni ci sono chiaramente come ha avuto modo di constatare, anche sul sito farmaciegravidanza.gov
Io chiederei un secondo parere, e sentirei eventualmente anche il ginecologo.
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