Furia
Ho appena avuto una crisi come mi sta accadendo spesso ultimamente forse per l'esasperazione.
Mi sale una forte tensione rabbiosa inizio a parlare a voce alta ma aumenta, sento il bisogno di sfogarla colpendo e spaccando sentendo dolore fisico mi capita più in solitudine. Ho paura di danneggiare cose e poi pentirmi come oggi tastiera e mouse distrutti prima di Sfogarmi sull armadio che ha maggiore resistenza. Ho già spaccato anche un mobile..temo anche di farmi male perché ne esco con contusioni graffi.
Il motivo scatenante è stato un sentimento di controllo/invasione da parte di "internet" nello specifico Microsoft mi ha richiesto la registrazione per accedere ai suoi prodotti e non mi permetteva di cancellarmi se non inserendo il mio num di cellulare o un altro indirizzo mail che però considero intimo. Poi google che mentre mi trovo nei pressi di una metro mi dice che orari/ritardi ci sono sui treni in quel momento da quelle fermate dandomi l idea di essere seguita. O il servizio trasporti della mia città che ti obbliga a passare l abbonamento nell obliteratrice ogni qualvolta cambi bus nonostante duri un mese. La gente in metro sta perennemente coi cellulari in mano e non sai se fanno foto magari anche a te..sto diventando monotematica.
Il succo è che mi pare di subire delle "violenze" e credo sia così solo che la maggior parte delle persobe non sono sensibili o non se ne rendono conto.
Sto valutando di eliminare la tecnologia..che ne pensate? Cosa posso fare per queste crisi?
Grazie
Mi scuso per eventuali errori sopratutto di punteggiatura che non ho praticamente utilizzato.
Mi sale una forte tensione rabbiosa inizio a parlare a voce alta ma aumenta, sento il bisogno di sfogarla colpendo e spaccando sentendo dolore fisico mi capita più in solitudine. Ho paura di danneggiare cose e poi pentirmi come oggi tastiera e mouse distrutti prima di Sfogarmi sull armadio che ha maggiore resistenza. Ho già spaccato anche un mobile..temo anche di farmi male perché ne esco con contusioni graffi.
Il motivo scatenante è stato un sentimento di controllo/invasione da parte di "internet" nello specifico Microsoft mi ha richiesto la registrazione per accedere ai suoi prodotti e non mi permetteva di cancellarmi se non inserendo il mio num di cellulare o un altro indirizzo mail che però considero intimo. Poi google che mentre mi trovo nei pressi di una metro mi dice che orari/ritardi ci sono sui treni in quel momento da quelle fermate dandomi l idea di essere seguita. O il servizio trasporti della mia città che ti obbliga a passare l abbonamento nell obliteratrice ogni qualvolta cambi bus nonostante duri un mese. La gente in metro sta perennemente coi cellulari in mano e non sai se fanno foto magari anche a te..sto diventando monotematica.
Il succo è che mi pare di subire delle "violenze" e credo sia così solo che la maggior parte delle persobe non sono sensibili o non se ne rendono conto.
Sto valutando di eliminare la tecnologia..che ne pensate? Cosa posso fare per queste crisi?
Grazie
Mi scuso per eventuali errori sopratutto di punteggiatura che non ho praticamente utilizzato.
[#1]
Gentile utente,
Queste preoccupazioni possono essere indice di un disturbo mentale che la porta a percepire "azioni" o "volontà" a Lei rivolte, in maniera spiacevole o ostile, in maniera sganciata dalla realtà esterna. Lei è in cura, o ha ricevuto diagnosi psichiatriche ?
Queste preoccupazioni possono essere indice di un disturbo mentale che la porta a percepire "azioni" o "volontà" a Lei rivolte, in maniera spiacevole o ostile, in maniera sganciata dalla realtà esterna. Lei è in cura, o ha ricevuto diagnosi psichiatriche ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Ex utente
Dott Pacini grazie della risposta...non credo di essere paranoica ma forse ipersensibile. Ci tengo molto alla mia riservatezza. Poi non è che sia sicura che tizio mi fotografa ma ho questo sentore e non posso stabilire se è o non è così... Immagino persone dietro le telecamere ma non so se ci siano..io le immagino. Diaciamo che è questo quello che mi mette in crisi..non sapere come stanno le cose..
Ero stata in cura anni fa quando ebbi problemi con la tiroide risolti con operazione tiroidectomia.
Cmq ho momenti di serenità..non è che spacco sempre tutto..
Ero stata in cura anni fa quando ebbi problemi con la tiroide risolti con operazione tiroidectomia.
