Ansia e perdita forte di peso
Buongiorno, scrivo per mia moglie: circa da un anno ha iniziato a soffrire di colite, fastidi allo stomaco ed inappetenza. Ha eseguito vari esami clinici, tra cui del sangue (varie tipologie), ecografie, urine, feci, intolleranza al glutine, helicobacter e si è recata da ben 2 gastroenterologi.
Entrambi hanno diagnosticato colon irritabile curato con antispastici ma senza nessun risultato.
In questa situazione si accompagna una forte ansia, con agitazione continua, insonnia e palpitazione e la cosa più grave un forte dimagrimento: è alta 160 cm ed ora pesa 44 kg.
Ha effettuato delle visite ed anche in questo caso esami specifici da un reumatologo, non è risultato nulla se non una piccola infiammazione ai linfonodi da tenere sottocontrollo.
Si è recata da un endocrinologo, anche in questo caso nulla di anomalo.
Le risposte sono sempre le stesse, forte ansia che causa inappetenza, anche se in alcune giornate mangia normalmente in altre meno, ma è come se il suo fisico non riuscisse ad assimilare.
Ha iniziato un percorso psicologico, ma ci rendiamo conto che è lungo; a questo punto siamo molto preoccupati perché non sappiamo più a chi rivolgerci e nel frattempo lei continua a stare male in questo stato psicologico di agitazione e non riesce a prendere peso.
Mi chiedo se è il caso di approfondire con uno psichiatra ed iniziare una terapia farmacologia che possa farla riprendere sia a livello mentale che per l’alimentazione, oppure rivolgerci ad un nutrizionista; il medico curante non riesce ad indirizzarci dato che i vari esami/visite hanno dato esiti negativi ma allo stesso tempo, non so sarebbe il caso di approfondire in altri ambiti o solo quello psichiatrico.
Grazie per il vs. riscontro.
Entrambi hanno diagnosticato colon irritabile curato con antispastici ma senza nessun risultato.
In questa situazione si accompagna una forte ansia, con agitazione continua, insonnia e palpitazione e la cosa più grave un forte dimagrimento: è alta 160 cm ed ora pesa 44 kg.
Ha effettuato delle visite ed anche in questo caso esami specifici da un reumatologo, non è risultato nulla se non una piccola infiammazione ai linfonodi da tenere sottocontrollo.
Si è recata da un endocrinologo, anche in questo caso nulla di anomalo.
Le risposte sono sempre le stesse, forte ansia che causa inappetenza, anche se in alcune giornate mangia normalmente in altre meno, ma è come se il suo fisico non riuscisse ad assimilare.
Ha iniziato un percorso psicologico, ma ci rendiamo conto che è lungo; a questo punto siamo molto preoccupati perché non sappiamo più a chi rivolgerci e nel frattempo lei continua a stare male in questo stato psicologico di agitazione e non riesce a prendere peso.
Mi chiedo se è il caso di approfondire con uno psichiatra ed iniziare una terapia farmacologia che possa farla riprendere sia a livello mentale che per l’alimentazione, oppure rivolgerci ad un nutrizionista; il medico curante non riesce ad indirizzarci dato che i vari esami/visite hanno dato esiti negativi ma allo stesso tempo, non so sarebbe il caso di approfondire in altri ambiti o solo quello psichiatrico.
Grazie per il vs. riscontro.
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È utile una visita psichiatrica per una valutazione globale e una terapia appropriata.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Dr. F. S. Ruggiero
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https://wa.me/3908251881139
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Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.6k visite dal 23/06/2017.
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