Benzodiazepine e trattamento dell'ansia

Buon pomeriggio gentili medici.
Vorrei avere, se possibile delle indicazioni sul tema delle benzodiazepine. Io soffro di depressione, ansia e in passato ho avuto un forte doc. Sono una decina d'anni che assumo psicofarmaci (visto che si tratta di depressione sempre più o meno presente) e non li ho mai tollerati bene, fatta eccezione per la sertralina e le benzodiazepine a basse dosi. Attualmente sono seguito da uno psichiatra che ha introdotto nella diagnosi anche una certa componente di disturbo della personalità. Mi ha definito un po' immaturo, indeciso, borderline.
Assumo la dose massima di sertralina da un anno cioè 200 mg (in passato ne prendevo meno, meno di 100mg) e ho notato che anche se poca (1 mg di diazepam) la parte di benzodiazepine associata alla dose alta di sertralina mi portava a essere un po' troppo svogliato a uscire, fare delle cose etc. Così ho cercato di premere con lo psichiatra per eliminare i tranquillanti. Lo psichiatra mi ha consigliato di non farlo visto che comunque non sarebbe cambiato nulla in termini di benefici. Io però ho voluto comunque provare la sospensione. Sono circa 18 giorni e in realtà non ho accusato un gran colpo dalla sospensione. Noto però che alcuni sintomi, anche se blandi, non si attenuano: cioè il sonno era meglio prima, mi vedo un po' sciupato e mi sento un po' più stanco e meno positivo.
Ora so che non potete darmi dei pareri al riguardo, però vorrei se possibile avere qualche indicazione per capire se ho davvero bisogno in senso terapeutico di questa classe di farmaci o se invece si tratta di astinenza (e sottolineo che non è tanto problematica.) Cioè non vorrei stare per qualche mese giù di tono per poi scoprire che ne ho bisogno. Quindi come distinguere la sindrome da deprivazione con la necessità terapeutica?
Il mio medico mi suggeriva di mantenerle in quanto agiscono da sintomatico, da associare al farmaco curativo.
Vi ringrazio per la pazienza e spero di essermi spiegato sufficientemente bene.
[#1]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.5k 1k
Le benzodiazepine sono sempre sintomatiche.


L'indicazione all'uso continuativo, come indicato, è prerogativa di chi la visita direttamente che stabilisce tempi e modi di assunzione anche per gestire alcuni aspetti della malattia.

Dr. F. S. Ruggiero

http://www.francescoruggiero.it

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

[#2]
Attivo dal 2017 al 2017
Ex utente
Grazie della risposta dottor Ruggiero.
In linea di massima credo che le benzodiazepine vengono tolte, pur andando incontro a un periodo di sofferenza, in vista di un maggiore beneficio futuro nella gestione dell'ansia.
Giustamente come lei sottolineava ciò non è valido per tutti i soggetti.
Vorrei chiederle se esiste un tempo di riferimento, un tempo limite (ad esempio un mese), in cui se il malessere della sospensione non diminuisce, ma anzi aumenta si decide di riassumere, anche se in dosi minime, i tranquillanti?
La ringrazio in anticipo per il tempo che mi dedica.
Ansia

Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

Leggi tutto