Cmq ho momenti di serenità..non è che spacco sempre tutto..
[#3]
Ex utente
P.s.
Consideri che ho un lavoro che faccio in modo preciso, anzi sono particolarmente acuta e collaboro con un equipe di colleghi che mi adora.
Le dico anche che ultimamente però sto pensando di cambiare vita totalmente e trasferirmi al mare e forse è una cosa bella ma anche scombussolante per me.
Consideri che ho un lavoro che faccio in modo preciso, anzi sono particolarmente acuta e collaboro con un equipe di colleghi che mi adora.
Le dico anche che ultimamente però sto pensando di cambiare vita totalmente e trasferirmi al mare e forse è una cosa bella ma anche scombussolante per me.
[#6]
Nessuno ha parlato di assurdità, il "come le viene in mente" significa con che meccanismo questi pensieri prendono forma e come si collocano in quel momento, se come dubbi, certezze, o come stati d'animo. Fa differenza sul piano diagnostico, molto più che il contenuto specifico o il fatto che siano pensieri più o meno bizzarri.
[#8]
Sì, in questo caso parrebbe un dubbio, che è diverso da una convinzione. Non è però detto che a tratti diventi una convinzione, specie se uno agisce o si regola di conseguenza (non preventivamente o cautelativamente, ma in reazione).
[#9]
Ex utente
In questo ha ragione. Reagisco malamente a un dubbio..
Un po' la situazione di uno che non sa se un altro gli stia mentendo ma nel domandarglielo è rabbioso come se l'altro lo stesse facendo. E più precisamente...se l'altro dice "non ti sto mentendo" a quello comunque rimane il dubbio.
Anche questo significa non sapere come stanno le cose. Lo domandi direttamente ma non puoi stabilire se la risposta sia la verità.
Come vede dott Pacini è un bel grattacapo.
Io sono amante della logica e della matematica ma ho capito una cosa. Due piu due fa quattro ma come si fa a stabilire con certezza che il due sia un due e non un tre, un quatto, un cinque? Allora mi trovo davanti una equazione con più di una incognita:
2+×=y. Lei è nella stessa equazione?
Un po' la situazione di uno che non sa se un altro gli stia mentendo ma nel domandarglielo è rabbioso come se l'altro lo stesse facendo. E più precisamente...se l'altro dice "non ti sto mentendo" a quello comunque rimane il dubbio.
Anche questo significa non sapere come stanno le cose. Lo domandi direttamente ma non puoi stabilire se la risposta sia la verità.
Come vede dott Pacini è un bel grattacapo.
Io sono amante della logica e della matematica ma ho capito una cosa. Due piu due fa quattro ma come si fa a stabilire con certezza che il due sia un due e non un tre, un quatto, un cinque? Allora mi trovo davanti una equazione con più di una incognita:
2+×=y. Lei è nella stessa equazione?
[#10]
Non è possibile, infatti il cervello chiude i conti per approssimazione, con una funzione operativa che ad un certo punto dice "basta" e non "certezza".
Nelle ossessioni è questa funzione operativa che viene meno, non quella logica, che anzi è lasciata sola e quindi si avvita su se stessa, perché ogni cosa può essere pensata e ripensata all'infinito, e certezza, perfezione, sicurezza sono solo astrazioni che poi in realtà ogni volta che sono esemplificati corrispondono solo ad una approssimazione.
Nelle ossessioni è questa funzione operativa che viene meno, non quella logica, che anzi è lasciata sola e quindi si avvita su se stessa, perché ogni cosa può essere pensata e ripensata all'infinito, e certezza, perfezione, sicurezza sono solo astrazioni che poi in realtà ogni volta che sono esemplificati corrispondono solo ad una approssimazione.
[#11]
Ex utente
Sono d'accordo con lei ma la legge valga per tutti perché seppur si dica "non v'è certezza che della morte" la gente ha un bisogno vorace di averne e anche tu devi rappresentare una certezza per loro, un precisissimo numero nell'equazione. Io accetto l'incognita degli altri ma voglio a mia volta essere un'incognita per gli altri e così non è. Putroppo non sopporto l' invadenza e l'ho invece molto subita.
Cmq giustamente ognuno deve correggere il proprio ma deve anche proteggerlo.
Grazie dott Pacini
Buon lavoro
Cmq giustamente ognuno deve correggere il proprio ma deve anche proteggerlo.
Grazie dott Pacini
Buon lavoro
Questo consulto ha ricevuto 13 risposte e 1.7k visite dal 20/08/2017.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.