Paroxetina (eutimil) inefficace dopo molti anni
Gentili dottori
Ho una storia di disturbi di ansia e attacchi di panico da più di 20 anni. Negli anni '90 mi ero curato con anfranil e xanax - questo sempre sospeso quando non ne avevo più bisogno.
Inizio anni 2000 un neurologo mi ha passato a eutimil 20 mg. E sono stato bene per molti anni, con brevi ricadute soprattutto nei cambi di stagione. Avevo anche associato faxine entact e deniban, che però sono stati toltidal mio nuovo psichiatra nel 2009.
Dal 2013 a causa di un lutto ho avuto una forte ricaduta, da cui mi sono ripreso passando a 40 mg di eutimil per tutto il 2014, che è stato a n anno estremamente positivo. Poi, mio errore, ho ridotto di mia iniziativa l'eutimil da 40 a 10 in meno di due mesi.
Nuovo crollo e dal gennaio 2015 è subentrata anche una fase depressiva. Ho avuto qualche periodo discreto, ma ogni 2/3 mesi ci sono dentro. Avevo aumentato ancora a 40, poi mi sono rivolto ad un nuovo psichiatra che mi ha dato lamotrigina 150mg come stabilizzatore, anche se ho avuto comunque ricadute. Non ho mai avuto fasi maniacali nè ipomaniacali
A gennaio inizio con brintellix 5mg e poi 10mg con una riduzione dell'eutimil a 10 mg. Cura sospesa dopo 5 settimane, per effetti collaterali (nausea e confusione) e nessun beneficio. A fronte dell'ennesimo riacutizzarsi dei sintomi(o forse non ero mai completamente "guarito" anche prima) ho tolto anche la lamotrigina. Ora prendo 20mg eutimil e xanax al bisogno. Ma sto molto male, con ansia, confusione, mancanza di concentrazione e pensiero frequente di morte.
Con lo psichiatra possiamo pensare di passare ancora a 40mg ma la domanda è secondo voi,dopo quasi 17 anni di paroxetina è possibile che abbia perso il suo effetto curativo? Se 20 mg è la dose di mantenimento, dovrò sempre aumentare? O avrebbe senso un cambio di molecola? Qual è una che per la vostra esperienza potrebbe andare a sostituire la paroxetina? Gli effetti da sospensione potrebbero essere attutiti dalla sostituzione?
Grazie per le risposte che saprete darmi.
Cordialmente
Ho una storia di disturbi di ansia e attacchi di panico da più di 20 anni. Negli anni '90 mi ero curato con anfranil e xanax - questo sempre sospeso quando non ne avevo più bisogno.
Inizio anni 2000 un neurologo mi ha passato a eutimil 20 mg. E sono stato bene per molti anni, con brevi ricadute soprattutto nei cambi di stagione. Avevo anche associato faxine entact e deniban, che però sono stati toltidal mio nuovo psichiatra nel 2009.
Dal 2013 a causa di un lutto ho avuto una forte ricaduta, da cui mi sono ripreso passando a 40 mg di eutimil per tutto il 2014, che è stato a n anno estremamente positivo. Poi, mio errore, ho ridotto di mia iniziativa l'eutimil da 40 a 10 in meno di due mesi.
Nuovo crollo e dal gennaio 2015 è subentrata anche una fase depressiva. Ho avuto qualche periodo discreto, ma ogni 2/3 mesi ci sono dentro. Avevo aumentato ancora a 40, poi mi sono rivolto ad un nuovo psichiatra che mi ha dato lamotrigina 150mg come stabilizzatore, anche se ho avuto comunque ricadute. Non ho mai avuto fasi maniacali nè ipomaniacali
A gennaio inizio con brintellix 5mg e poi 10mg con una riduzione dell'eutimil a 10 mg. Cura sospesa dopo 5 settimane, per effetti collaterali (nausea e confusione) e nessun beneficio. A fronte dell'ennesimo riacutizzarsi dei sintomi(o forse non ero mai completamente "guarito" anche prima) ho tolto anche la lamotrigina. Ora prendo 20mg eutimil e xanax al bisogno. Ma sto molto male, con ansia, confusione, mancanza di concentrazione e pensiero frequente di morte.
Con lo psichiatra possiamo pensare di passare ancora a 40mg ma la domanda è secondo voi,dopo quasi 17 anni di paroxetina è possibile che abbia perso il suo effetto curativo? Se 20 mg è la dose di mantenimento, dovrò sempre aumentare? O avrebbe senso un cambio di molecola? Qual è una che per la vostra esperienza potrebbe andare a sostituire la paroxetina? Gli effetti da sospensione potrebbero essere attutiti dalla sostituzione?
Grazie per le risposte che saprete darmi.
Cordialmente
[#1]
Prima di tornare alla paroxetina ha evidentemente fatto diverse variazioni con scarso beneficio.
La paroxetina può perdere efficacia nel tempo.
Segua ciò che il suo psichiatra le indicherà.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
La paroxetina può perdere efficacia nel tempo.
Segua ciò che il suo psichiatra le indicherà.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Utente
Grazie dottor Ruggiero.
Le variazioni erano sempre state in associazione con la paroxetina, per brevi periodi.
La perdita di potenza di una molecola, implica quindi che qualsiasi altro farmaco debba essere usato a un dosaggio più alto, nel senso che i recettori sono stati "desensibilizzati"?
Grazie
Le variazioni erano sempre state in associazione con la paroxetina, per brevi periodi.
La perdita di potenza di una molecola, implica quindi che qualsiasi altro farmaco debba essere usato a un dosaggio più alto, nel senso che i recettori sono stati "desensibilizzati"?
Grazie
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 12.8k visite dal 30/07/2017.
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