Miglior farmaco contro l'agorafobia , panico e derealizzazione
Buongiorno dottori .
Soffro di un forte stato di malessere , da due anni non riesco a spostarmi autonomamente causa queste fortissime crisi che ho dove perdo completamente le forze , non percepisco più il mio corpo e non riesco più a muovermi . Sensazione di non avere la testa , senso della realtà distorto , ipersensibilità ai rumori , spostamenti e senso di vertigine .
Ho provato diversi farmaci senza risultati , ansi in alcuni casi peggiorando la condizione .
Citalopram , ziprexa , sertralina , mirtazapina , brillantrix
Attualmente l'unico farmaco che mi da sollievo è il rivoltrill
il mio psichiatra sta valutando un cambio di farmaco .
Vi chiedo gentilmente vista la vostra esperienza clinica , quale farmaco in genere risponde meglio a una condizione del genere , anche se della stessa classe , es ssri , onde evitare nuovamente di avere insuccessi o peggiormenti .
Grazie
Soffro di un forte stato di malessere , da due anni non riesco a spostarmi autonomamente causa queste fortissime crisi che ho dove perdo completamente le forze , non percepisco più il mio corpo e non riesco più a muovermi . Sensazione di non avere la testa , senso della realtà distorto , ipersensibilità ai rumori , spostamenti e senso di vertigine .
Ho provato diversi farmaci senza risultati , ansi in alcuni casi peggiorando la condizione .
Citalopram , ziprexa , sertralina , mirtazapina , brillantrix
Attualmente l'unico farmaco che mi da sollievo è il rivoltrill
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Vi chiedo gentilmente vista la vostra esperienza clinica , quale farmaco in genere risponde meglio a una condizione del genere , anche se della stessa classe , es ssri , onde evitare nuovamente di avere insuccessi o peggiormenti .
Grazie
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Dr.ssa Franca Scapellato
Psichiatra, Psicoterapeuta
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In realtà non c'è un farmaco più efficace, tutti i citati e altri ssri possono essere utili, la risposta è individuale. Occorre aspettare almeno 3 settimane una volta raggiunta gradualmente la dose efficace, e se non c'è risposta clinica o la stessa non è sufficiente bisogna salire gradualmente con il dosaggio fino ad arrivare al massimo. Se non funziona si prova con un altro farmaco sempre con le stesse modalità. A volte anche l'associazione tra due molecole può dare risultati positivi. Lo dico perché troppo spesso i pazienti, comprensibilmente sofferenti, insistono per cambiare la terapia troppo presto. Anche la psicoterapia cognitiva può essere utile in associazione alla terapia farmacologica per apprendere tecniche e strategie volte a sbloccare la situazione.
Franca Scapellato
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 9.9k visite dal 08/07/2017.
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