Ansia e caffè

Buongiorno, dopo aver sofferto di una riacutizzazione di disturbo ansioso depressivo nei mesi di aprile e maggio (curato con buoni risultati con un aumento a 225 del dosaggio di efexor - prima ne assumevo 150 ) o vissuto circa tre mesi di benessere. Tuttora sto assumendo l'efexor a 225. Negli ultimi giorni mi si è riattivata senza alcun motivo oggettivo una sensazione ansiosa davvero fastidiosa che mi genera la preoccupazione di essere ritornato al punto di partenza.
Nei mesi trascorsi in buono stato avevo preso l'abitudine di prendermi un caffè espresso al giorno al mattino che, come fa con tutti, mi dava un po' di carica. Non avvertivo effetti ansiogeni nel momento in cui lo prendevo solo un temporaneo aumento della voglia di fare e dell'efficienza generale.
Adesso che mi è ritornata l'ansia, mi chiedo, volendone trovare una causa, se il cafffè quotidiano che ho assunto nel periodo indicato può essere una causa della mia attuale ansia, avendo magari accumulato i suoi effetti e slatendizzando la sensazione ansiosa.
In tal caso il disturbo dovrebbe esaurirsi da solo? Ovviamente adesso non sto più bevendo il caffè.......(da tre giorni).
Grazie mille a chi vorrà rispondere.
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 4k 202
L'effetto attivante del caffè ha una durata limitata, l'idea che la caffeina si accumuli è priva di fondamento.
Tutti possono avvertire ansia, anche senza soffrire di disagi psicologici e senza cause particolari. Se all'ansia diciamo occasionale si associano le rimuginazioni e i timori di ricaduta si innesca un circolo vizioso che sostiene l'ansia e rende più difficile il lavoro dell'Efexor.

Franca Scapellato

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