Bipolare deficit cognitivi
Salve dottori, sono una ragazza di 23 anni da dicembre 2015 ho fatto 2 ricoveri (lunghi), 1 presso la ASL del territorio per 4 mesi e 1 mese presso una comunità privata e due ricoveri brevi.. di 10 giorni presso sempre la ASL da settembre 2016 non ho più effettuato nessun ricovero.. mi hanno diagnosticato schizzoafettiva dopo vareccure sono stata stabililizzata con xeplion 75 mg. Dopo diversi mesi, ho deciso di andare da un pschiatra privato che mi ha dognosticsto invece con una sindrome bipolare; prescrivendomi la sera 0'50 mg di risperdal e 300 mg di tolep l; la mattina 100 di lamictal e 150 di tolep. Da quando ho avuto il ricovero man mano col tempo ho avuto un decadimento cognitivo: l'uso del linguaggio è molto peggiorato, la memoria assente (vorrei studiare, ma dopo 2 righe mi dimentico quello che ho letto. E altri problemi cognitivi ricchi non so spiegare in termini tecnici.. Chiedo a voi dottori se questi "danni" sono reversibili ol tempo? Se grazie ai farmaci? Vorrei la vostra oppinione perché sono preoccupata. Grazie per l'ascolto
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Gentile utente,
Gli effetti collaterali dello xeplion sono compatibili con un peggioramento delle capacità cognitive, e vedo che invece lo psichiatra nuovo ha ridotto la dose di antipsicotico, utilizzandone uno simile allo xeplion ma a dose molto bassa.
Se l'inizio delle cure era avvenuto durante una fase agitata-eccitata, si deve poi tener presente che potrebbe subentrare poi una fase depressiva, e durante questa la resa peggiora oltre che esservi una percezione di sé come di incapaci e malfunzionanti.
Gli effetti collaterali dello xeplion sono compatibili con un peggioramento delle capacità cognitive, e vedo che invece lo psichiatra nuovo ha ridotto la dose di antipsicotico, utilizzandone uno simile allo xeplion ma a dose molto bassa.
Se l'inizio delle cure era avvenuto durante una fase agitata-eccitata, si deve poi tener presente che potrebbe subentrare poi una fase depressiva, e durante questa la resa peggiora oltre che esservi una percezione di sé come di incapaci e malfunzionanti.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
La ringrazio dottore per la tempestiva risposta. E ha ragione ho questa percezione di me, di essere malfunzione.. e credo un po' di esserlo. Sarò giovane, e delle volte i giovani vogliono le risposte subito e di fretta.. mi scusi se insisto, ma lei crede.. anche in base alla sua esperienza che possa passare (il deficit cognitivo)? E di tornare "funzionale"? Anche se non può rispondermi, non conoscendo il mio caso di persona, la ringrazio dottore.
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Gentile utente,
Deve considerare innanzitutto come si comporta la sua malattia, cosa prevede come decorso etc. Dopo di che si sceglie la cura che meno penalizza gli aspetti che interessano, compreso quello cognitivo. Ma il primo fattore è quello relativo alla fase depressiva della malattia, che di regola subentra dopo quelle eccitate.
Deve considerare innanzitutto come si comporta la sua malattia, cosa prevede come decorso etc. Dopo di che si sceglie la cura che meno penalizza gli aspetti che interessano, compreso quello cognitivo. Ma il primo fattore è quello relativo alla fase depressiva della malattia, che di regola subentra dopo quelle eccitate.
[#4]
Utente
Grazie dottore per le risposte e per chiarirmi le idee, per ora il decorso della malattia non so ancora quale sia, lo psichiatra che mi segue mi ha detto solo:"la porterò in grado di avere figli, perfetta" ma per non ha aggiunto altro. Il mio psicologo ha detto che avrò degli alti e dei bassi per adesso finché la malattia non si stabilizzerà. Ho avuto minimi miglioramenti grazie alla terapia. E da fuori la mia famiglia e le persone che ho vicino mi dicono "stai meglio". ma dovrebbe anche essere una mia percezione, non solo degli altri. L'umore é molto stabile. Non ho nessuno sbalzo e non sono depressa,ma magari essendo "coperta" dalle medicine questo non esce fuori. Sono autonoma. Vivo da sola anche se non ancora in grado di lavorare. Se le può essere d'aiuto le spiego la situazione che prima di essere ricoverata in Italia, un anno prima..ho avuto un altro ricovero a Londra sempre diagnosticata bipolare, stabilizzata su aripazolo da questo ricovero nel arco di 6 mesi sono tornata allo stato prima del ricovero, dal mio stato di benessere i medici mi hanno interotto le terapia. Dopo un anno e uso smoderato di cannabinoiti e dopo aver preso un allugigenogeno dopo 4 ore dall'assusione.. é inziata una pscosi. Lai che é spacializzato in questo campo magari può capirmi meglio. Ho letto il suo articolo in minforma dove parla di sintomi residui.. credo siano cicatrici che col tempo spero passino.. dipende tutto dal decorso da quello che ho intuito.. comunque avrebbe consigli o suggerimenti di qualsiasi tipo.. anche riguardo alla terapia?
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Gentile utente,
Il decorso è in linea di massima corrispondente alla diagnosi, dopo di che la terapia è bene che sia il più semplice possibile e si misuri sulla lunga distanza, perché l'assenza di sintomi nei primi tempi di trattamento, e di ricadute è la base per un buon decorso.
Il decorso è in linea di massima corrispondente alla diagnosi, dopo di che la terapia è bene che sia il più semplice possibile e si misuri sulla lunga distanza, perché l'assenza di sintomi nei primi tempi di trattamento, e di ricadute è la base per un buon decorso.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 2.8k visite dal 14/08/2017.
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