Innamorata di una persona con disturbo schizoaffettivo
Buonasera,
vi scrivo per chiedervi gentilmente un confronto e dei consigli, per favore...Ho conosciuto da qualche mese un uomo affetto da disturbo schizoaffettivo (quindi, a quanto ho letto, con sintomi psicotici, come allucinazioni, deliri e manie di persecuzione, simili alla schizofrenia ma più lievi, uniti a depressione o bipolarismo). È malato da ben 15 anni, so che ha avuto anche un ricovero di un mese intero in ospedale... Ora da 4 anni si cura in modo più stabile (o almeno così mi ha detto) e sta meglio. Lavora, ha amici e una vita abbastanza regolare, sembrerebbe. Il fatto è che, nonostante cerchi di non farmi coinvolgere troppo e sia consapevole che, se decidessi di avere una storia con lui, non sarebbe per niente semplice da gestire... Ho iniziato a frequentarlo da un mese e me ne sto innamorando. È una persona dolcissima, premurosa, estremamente sensibile.. Ma ho molti dubbi. Ad esempio: potrebbe diventare improvvisamente aggressivo/violento/pericoloso nei miei confronti a causa della malattia? Potreste darmi un quadro almeno generale, di cosa può comportare una malattia simile? So che ogni caso è a sé, e che l'ideale sarebbe parlare con la sua psichiatra, ma non me la sento di chiederglielo per il momento.
Il fatto è che in amore è fondamentale, penso, avere fiducia completa nell'altro per lasciarsi andare... Ma come posso quindi aprirmi e scoprire anche quanti forti potrebbero essere i miei sentimenti per lui, se non sono sicura di potermi fidare? Mi verrebbe spontaneamente da fidarmi da lui, dal modo in cui si comporta, ma quanto posso stare tranquilla?
Le cose sono complicate dal fatto che sono molto giovane, ho 24 anni, e ho tanta paura di fare la scelta sbagliata... Che sia stare con lui oppure distaccarmi, dal momento che con lui per il momento sto tanto bene. Per il momento lo sto tenendo un po' a distanza, ma sento di volergli veramente molto bene e non riesco proprio a lasciar perdere! Mi dicono tutti che è una storia senza speranza, e anche il mio cervello me lo dice, ma il mio cuore vorrebbe solo aprirsi per lui e dare e ricevere tutto l'amore possibile!
Spero che possiate darmi un consiglio e aiutarmi a districarmi in questa situazione...
Grazie mille di cuore in anticipo,
buona serata e un cordiale saluto.
vi scrivo per chiedervi gentilmente un confronto e dei consigli, per favore...Ho conosciuto da qualche mese un uomo affetto da disturbo schizoaffettivo (quindi, a quanto ho letto, con sintomi psicotici, come allucinazioni, deliri e manie di persecuzione, simili alla schizofrenia ma più lievi, uniti a depressione o bipolarismo). È malato da ben 15 anni, so che ha avuto anche un ricovero di un mese intero in ospedale... Ora da 4 anni si cura in modo più stabile (o almeno così mi ha detto) e sta meglio. Lavora, ha amici e una vita abbastanza regolare, sembrerebbe. Il fatto è che, nonostante cerchi di non farmi coinvolgere troppo e sia consapevole che, se decidessi di avere una storia con lui, non sarebbe per niente semplice da gestire... Ho iniziato a frequentarlo da un mese e me ne sto innamorando. È una persona dolcissima, premurosa, estremamente sensibile.. Ma ho molti dubbi. Ad esempio: potrebbe diventare improvvisamente aggressivo/violento/pericoloso nei miei confronti a causa della malattia? Potreste darmi un quadro almeno generale, di cosa può comportare una malattia simile? So che ogni caso è a sé, e che l'ideale sarebbe parlare con la sua psichiatra, ma non me la sento di chiederglielo per il momento.
Il fatto è che in amore è fondamentale, penso, avere fiducia completa nell'altro per lasciarsi andare... Ma come posso quindi aprirmi e scoprire anche quanti forti potrebbero essere i miei sentimenti per lui, se non sono sicura di potermi fidare? Mi verrebbe spontaneamente da fidarmi da lui, dal modo in cui si comporta, ma quanto posso stare tranquilla?
Le cose sono complicate dal fatto che sono molto giovane, ho 24 anni, e ho tanta paura di fare la scelta sbagliata... Che sia stare con lui oppure distaccarmi, dal momento che con lui per il momento sto tanto bene. Per il momento lo sto tenendo un po' a distanza, ma sento di volergli veramente molto bene e non riesco proprio a lasciar perdere! Mi dicono tutti che è una storia senza speranza, e anche il mio cervello me lo dice, ma il mio cuore vorrebbe solo aprirsi per lui e dare e ricevere tutto l'amore possibile!
Spero che possiate darmi un consiglio e aiutarmi a districarmi in questa situazione...
Grazie mille di cuore in anticipo,
buona serata e un cordiale saluto.
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Una patologia del genere, se opportunamente trattata dal punto di vista farmacologico e seguita da specialisti del settore può non precludere una vita relazionale e sociale soddisfacente. È chiaro che questa è una affermazione di massima che non necessariamente si applica in maniera automatica al suo conoscente poiché le variabili in gioco sono innumerevoli, non tutte note e non tutte controllabili.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
[#2]
Utente
Buongiorno Dottore,
intanto la ringrazio per la risposta tempestiva.
Quello che mi sta dicendo un po' mi rincuora. Se può, vorrei un consiglio da Lei su come potermi muovere per accertarmi delle effettive condizioni di salute della persona di cui le ho parlato. Ovviamente per avere un colloquio con la psichiatra che lo segue dovrei chiedergli il suo consenso, e questo pone una serie di problemi: come chiederglielo, con quale motivazione? Perchè la verità è che voglio accertarmi che non sia una persona con, per esempio, problemi di violenza e aggressività con gli altri, insomma ho paura di fidarmi alla cieca sbagliando e pagandone sulla mia pelle le conseguenze. Ma non posso metterla così, perchè mi sembrerebbe di ferirlo con una dichiarazione molto forte di sfiducia nei suoi confronti. Al tempo stesso, mi chiedo, se non mi posso fidare, come posso immaginare di avere una storia con lui?
Grazie mille se potrà rispondermi, buona giornata.
intanto la ringrazio per la risposta tempestiva.
Quello che mi sta dicendo un po' mi rincuora. Se può, vorrei un consiglio da Lei su come potermi muovere per accertarmi delle effettive condizioni di salute della persona di cui le ho parlato. Ovviamente per avere un colloquio con la psichiatra che lo segue dovrei chiedergli il suo consenso, e questo pone una serie di problemi: come chiederglielo, con quale motivazione? Perchè la verità è che voglio accertarmi che non sia una persona con, per esempio, problemi di violenza e aggressività con gli altri, insomma ho paura di fidarmi alla cieca sbagliando e pagandone sulla mia pelle le conseguenze. Ma non posso metterla così, perchè mi sembrerebbe di ferirlo con una dichiarazione molto forte di sfiducia nei suoi confronti. Al tempo stesso, mi chiedo, se non mi posso fidare, come posso immaginare di avere una storia con lui?
Grazie mille se potrà rispondermi, buona giornata.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 19.2k visite dal 21/06/2017.
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