Ansia depressione che non passa con lo zoloft
Gentili Medici,
Vi scrivo in quanto molto sconfortata dal mio stato perenne di ansia dal quale non riesco ad uscirne da mesi. Sono in terapia da diversi anni per disturbo ossessivo, ho assunto dall'inizio della terapia zoloft 50mg con qualche interruzione per un massimo di sei mesi. Seguendo la psicoterapia ho fatto molti passi avanti ma dopo la rottura col mio fidanzato avvenuta lo scorso anno con cui stavo convivendo da due anni ho deciso di comprare casa. Dal momento in cui ho iniziato a vivere nella nuova casa da sola sono tornati tutti i sintomi di ansia costante, pensieri ossessivi, paura di non farcela da sola, crisi di pianto. Ho aumentato da 3 settimane lo zoloft portandolo a 75mg ma non ho avuto alcun beneficio. Il mio psichiatra mi ha proposto di affiancare per un periodo il depakin ma sono molto spaventata all'idea di prenderlo. Sostiene che il mio problema è quello di affrontare la vita autonomamente senza essere dipendente da nessuno. Concordo ma non riesco ad uscirne. Vorrei sapere se lo zoloft o qualunque altro farmaco effettivamente non avrà mai nessun effetto se prima non risolvo i miei conflitti interiori.
È molto difficile svegliarsi la mattina senza sapere che umore avrò e portarsi questo stato di ansia ormai da mesi.
Possibile che nessun farmaco possa in qualche modo almeno farmi da stampella in questo periodo difficile?
Grazie in anticipo.
Vi scrivo in quanto molto sconfortata dal mio stato perenne di ansia dal quale non riesco ad uscirne da mesi. Sono in terapia da diversi anni per disturbo ossessivo, ho assunto dall'inizio della terapia zoloft 50mg con qualche interruzione per un massimo di sei mesi. Seguendo la psicoterapia ho fatto molti passi avanti ma dopo la rottura col mio fidanzato avvenuta lo scorso anno con cui stavo convivendo da due anni ho deciso di comprare casa. Dal momento in cui ho iniziato a vivere nella nuova casa da sola sono tornati tutti i sintomi di ansia costante, pensieri ossessivi, paura di non farcela da sola, crisi di pianto. Ho aumentato da 3 settimane lo zoloft portandolo a 75mg ma non ho avuto alcun beneficio. Il mio psichiatra mi ha proposto di affiancare per un periodo il depakin ma sono molto spaventata all'idea di prenderlo. Sostiene che il mio problema è quello di affrontare la vita autonomamente senza essere dipendente da nessuno. Concordo ma non riesco ad uscirne. Vorrei sapere se lo zoloft o qualunque altro farmaco effettivamente non avrà mai nessun effetto se prima non risolvo i miei conflitti interiori.
È molto difficile svegliarsi la mattina senza sapere che umore avrò e portarsi questo stato di ansia ormai da mesi.
Possibile che nessun farmaco possa in qualche modo almeno farmi da stampella in questo periodo difficile?
Grazie in anticipo.
[#1]
Sperimentare ansia e paura nelle sue condizioni è comprensibile e direi "normale". Non si è fermata, ha comunque comprato casa ed è andata avanti.
Se riuscisse a vedere questo peggioramento come comprensibile, "normale" e temporaneo, che non le impedisce comunque di continuare la vita che vuole fare, potrebbe limitare l'effetto dei pensieri ossessivi. Se aspetta di risolvere i conflitti interiori prima di intraprendere la vita che vuole rischia di bloccarsi. Tutti abbiamo conflitti non risolti, il trucco è quello di non farsene condizionare troppo (e la psicoterapia può servire anche a questo).
Per la terapia farmacologica c'è ancora spazio per cambiamenti: lo zoloft può essere ulteriormente aumentato, 75 mg è una dose medio-bassa.
Potrebbe essere utile anche una terapia ansiolitica con benzodiazepine da utilizzare per qualche settimana.
Se riuscisse a vedere questo peggioramento come comprensibile, "normale" e temporaneo, che non le impedisce comunque di continuare la vita che vuole fare, potrebbe limitare l'effetto dei pensieri ossessivi. Se aspetta di risolvere i conflitti interiori prima di intraprendere la vita che vuole rischia di bloccarsi. Tutti abbiamo conflitti non risolti, il trucco è quello di non farsene condizionare troppo (e la psicoterapia può servire anche a questo).
