Iperattività e depressione

salve, ho un problema di cui vorrei parlare per ricevere dei consigli e dei consulti perinenti. mia madre ha una situazione mentale instabile. per spiegare meglio questo stato parto evocando gli avvenimenti traumatici della sua vita. iniziano nell'infanzia quando subì violenze sessuali da parte del padre e dello zio, per ripetute volte. invece di rifiutare ed essere sfiduciata, ha reagito cercando amore e protezione in una serie di rapporti fallimentari con uomini che non hanno compreso e soddisfatto le sue esigenze di affetto. incontrò poi mio padre con il quale si sposò per poi divorziare. uscì dal rapporto con una depressione acuta e con un tentaivo di siucidio, risolto con un periodo di cura in una clinica. postuma a questa cura, mia madre sembra aver definitivamente abbandonato i suoi trascorsi depressivi. incontra un uomo col quale decide di risposarsi. un uomo in cui cerca affetto, amore comprensione, ma che non rispnde per l'ennesima volta, a queste richieste.comncia a soffrire di una serie di 7 depressioni continue, mai denunciate e occultate anche dal marito. la storia degenera fino a quando, per evadere e svagarsi mia madre non comincia a frequentare cattive compagnie, del quale si sospettano atti illeciti come assunzione di droga inconsapevole. sopraggiunge la separazione dal marito. ora presenta comportamenti di iperattività, nel pensiero e nelle parole. ha infinite idee, vorrebbe fare diverse cose contemporaneamente. presenta spirito di sfiducia negli uomini e nelle azioni maschiliste, ricorda tutti i torti subiti e mostra volontà di vendetta verso chi l'ha fatta soffrire. inoltre mostra volontà di aiutare il prossimo mediante atti di beneficenza esagerati, sembra vivere in una sua raltà personale dove cerca e crede nell'amore del prossimo da donare e ricevere e in alcuni sogni irrealizzati della sua infanzia ai quali vorrebbe porre rimedio. sembra perciò avere una buona dose di buonsenso rispetto al suo passato, ma una coignizione piuttosto fantasiosa del suo presente e del suo futuro. sta assumendo un farmaco che contrasta la schizofrenia, lo zyprex velotab. prescritto dal suo medico curante per una settimana. vorrei avere consigli e pareri sulla situazione e sulla storia di mia madre, aggiungendo che lei sostiene di non aver bisogno di aiuti psichiatrici. inoltre vorrei esprimere la mia preoccupazione sulla prescrizione del farmaco inquanto, avendo effettuato ricerche, sono venuto a conoscenza dei numerosi casi in cui il velotab ha presentato effetti collaterali legati all'evolvere di malattie come il diabete. vorrei inoltre avere consigli su un eventuale ritorno in una clinica specializzata in cure psichiatriche e se è opportuno e possibile lasciare mia madre sola durante le mie assenze lavorative. ringrazio in anticipo e attendo risposte. distinti saluti, Marco
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Dr. Fabrizio Marcolongo Psichiatra, Psicoterapeuta, Tossicologo 39 3
Carco "Marco",
sono un po' in difficoltà riguardo alla discrepanza tra la registrazione dell'utente "92611" che ha un sesso femminile, e la corrispondente richiesta di consulto "che si firma Marco"....
In ogni caso ho capito che è una situazione difficile per sua madre.
Credo che sia necessario fare il punto della situazione da parte di uno specialista.
Esistono sul territorio italiano "I Servizi di Diagnosi e Cura" presso i quali ci si può rivolgere attraverso il medico di base e/o il 118.
Se la sintomatologia di sua madre, come leggo, non si è risolta con l'assunzione della Zyprexa, sua madre potrebbe giovarsi dell'intervento del 118, e di una visita urgente dello psichiatra di turno presso la sua città, in questi giorni di festa, quando il medico di base, come è giusto, non è in servizio.
Questo può essere realizzato anche contro la volontà di sua madre, se lei Marco, ritiene opportuno un aiuto, in quanto impegnato in attività lavorativa e quindi impossibilitato a prestare cure a sua madre.
Attraverso il 118 può ottenere una valutazione, spiegando ciò che ha scritto qui sul sito,... il suo "RAGGUAGLIO ANAMNESTICO" è PERFETTO.
Una cosa.
Se la sua età è giusta, le volevo fare i miei complimenti, per la sua forza d'animo e per il suo coraggio. Magari la discrepanza tra la sua firma e la sua registrazione potrebbe: non essere un errore; oppure un mezzo per proteggere maggiormente la sua privacy, e nel caso concordo.
Credo comunque nella necessità per sua madre di una attenta osservazione in ambito psichiatrico per qualche giorno, per una attenta valutazione dela diagnosi e terapia.
Nel caso voglia ulteriori ragguagli in questi giorni di festa, .... non esiti a chiamarmi, i miei dati sono sul mio sito, ....[di solito non si dovrebbe ma forse in questi giorni di festa....]

p.s. prescrivo molto spesso Olanzapina [Zyprexa] e non è mai capitato nulla; è nel protocollo di somministrazione una serie di esami propedeutici tra cui un esame del sangue per controllare glicemia e cellule della serie bianca. Penso che il suo medico abbia fatto questi controlli.

