Starnutire
Buonasera, sono un ragazzo di 21 anni, studente di medicina.
Ho già seguito in passato una psicoterapia di tipo transizionale da Ottobre 2015 a Settembre 2016, in seguito a problematiche di natura ansiosa di diverso tipo, tra cui il meccanismo che vi descriverò. Non mi è stata formulata una diagnosi precisa, ma si è solo parlato di pensieri ossessivi e fissazioni (cosa che del resto avevo già intuito avendo letto qualcosa a proposito, sia come forma di ricerca di aiuto che per interesse). Non ho assunto terapia farmacologia vera e propria, ma prendevo al bisogno delle benzodiazepine (lexotan in gocce) e come placebo ogni sera(dose variabile, massimo 8 e minimo 3-2, scalando).
Il meccanismo per cui scrivo è uguale a uno di quelli del passato, con contenuto diverso ma che riguardava sempre una funzione fisiologica
Si è ripresentato a fine Maggio, partendo con il pensiero 'E se non riesco più a starnutire' in seguito a uno starnuto bloccatosi al massimo dell'inspirazione. Nei giorni successivi vi hanno fatto seguito pensieri ipocondriaci su eventuali conseguenze e umore molto basso a causa dei pensieri e del meccanismo. Ho provato a stimolarmi ma ogni volta saliva l'ansia che bloccava lo starnuto.
Ho cercato di non pensarci più nei giorni seguenti, riuscendo a star bene soprattutto non avvertendo lo stimolo dello starnuto.
Tornavo ovviamente a pensarci quando avvertivo lo stimolo, cosa presente oggi ad esempio in cui ne avverto un bisogno quasi costante (e sento una forma di gonfiore ai vasi del collo, che non so dire quanto sia psicosomatico). La cosa ovviamente mi dà fastidio e un certo disagio.
Cosa mi consigliate? Che idea vi siete fatti e come posso affrontare la situazione? Sia leggendo qualcosa su internet che chiedendo a delle conoscenze ho letto che la terapia cognitivo comportamentale è generalmente quella migliore, ma mi hanno anche parlato di un'eventuale terapia farmacologica. Quale può essere in base alla descrizione l'approccio migliore? Vorrei iniziare a lavorarci a breve. Grazie in anticipo
PS: presento oltre ai pensieri ossessivi anche delle compulsioni, sia mentali che comportamentali
Ho già seguito in passato una psicoterapia di tipo transizionale da Ottobre 2015 a Settembre 2016, in seguito a problematiche di natura ansiosa di diverso tipo, tra cui il meccanismo che vi descriverò. Non mi è stata formulata una diagnosi precisa, ma si è solo parlato di pensieri ossessivi e fissazioni (cosa che del resto avevo già intuito avendo letto qualcosa a proposito, sia come forma di ricerca di aiuto che per interesse). Non ho assunto terapia farmacologia vera e propria, ma prendevo al bisogno delle benzodiazepine (lexotan in gocce) e come placebo ogni sera(dose variabile, massimo 8 e minimo 3-2, scalando).
Il meccanismo per cui scrivo è uguale a uno di quelli del passato, con contenuto diverso ma che riguardava sempre una funzione fisiologica
Si è ripresentato a fine Maggio, partendo con il pensiero 'E se non riesco più a starnutire' in seguito a uno starnuto bloccatosi al massimo dell'inspirazione. Nei giorni successivi vi hanno fatto seguito pensieri ipocondriaci su eventuali conseguenze e umore molto basso a causa dei pensieri e del meccanismo. Ho provato a stimolarmi ma ogni volta saliva l'ansia che bloccava lo starnuto.
Ho cercato di non pensarci più nei giorni seguenti, riuscendo a star bene soprattutto non avvertendo lo stimolo dello starnuto.
Tornavo ovviamente a pensarci quando avvertivo lo stimolo, cosa presente oggi ad esempio in cui ne avverto un bisogno quasi costante (e sento una forma di gonfiore ai vasi del collo, che non so dire quanto sia psicosomatico). La cosa ovviamente mi dà fastidio e un certo disagio.
Cosa mi consigliate? Che idea vi siete fatti e come posso affrontare la situazione? Sia leggendo qualcosa su internet che chiedendo a delle conoscenze ho letto che la terapia cognitivo comportamentale è generalmente quella migliore, ma mi hanno anche parlato di un'eventuale terapia farmacologica. Quale può essere in base alla descrizione l'approccio migliore? Vorrei iniziare a lavorarci a breve. Grazie in anticipo
PS: presento oltre ai pensieri ossessivi anche delle compulsioni, sia mentali che comportamentali
[#1]
Sarebbe opportuno che non stabilisca a priori il percorso da seguire ma si affidi ad uno specialista che possa decidere liberamente quale sia il passaggio migliore per lei.
Una terapia farmacologica non è da escludere come cerca di fare lei.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Una terapia farmacologica non è da escludere come cerca di fare lei.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.1k visite dal 07/07/2017.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.