Paura di guidare

Dottori buonasera, vi spiego il mio problema. A gennaio del 2007, ho avuto un grave incidente auto, sono stato violentemente tamponato è ho riportato la frattura della 12 ma vertebra dorsale. Da allora, ho una grassa paura di mettermi al volante quando devo fare viaggi con la mia famiglia. Non riesco a dormire sapendo che devo affrontare un viaggio, l'ansia la fa da padrona. Vengo assalito da una paura che non immaginate neanche. Cosa devo fare? esiste una terapia? Sono seguito dal CSM per altre problematiche...ho fatto presente questo problema, ma non mi hanno dato una terapia specifica, mi hanno detto che devo affrontare il problema guidando, e non evitando di guidare. Solo così posso superare la paura.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.4k 1k
Sta assumendo una terapia per gli altri disturbi?

Dr. F. S. Ruggiero

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Utente
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Dott. Ruggiero buongiorno. Sono seguito dal CSM per stato Paranoide è sto assumendo la seguente terapia: Abilify 15 mg cp 2 (al mattino); Rispridone 1 mg cp mezza (alla sera).
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 4k 202
Per superare la paura di guidare, che nel suo caso dura da molti anni e quindi è più difficile da combattere, ci sono tecniche cognitivo comportamentali che possono aiutare, dopo aver definito con accuratezza il problema.
Un conto infatti è temere qualunque spostamento in auto, oppure solo i viaggi lunghi con famiglia al seguito; è diverso essere l'unico autista o sapere che la moglie o un altro familiare può sostituirla se non si sente bene.
In base alle caratteristiche della paura si possono trovare esercizi e strategie adatte. Per esempio un viaggio lungo si può spezzare in diverse tappe; arriverà un po' più tardi, ma potrebbe essere meno stressante.
Un ansiolitico assunto alcune ore prima, alle dosi consigliate dallo psichiatra, in aggiunta ai farmaci che sta già assumendo può permetterle di riposare meglio e di affrontare la partenza meno angosciato: l'obiettivo infatti non può essere l'assenza di ansia, ma un'ansia che non le impedisca di guidare.
La cosa da non fare è giudicarsi (male): gli altri non hanno questo problema, non dovrei avere paura: non serve e aggiunge ansia all'ansia.

Franca Scapellato

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Utente
Utente
Dott.ssa Scapellato buongiorno e grazie per la risposta. Io ho bisogno di curare questo grosso problema che mi porta a evitare di spostarmi con la macchina. Il grosso è quando carico i miei figli in macchina, anche solo per andare a fare un giro al centro commerciale, per non parlare quando imbocco il casello dell'autostrada: la paura che possa succedere un incidente è grossa! è come se mi mancasse il respiro! sto male troppo male! i miei figli con mia moglie, se ne sono accorti di questo problema. Io ho sempre amato viaggiare in macchina, possiedo la patente dal 1991 è non capisco perché mi succede questo. Io ogni anno vado a revisione della patente per motivi sanitari è faccio fatica per paura che mi ritirano la patente, a parlare con il psichiatra che mi segue, di questo problema. Per affrontare l'ultimo viaggio che ho fatto di pochi giorni fa, il medico di famiglia mi ha prescritto Alprazolam 5 gocce tre volte al giorno.
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 4k 202
Intanto le consiglio di parlarne con il suo psichiatra: aver paura di un incidente (e si pensa sempre all'incidente peggiore, non a uno specchietto rotto...) è avere il pensiero, l'idea di avere un incidente, ed è tutt'altra cosa che non essere in grado di guidare.
L'alprazolam è una benzodiazepina a vita breve, se ha funzionato senza provocare sonnolenza si può usare occasionalmente, non per settimane perché dà assuefazione.
La psicoterapia cognitiva aiuta a vedere le cose in modo più realistico, senza ipotizzare automaticamente catastrofi come capita quando si ha una paura eccessiva.
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Utente
Utente
Dott.ssa Scapellato, le chiedo un'ultima cosa, ha chi mi devo rivolgere per la psicoterapia cognitiva, al mio psichiatra, ho a un psicologo? deve essere uno specializzato? la prego mi dia una strada. grazie.
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 4k 202
E' opportuno che sia uno psicoterapeuta cognitivo, cioè formato in questo tipo di trattamento. Può chiedere al suo psichiatra se ne conosce, può cercare sul nostro sito se ci sono psicologi cognitivi nella sua zona (psichiatri iscritti a Medicitalia mi sembra non ce ne siano) o cercare on line psicologo cognitivo-comportamentale nella sua zona.
Tenga presente che la terapia cognitiva è un impegno, perché bisogna imparare ed esercitarsi col terapeuta e soprattutto a casa; però se funziona (se il terapeuta è quello giusto per lei e se c'è l'impegno) i risultati si vedono in tempi brevi.
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Utente
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Dott.ssa Scapellato mille grazie.
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