Dr. Fabrizio Marcolongo
psichiatra e psicoterapeuta
http://www.marcolongofabrizio.it

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Dr. Giovanni Lo Turco Psichiatra, Psicoterapeuta 173 5
Gentile Utente,

ritengo che la storia e le problematiche di sua madre richiedano un'attenta valutazione, tramite visita diretta, da parte di uno Specialista in Psichiatria, in modo da poter fare diagnosi e dunque valutare l'approccio terapeutico piu' adeguato.

Dr. Giovanni Lo Turco

http://www.giovanniloturco.it

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Dr. Giovanni Lo Turco Psichiatra, Psicoterapeuta 173 5
Gentile Utente,

ritengo che la storia e le problematiche di sua madre richiedano un'attenta valutazione, tramite visita diretta, da parte di uno Specialista in Psichiatria, in modo da poter fare diagnosi e dunque valutare l'approccio terapeutico piu' adeguato.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,
gli elementi che lei ci descrive sembrano indicare un disturbo di tipo affettivo bipolare (depressione ricorrente, tentativo di suicidio, tumultuosità sui rapporti affettivi, conflittualità o sentimenti abbandonici, relativo rifiuto del carattere endogeno della propria condizione. Lo zyprexa è indicato anche nel trattamento del disturbo bipolare, schizofrenia è solo la prima indicazione in ordine cronologico. L'effetto collaterali che lei citava è vero ma semplici esami del sangue permettono di tenere sotto controllo il parametro chiave (glicemia).
Per quanto riguarda una clinica specializzata nel trattamento di questi disturbi, io ne conosco una in Toscana di cui trova i dettagli al sito www.villedinozzano.com.


Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
Utente
Vi ringrazio per la risposta immediata e vorrei aggiungere alcuni particolari alla storia che mia madre sta vivendo. parto con lo specificare che una mia amica sta scrivendo questa lettera sotto mio controllo e dettatura,ho 23 anni vivo a Pistoia e putroppo per causa del mio lavoro sono impossibilitato nello scrivere in prima persona. mia madre è già stata visitata da uno psichiatra,che ha prescritto il farmaco velotab. Mia madre ora vive nella casa di sua madre e ho notato che le sue attitudini e il suo umore cambiano parecchio tra il giorno e la sera, talvolta esprime disprezzo nei confronti di sua madre e odio per la casa in cui è "costretta" a vivere. mostra quindi comportamenti di astio e ostilità. rifiuta continuamente di accettare il suo stato di instabilità mentale e esterna spesso la sua senzazione di costrizione e negata libertà. inoltre mia madre mostra e dichiara fiducia solo nei miei confronti, mentre disprezza le parole di qualsiasi altro familiare. per spiegare meglio questo legame voglio aggiungere che uno dei compagni di mia madre, durante il periodo della mia infanzia, usava violenza nei miei confronti. atto che fu scoperto da mia madre che decise di chiudere qualsiasi rapporto con quest'uomo. mia madre sembra avere sensi di colpa per questo episodio e tende ad essere molto protetittiva e rispettosa nei miei confronti. nonostante quindi le numerose crisi serali che spesso manifesta, tende sempre a tranquillizzarsi con il mio intervento. aggiungo inoltre che i suoi parenti diffidano dal fatto di poter riscontrare una guarigione se mia madre non sarò ricoverata in una clinica specializzata e non prenderà coscienza del suo problema.eppure questa possibilità risulta remota poichè mia madre rifiuta tassativamente l'idea di andare in una clinica. parlando con mia zia ho appreso che i miei parenti sono intenzionati a farle fare una serie di analisi del sangue, per poi farle credere di essere stata drogata dalle cattive compagnie frequentate, al fine di riuscire a ricoverarla in clinica e sottoporla alle cure necessarie con la scusa di un eventuale disintossicazione. mia madre dovrà essere seguita da una dottoressa, Lisa Guidi e sarà ricoverata alla casa di cura Ville di Nozzano. vorrei conoscere il vostro specifico parere su questo fatto, e vorrei anche avere dei chiarimenti riguardo a una possibile eventualità di evitare la cura in questa clinica. vorrei inoltre provare a contattare e ringraziare specialmente il dottor Marcolongo per la sua risposta e la sua disponibilità. Distinti saluti, Marco
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
La dott.ss che lei cita la conosco, e infatti lavora anche in quella clinica. Credo che sua madre potrà gestire meglio la situazione una volta che i medicinali faranno effetto, altrimenti non ha molto senso insistere per convincerla della bontà dei trattamenti o della natura dei suoi disturbi. Sul piano umano è benefico che una figura amica sia presente, in maniera da evitare contrasti su dettagli o atteggiamenti che possono ostacolare l'accettazione delle terapie e delle soluzioni proposte.
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Dr. Fabrizio Marcolongo Psichiatra, Psicoterapeuta, Tossicologo 39 3
Io sono a sua disposizione, aspetto la sua telefonata .. il mio sito è visibile ed il mio numero di telefono è anche sul mio sito. Per la delicatezza dei dati e per la possibile situazione di urgenza, potrebbe essere utile un breve colloquio telefonico.
Anche sul mio profilo di medicitalia è inserito in basso il mio cellulare.
www.marcolongofabrizio.it