Per la terapia farmacologica c'è ancora spazio per cambiamenti: lo zoloft può essere ulteriormente aumentato, 75 mg è una dose medio-bassa.
Potrebbe essere utile anche una terapia ansiolitica con benzodiazepine da utilizzare per qualche settimana.
Franca Scapellato
[#2]
Utente
La ringrazio per la sua celere risposta.
Ho dimenticato di dirle che effettivamente sto già prendendo il rivotril da 2 settimane nella dose di 8 gocce la mattina e 10 la sera.
Purtroppo al momento ho anche pochi stimoli, ma quando esco sicuramente va meglio .
Non mi sono pentita neanche per un secondo di aver preso casa, ma non avrei pensato di aver reagito cosi "male",considerando che ho superato molto meglio la rottura col mio compagno con cui stavo da 8 anni.
La cosa che mi preoccupa è il fatto che ancora , dopo 6 mesi non mi sono abituata a stare sola a casa, è come se da sola non mi bastassi. Il mio psichiatra mi ha detto che crescendo in un ambiente iper protetto questa reazione è normale.
Ritiene che dopo 3 settimane avrei dovuto avere già i benefici dello zoloft? Mi scuso per il romanzo ma sono sconfortata e delusa dal fatto che non riesco a farcela da sola!
Grazie ancora per i suoi preziosi consigli!
Ho dimenticato di dirle che effettivamente sto già prendendo il rivotril da 2 settimane nella dose di 8 gocce la mattina e 10 la sera.
Purtroppo al momento ho anche pochi stimoli, ma quando esco sicuramente va meglio .
Non mi sono pentita neanche per un secondo di aver preso casa, ma non avrei pensato di aver reagito cosi "male",considerando che ho superato molto meglio la rottura col mio compagno con cui stavo da 8 anni.
La cosa che mi preoccupa è il fatto che ancora , dopo 6 mesi non mi sono abituata a stare sola a casa, è come se da sola non mi bastassi. Il mio psichiatra mi ha detto che crescendo in un ambiente iper protetto questa reazione è normale.
Ritiene che dopo 3 settimane avrei dovuto avere già i benefici dello zoloft? Mi scuso per il romanzo ma sono sconfortata e delusa dal fatto che non riesco a farcela da sola!
Grazie ancora per i suoi preziosi consigli!
[#3]
Il pensiero "non dovrei essere così" è meraviglioso: lo abbiamo un po' tutti e aggiunge ansia all'ansia. Qualche seduta di psicoterapia, in particolare di tipo cognitivo, potrebbe essere utile, ma in questo periodo di vacanze non credo sia possibile.
Lo zoloft dovrebbe cominciare adesso a ridurre l'ansia, anche se sta facendo un bel "training" mentale per mantenerla.
Sarebbe utile un diario per annotare brevemente i cambiamenti d'umore e vedere se ci sono momenti, orari, situazioni che si ripetono, e riflettere su cosa può fare, perché qualcosa da fare c'è sempre: mandare un sms, telefonare, ascoltare musica, fare la spesa, innaffiare le piante. L'ansia e i pensieri non è detto che se ne vadano, ma rimangono sullo sfondo, non più in primo piano.
Lo zoloft dovrebbe cominciare adesso a ridurre l'ansia, anche se sta facendo un bel "training" mentale per mantenerla.
Sarebbe utile un diario per annotare brevemente i cambiamenti d'umore e vedere se ci sono momenti, orari, situazioni che si ripetono, e riflettere su cosa può fare, perché qualcosa da fare c'è sempre: mandare un sms, telefonare, ascoltare musica, fare la spesa, innaffiare le piante. L'ansia e i pensieri non è detto che se ne vadano, ma rimangono sullo sfondo, non più in primo piano.
[#4]
Utente
L'ansia si presenta forte sopratutto al risveglio la mattina e qualche volta la sera. Durante la giornata rimane latente. Mentre la notte è l'unico momento dove non vedo l'ora di dormire per non pensare a nulla. Spero solo che, come dice lei e anche il mio psichiatra, sia solo una fase di assestamento al cambio di vita dell'ultimo anno. Nell'attesa proverò a seguire i suoi consigli e sperare che il farmaco alleggerisce questo stato di continua tensione.
Grazie per la sua disponibilità!
Grazie per la sua disponibilità!
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 7.6k visite dal 26/07/2017.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.