Depressione sfociata in ipocondria invalidante
Buongiorno,
So che forse non otterrò risposta perché immagino che avreta ricevuto centinaia di lettere come questa. Da anni, tra alti e bassi soffro di depressione e mi curo costantemente da almeno 4 anni e sotto il controllo di uno psichiatra con setralina 50mg al giorno e, da due tre mesi, con il riacutizzarsi di alcuni sintomi ho dovuto riportare la sertralina a 100mg ed aggiungere il lexotan. Ovviamente già nel 2013 quando gli attacchi ebbero conseguenze psicosomatiche inficianti, quali instabilità posturale, ondeggiamenti, indolenzimenti facciali, digrigno dei denti e altri, un bravo neurologo ed una indagine encefaliche (non ricordo il nome preciso) esclusero altre cause che non si potessero curare con farmaci antidepressivi. Purtroppo noto un peggioramento a livello di suggestione e autoconvincimento, ovviamente in negativo, e ciò mi sta portando verso un forma di ipocondria che chiamo invalidante, perché ha delle gravi ripercussioni sui vari nuclei sociali che costituiscono la vita di una persona, da quello di coppia, a quello lavorativo ma anche mondano. Ogni volta che mi sento così, come in questo momento, con tremolii alle mani, indolenzimenti muscolare, spossatezza fisica e mentale, penso inesorabilmente al peggio, le malattie peggiori che si possano immaginare. È come se si vivesse in un limbo infausto in cui si aspetta che si compia il proprio destino. Temo per la mia vita di coppia che rischia di andare in frantumi e per quella lavorativa che rischia di interrompersi a soli 50 anni, per quella sociale poi ho rinunciato da tempo. Credo che internet, le autodiagnosi cibernetiche per internderci abbiano inciso molto. Ma adesso, prima di ricominciare con la lista interminabile di esami e controlli, di cui ho un raccoglitore pieno, volevo capire da dove ripartire per affrontare meglio il problema. Se non otterrò risposte lo capirò, ma ho sentito il bisogno di parlarne perché adesso ho paura. Grazie e cordiali saluti.
Paolo
So che forse non otterrò risposta perché immagino che avreta ricevuto centinaia di lettere come questa. Da anni, tra alti e bassi soffro di depressione e mi curo costantemente da almeno 4 anni e sotto il controllo di uno psichiatra con setralina 50mg al giorno e, da due tre mesi, con il riacutizzarsi di alcuni sintomi ho dovuto riportare la sertralina a 100mg ed aggiungere il lexotan. Ovviamente già nel 2013 quando gli attacchi ebbero conseguenze psicosomatiche inficianti, quali instabilità posturale, ondeggiamenti, indolenzimenti facciali, digrigno dei denti e altri, un bravo neurologo ed una indagine encefaliche (non ricordo il nome preciso) esclusero altre cause che non si potessero curare con farmaci antidepressivi. Purtroppo noto un peggioramento a livello di suggestione e autoconvincimento, ovviamente in negativo, e ciò mi sta portando verso un forma di ipocondria che chiamo invalidante, perché ha delle gravi ripercussioni sui vari nuclei sociali che costituiscono la vita di una persona, da quello di coppia, a quello lavorativo ma anche mondano. Ogni volta che mi sento così, come in questo momento, con tremolii alle mani, indolenzimenti muscolare, spossatezza fisica e mentale, penso inesorabilmente al peggio, le malattie peggiori che si possano immaginare. È come se si vivesse in un limbo infausto in cui si aspetta che si compia il proprio destino. Temo per la mia vita di coppia che rischia di andare in frantumi e per quella lavorativa che rischia di interrompersi a soli 50 anni, per quella sociale poi ho rinunciato da tempo. Credo che internet, le autodiagnosi cibernetiche per internderci abbiano inciso molto. Ma adesso, prima di ricominciare con la lista interminabile di esami e controlli, di cui ho un raccoglitore pieno, volevo capire da dove ripartire per affrontare meglio il problema. Se non otterrò risposte lo capirò, ma ho sentito il bisogno di parlarne perché adesso ho paura. Grazie e cordiali saluti.
Paolo
[#1]
Gentile utente,
La sertralina è uno dei farmaci utili nell'ipocondria. La dose al momento è bassa, ed è stata riportata ad un valore efficace. Tuttavia nelle forme ossessive, così come è spesso l'ipocondria, può darsi che servano dosi maggiori. Sono state mai usate ?
La sertralina è uno dei farmaci utili nell'ipocondria. La dose al momento è bassa, ed è stata riportata ad un valore efficace. Tuttavia nelle forme ossessive, così come è spesso l'ipocondria, può darsi che servano dosi maggiori. Sono state mai usate ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Intanto è una buona cosa che abbia compreso la natura psicosomatica della sintomatologia, anche se in certi momenti il pensiero di avere qualcosa di organico è difficile da mandare via, perché i disturbi fisici sono reali.
Lei parla di suggestione e autoconvincimento, che derivano da idee prodotte dalla mente. Queste idee possono essere affrontate e trattate con una psicoterapia, specie di tipo cognitivo, che le darebbe degli strumenti da utilizzare in autonomia, naturalmente mantenendo la terapia farmacologica, che rimane fondamentale. Si tratta di impegnarsi per cambiare il punto di vista e il modo di rispondere a pensieri e sintomi sgradevoli, e qualche risultato, se il rapporto terapeutico è buono, si vede già dopo alcuni incontri.
