Consulto cura entact
Salve dottori, vi aggiorno sull'andamento della mia cura, sono al 25esimo giorno di cura con entact (ne sto assumendo 10mg da 9 giorni) per curare la mia ansia, ma purtroppo la "maledetta" non vuole proprio andare via, stamattina ho avuto una "crisi" con giramenti di testa, vampate di calore, tremolii e nausea (la nausea si presenta ogni mattina)
Sono ritornato a Roma per il tirocinio, sono al terzo giorno, e tutto sommato non posso lamentarmi su come lo sto affrontando diciamo, però persiste quest'ansia di uscire con gli amici, ansia di non riuscire a gestire la giornata e ansia di tornare nei luoghi in cui sono stato male, cosa che mi porta ad evitare tutto ciò che me la crea! Aggiungo che quest'ansia è forte appena sveglio ma che va a migliorare durante la giornata per poi quasi scomparire la sera!!
Volevo chiederVi se è la cura giusta visto che non ha migliorato tanto la situazione, o comunque un vostro parere in merito
Grazie, buona giornata
Sono ritornato a Roma per il tirocinio, sono al terzo giorno, e tutto sommato non posso lamentarmi su come lo sto affrontando diciamo, però persiste quest'ansia di uscire con gli amici, ansia di non riuscire a gestire la giornata e ansia di tornare nei luoghi in cui sono stato male, cosa che mi porta ad evitare tutto ciò che me la crea! Aggiungo che quest'ansia è forte appena sveglio ma che va a migliorare durante la giornata per poi quasi scomparire la sera!!
Volevo chiederVi se è la cura giusta visto che non ha migliorato tanto la situazione, o comunque un vostro parere in merito
Grazie, buona giornata
[#1]
Gentile utente,
Neanche un mese di cura è un tempo breve per giudicarne l'efficacia per un farmaco come l'entact.
Neanche un mese di cura è un tempo breve per giudicarne l'efficacia per un farmaco come l'entact.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#3]
Questo presumo che lo sappia, da come ha scritto, cioè un mese più o meno.
Ma c'è un equivoco di fondo: se uno sta bene lo sente, non c'è bisogno che stia lì appostato per cogliere ogni minimo segnale.
Anzi è bene che uno abbia una visione complessiva del suo benessere, non spezzettata.
Ma c'è un equivoco di fondo: se uno sta bene lo sente, non c'è bisogno che stia lì appostato per cogliere ogni minimo segnale.
Anzi è bene che uno abbia una visione complessiva del suo benessere, non spezzettata.
[#5]
Gentile utente
Significa che quando uno sta meglio sta meglio, anche se non sa come si chiamano i sintomi, è intuitivo saper giudicare se qualcosa va sostanzialmente meglio o no, dal mal di pancia all'ansia.
Ora, chi è dentro queste situazioni si concentra sulla misurazione dei sintomi giorno per giorno in maniera tale da creare una tensione in realtà non utile. Quasi sicuramente dopo qualche giorno tornerebbe con gli stessi dubbi pur sapendo che i tempi non sono maturi, e si studierebbe molto per capire se qualcosa sta cambiando in positivo.
Tutto qui.
Significa che quando uno sta meglio sta meglio, anche se non sa come si chiamano i sintomi, è intuitivo saper giudicare se qualcosa va sostanzialmente meglio o no, dal mal di pancia all'ansia.
Ora, chi è dentro queste situazioni si concentra sulla misurazione dei sintomi giorno per giorno in maniera tale da creare una tensione in realtà non utile. Quasi sicuramente dopo qualche giorno tornerebbe con gli stessi dubbi pur sapendo che i tempi non sono maturi, e si studierebbe molto per capire se qualcosa sta cambiando in positivo.
Tutto qui.
[#6]
Utente
Salve dottore, scusi per il ritardo nella risposta, le scrivo a distanza di un mese e 9 giorni dall'inizio della cura aggiornandola sulla situazione:
Tutto sommato va un po' meglio, ma c'è sempre quell'ansia di fondo che mi blocca in molte cose (ansia nell'uscire con amici a cenare, o di uscire a bere, come se non mi sentissi all'altezza di queste situazioni)
La mattina appena sveglio ci sono ancora certi pensieri intrusivi e fastidiosi che mi causano ansia e nausea anche con rigurgiti (c'è da dire che soffro anche di reflusso gastrico che, per ora, non sto curando)
Tutto ciò, però, diminuisce notevolmente appena comincio a fare qualcosa e a tenere la mente occupata ma non mi sento ancora "me stesso", sono sempre "schiavo" di quest'ansia che mi tormenta ancora!
Cosa ne pensa?
Un saluto
Tutto sommato va un po' meglio, ma c'è sempre quell'ansia di fondo che mi blocca in molte cose (ansia nell'uscire con amici a cenare, o di uscire a bere, come se non mi sentissi all'altezza di queste situazioni)
La mattina appena sveglio ci sono ancora certi pensieri intrusivi e fastidiosi che mi causano ansia e nausea anche con rigurgiti (c'è da dire che soffro anche di reflusso gastrico che, per ora, non sto curando)
Tutto ciò, però, diminuisce notevolmente appena comincio a fare qualcosa e a tenere la mente occupata ma non mi sento ancora "me stesso", sono sempre "schiavo" di quest'ansia che mi tormenta ancora!
Cosa ne pensa?
Un saluto
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 2k visite dal 12/07/2017.
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