Ricaduta ansia e attacchi di panico

Salve ho assunto per 10 mesi compreso lo scalaggio Paroxetina e appena sono arrivata a 2 gocce fino alla sospensione in poi ho iniziato a mangiare poco, in pratica è ritornato tutto quello che avevo prima di assumere paroxetina: ansia da non riuscire a mangiare..

A distanza di un mese dalla sospensione sono peggiorata. Ed ora ho iniziato nuovamente la cura per un anno.

Quello che vi chiedo riuscirei a sospendere il farmaco dopo un anno senza dover avere cosi presto la ricaduta?

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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 4k 202
Ha assunto il farmaco per un periodo troppo breve, e il fatto che i sintomi si siano ripresentati subito fa pensare non a una ricaduta, ma all'episodio iniziale non ancora risolto. L'obiettivo è quello di stare bene, di vivere bene; per questo sarebbe una buona cosa che al farmaco associasse un percorso psicoterapeutico per imparare a gestire l'ansia in autonomia, perchè un po' di ansia a livelli accettabili la viviamo tutti, è l'eccesso che distrugge. Se raggiungerà un migliore equilibrio il farmaco si potrà ridurre e poi sospendere senza problemi.

Franca Scapellato

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Attivo dal 2017 al 2019
Ex utente
Grazie dottoressa franca.. Ma cosa vuole dire che i sintomi non sono una ricaduta ma un episodio iniziale? Io vorrei tanto non assumere il farmaco xke molti dicono che non curano,ma la psicoterapia cura il problema..il fatto è che io ho fatto psicoterapia ma non è servito a nulla..perché l ansia cronica e l abbassamento di umore.. Mi causa inappetenza e il cibo non va giù a volte Xke mi sento stringere in gola . in questo caso la psicologa cosa può farmi? Non soffro solo di attacchi di panico
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 4k 202
Vuol dire che non si trattava di un nuovo episodio, ma dello stesso che aveva portato il medico a prescrivere i farmaci, e che non era stato curato abbastanza a lungo.
I farmaci come paroxetina e altri curano gli stati di ansia cronica, gli attacchi di panico, i disturbi ossessivi, la depressione. La psicoterapia di tipo cognitivo associata alla terapia farmacologica è un ulteriore aiuto sia per l'ansia che per le somatizzazioni, come la gola che si stringe, la tachicardia e le varie manifestazioni fisiche dell'ansia.
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Attivo dal 2017 al 2019
Ex utente
Ecco appunto è lo stesso episodio che mi aveva portato ad assumere il farmaco quindi è la ricaduta degli stessi sintomi.. Per quanto riguarda la psicoterapia cognitivo- comportamentale io l ho fatta ma non ho risolto nulla. La psicologa diceva di rimanere con questi sintomi ansiosi Xke soni fastidiosi ma non pericolosi. Lo so che non sono pericolosi ma non ti permettono di vivere bene,sopratutto se non ci si riesce a mangiare,in quel caso solo il farmaco può aiutare e non il parlare con la Psicologa
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 4k 202
Ricaduta significa un nuovo, diverso, ulteriore episodio, se no si parla di ripresa dei sintomi. La terapia cognitiva serve a imparare a gestire i sintomi di ansia che tutti hanno per tutta la vita perché la mente umana è fatta in questo modo. Però per migliorare bisogna esercitarsi molto anche e soprattutto fuori dall'ora di terapia, perché parlare e basta con la psicologa non serve, ha ragione lei.
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Attivo dal 2017 al 2019
Ex utente
Si ci sono tecniche di rilassamento,la respirazione ed ecc ma non sempre serve! E per l innapenetenza che si fa? Poi sopratutto quando si assume il farmaco,non si hanno sintomi quindi alla psicologa non ci sono eventi da riportare in seduta
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 4k 202
L'inappetemza è una somatizzazione dell'ansia, le tecniche comportamentali sono le stesse. Ci vuole impegno e tempo sia per l'assunzione dei farmaci (che nel suo caso sono efficaci, ma in alcuni casi non funzionano neppure a dosi alte), sia per la psicoterapia che richiede un atteggiamento realistico, a volte si riesce a gestire l'ansia e i disturbi fisici correlati, a volte no, e le volte no sono utili per capire cosa non ha funzionato e provare di nuovo.
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Attivo dal 2017 al 2019
Ex utente
Quando si ha l ansia in automatico non si ha fame.. Quando mi è stato prescritto x la prima volta paroxetina io avevo sintomi un po diversi da ora. Avevo la nausea da non riuscire a mangiare ora la nausea non ce lo ma ho solo inappetenza,malumore e ansia! Le somatizazzioni è quando una persona da un piccolo sintomo lo fa grande! Ma io se sto tranquilla, di buon umore mangio, se si ha l'ansia è difficile. Quindi anche con il percorso psicoterapeutico x questo problema è difficile curarlo
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Attivo dal 2017 al 2019
Ex utente
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