Lei parla di suggestione e autoconvincimento, che derivano da idee prodotte dalla mente. Queste idee possono essere affrontate e trattate con una psicoterapia, specie di tipo cognitivo, che le darebbe degli strumenti da utilizzare in autonomia, naturalmente mantenendo la terapia farmacologica, che rimane fondamentale. Si tratta di impegnarsi per cambiare il punto di vista e il modo di rispondere a pensieri e sintomi sgradevoli, e qualche risultato, se il rapporto terapeutico è buono, si vede già dopo alcuni incontri.
Franca Scapellato
[#3]
Ex utente
Gentilissimi Dottoressa Scapellato e Dottor Pacini,
Vi ringrazio immensamente della velocità con cui mi avete risposto, malgrado la domenica e le molte richieste che riceverete. Vi seguo da anni e mi sono iscritto perché ho capito che se è rimasta anche solo un'ombra dell'antica Sophià greca e dell'episteme applicata alla scienza medica, in questo mare internautico dove impera il sentito dire, questa si trova in questo sito.
Risponendo al dottor Pacini, le due compresse da 50mg sono state sempre il massimo. Quello che mi preoccupa è che mentre in passato le due mi facevano tornare ad uno stato di quiete e fiducia nel giro di tre mesi, in questa fase devo anche abbondare di lexotan per non stare peggio.
Per rispondere alla Dottoressa Scapellato, lo psichiatra che mi ha seguito in questi anni alla Asl di San Donato e che purtroppo è andato in pensione a giugno, mi ha consigliato proprio quello che mi suggerisce lei, e la ringrazio. Ragion per cui inizierò a settembre un ciclo psicoterapeutico congiuntamente a quello farmacologico.
Grazie di cuore e spero di aggiornarvi sull'evoluzione del mio disturbo, perché vorrei essere utile a voi e agli altri utenti.
Paolo
Vi ringrazio immensamente della velocità con cui mi avete risposto, malgrado la domenica e le molte richieste che riceverete. Vi seguo da anni e mi sono iscritto perché ho capito che se è rimasta anche solo un'ombra dell'antica Sophià greca e dell'episteme applicata alla scienza medica, in questo mare internautico dove impera il sentito dire, questa si trova in questo sito.
Risponendo al dottor Pacini, le due compresse da 50mg sono state sempre il massimo. Quello che mi preoccupa è che mentre in passato le due mi facevano tornare ad uno stato di quiete e fiducia nel giro di tre mesi, in questa fase devo anche abbondare di lexotan per non stare peggio.
Per rispondere alla Dottoressa Scapellato, lo psichiatra che mi ha seguito in questi anni alla Asl di San Donato e che purtroppo è andato in pensione a giugno, mi ha consigliato proprio quello che mi suggerisce lei, e la ringrazio. Ragion per cui inizierò a settembre un ciclo psicoterapeutico congiuntamente a quello farmacologico.
Grazie di cuore e spero di aggiornarvi sull'evoluzione del mio disturbo, perché vorrei essere utile a voi e agli altri utenti.
Paolo
[#4]
Ex utente
Gentilissima Dottoressa Scapellato e Dottor Pacini
mi sembra doveroso aggiornarvi sui consulti che mi avete prestato e affinché la mia esperienza possa essere utile a tutti.
Qualche tempo dopo il consulto in maniera molto graduale ho cominciato a stare meglio e la sintomatologia fisica è andata via via sparendo. Sono tornato dallo Psichiatra, che purtroppo è andato in pensione di recente ma che mi ha seguito dall'ambulatorio ASL di San Donato in maniera onesta, pacata e dolce, e mi ha fatto ritornare a 2 pastiglie setralina 50mg e Bromazepam quando aumenta l'ansia. Il lexotan, sono riuscito praticamente ad azzerarlo gradualmente fino ad oggi. Procedo con Sertralina e su suo suggerimento, Dottoressa Scapellato, corroborato anche dal mio psichiatra, intraprenderò un una psicoterapia.
Vi ringrazio ancora cordialmente
Paolo
mi sembra doveroso aggiornarvi sui consulti che mi avete prestato e affinché la mia esperienza possa essere utile a tutti.
Qualche tempo dopo il consulto in maniera molto graduale ho cominciato a stare meglio e la sintomatologia fisica è andata via via sparendo. Sono tornato dallo Psichiatra, che purtroppo è andato in pensione di recente ma che mi ha seguito dall'ambulatorio ASL di San Donato in maniera onesta, pacata e dolce, e mi ha fatto ritornare a 2 pastiglie setralina 50mg e Bromazepam quando aumenta l'ansia. Il lexotan, sono riuscito praticamente ad azzerarlo gradualmente fino ad oggi. Procedo con Sertralina e su suo suggerimento, Dottoressa Scapellato, corroborato anche dal mio psichiatra, intraprenderò un una psicoterapia.
Vi ringrazio ancora cordialmente
Paolo
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 4.7k visite dal 23/07/2017.
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