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Utente
Utente
vi ringrazio per la risposta, per quanto riguarda il contatto, mia zia si occuperà di chiamare il dottor Marcolongo, che ringrazio nuovamente e ciu pongo le mie scuse per essere costretto a non agire di nuovo in prima persona per causa della continua vicinanza a mia madre. domani mia nonna andrà comunque ad effettuare un colloquio con la dottoressa Guidi per tracciare i percorsi del comportamento di mia madre durante l'ultima settimana. Cordiali saluti, Marco.
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Utente
Utente
mia nonna oggi ha eseguito il colloquio con la dottoressa Guidi che ha prescritto a mia madre ulteriori farmaci: depolem una bustina al giorno e slenase, 10 gocce 3 volte al giorno. la dottoressa ha infine prescritto due compresse di velotab giornaliere. la dottoressa ha anche chiarito che il comportamento di mia madre subirà un forte cambiamento fino a degenrare nella depressione, dopodichè la dottoressa ha consigliato il ricovero a villa di Nozzano. vorrei conoscere il vostro parere su questa decisione e sulla validità della teoria di questo ulteriore e definitivo cambiamento che mia madre dovrà subire. ringrazio in anticipo, cordiali saluti, Marco.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

credo che ci sia un po' di confusione: se come sembra la diagnosi è di disturbo bipolare, non stiamo parlando di un cambiamento che la malattia subirà, ma dei cicli che caratterizzano il suo decorso, con il passaggio da fasi di eccitamento a successive fasi di depressione. Questa previsione è fatta sul modello generale di questa malattia, non è una evoluzione della malattia: in altre parole, la malattia consiste nel ripetersi di cicli di questo tipo. Quando c'è una fase eccitatoria (la terapia è quella per una fase eccitatoria), dopo si passa alla fase depressiva, che ha una sua durata. Per quanto riguarda i farmaci slenase dovrebbe essere serenase, zyprexa (velotab è solo la formulazione) e depolem non so a cosa corrisponda (depakin ?).
E' una terapia comune per il disturbo bipolare.
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Utente
Utente
Salve s tutti,
sono tornato s scrivere su questo forum per ringraziare tutti i medici che hanno ascoltato la storia di mia madre, che mi hanno fornito consigli e suggerimenti validi per affrontare nel miglior modo la situazione. inoltre vorrei ringraziare particolarmente il dottore che sta seguendo il caso di mia madre e che è molto fiducioso nel termine della sua malattia. Marco
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
"Termine" della malattia è impegnativo...
Nell'ultima discussione l'ipotesi era di Disturbo Bipolare I, malattia curabile ma che non "termina", oltretutto è passato anche pochissimo tempo.
La previsione ovviamente dipende dalla diagnosi che è stata fatta.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
"Termine" della malattia è impegnativo...
Nell'ultima discussione l'ipotesi era di Disturbo Bipolare I, malattia curabile ma che non "termina", oltretutto è passato anche pochissimo tempo.
La previsione ovviamente dipende dalla diagnosi che è stata fatta.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
"Termine" della malattia è impegnativo...
Nell'ultima discussione l'ipotesi era di Disturbo Bipolare I, malattia curabile ma che non "termina", oltretutto è passato anche pochissimo tempo.
La previsione ovviamente dipende dalla diagnosi che è stata fatta.
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Utente
Utente
Rispondo al Dr. Pacini:
Mia madre ha superato il primo "ciclo"(iperattività) di questa malattia in breve tempo, adesso si trova nel "ciclo" di depressione, crisi di pianto e debolezza. Noto in Lei però una grande volontà di tornare a star bene e una forza invidiabile. Sono fiducioso e confido molto nel dottore. Ho usato "termine" come un nuovo inizio, che per me significa vedere di nuovo mia madre sorridere e posso confermare che a volte l'amore e la forza di volontà riescono a far molto. Mi rendo conto che non devo sottovalutare niente, nemmeno una ricaduta, inoltre sò che i tempi di "guarigione" per questa malattia non sono definibili, ma mi creda, starò già meglio quando vedrò in mia madre la voglia di tornare a vivere con il sorriso sulle labbra. Mi scuso se nei miei post non sono stato sempre corretto nell'utilizzo delle parole.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
" Noto in Lei però una grande volontà di tornare a star bene e una forza invidiabile".

Questo però non ha niente a che vedere con il decorso della malattia. Non confonda le due cose. Il benessere stabile, se si ottiene, è frutto della terapia. Il benessere temporaneo è contemplato dalla malattia, anche se nel tempo sempre di meno.
Importante è non fare affidamento sul risultato della cura come presupposto di una stabilità autonoma.
Per questo è importante la diagnosi, per fare previsioni ed evitare di fare prove o compiacersi della speranza invece che essere soddisfatti del benessere reale.
Saluti
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