E come terapia mi ha dato zoloft 50 mg di cui faccio solo mezza compressa perchè al di sopra mi
Sono in cura da un medico psichiatra da circa un anno, mi ha diagnosticato un disturbo d'ansia (ho sofferto in passato già di problemi alimentari anoressia nervosa) e come terapia mi ha dato zoloft 50 mg di cui faccio solo mezza compressa perchè al di sopra mi dava eccessiva euforia (cosa strana credo, possibile sia suggestione?) e al bisogno 5 gocce di xanax di cui raramente faccio uso per "paura" che mi dia dipendenza visto che sono un soggetto molto ansioso. Ora è diverso tempo (da settembre) che non mi faccio visitare penso che prenderò un appuntamento prima di queste feste. Mi sento spesso strano, stanco, talvolta ho le vertigini, ho delle strane macchie rosse su spalle e schiena e mi fa male spesso lo stomaco tant'è che spesso mi dà noia quasi mangiare. A volte mi sembra di svenire come se avessi la pressione bassa e di respirare molto male specie la sera , in più spesso mi capita che quando mangio di sentire come un blocco e di non riuscire a stare fermo, la cosa che mi crea maggiore ansia è il problema studio attualmente, perchè per quanto cerchi di impegnarmi non riesco a rendere, ma anche altre piccole cose come la famiglia e l'incapacità di sentirmi libero da questa oppressione.Grazie di cuore
[#1]
Gentile utente,
i sintomi che riferisce indicano un permanere quantomeno dello stato di ansia, e la situazione andrebbe valutata insieme allo psichiatra che la "segue". Ho messo il verbo tra virgolette perché se lei in questo periodo non ha avuto più contatti con lo specialista, quest'ultimo non può sapere se la prescrizione farmacologica è stata efficace o no.In genere dopo circa tre settimane dall'inizio dell'assunzione l'antidepressivo (la sertralina che sta assumendo) inizia a fare effetto, però la dose dev'essere adeguata al paziente.Se è troppo bassa funziona poco o niente.
L'ansia di cui soffre, la preoccupazione per i disturbi fisici che avverte ecc. ecc. le impediscono di studiare con profitto, perché la mente non riesce a concentrarsi.
Torni quindi dallo specialista e non abbia timore di esporgli i suoi dubbi sul trattamento: assumere uno psicofarmaco non ha lo stesso peso emotivo di assumere un'aspirina, e di questo noi psichiatri siamo consapevoli.
Auguri
i sintomi che riferisce indicano un permanere quantomeno dello stato di ansia, e la situazione andrebbe valutata insieme allo psichiatra che la "segue". Ho messo il verbo tra virgolette perché se lei in questo periodo non ha avuto più contatti con lo specialista, quest'ultimo non può sapere se la prescrizione farmacologica è stata efficace o no.In genere dopo circa tre settimane dall'inizio dell'assunzione l'antidepressivo (la sertralina che sta assumendo) inizia a fare effetto, però la dose dev'essere adeguata al paziente.Se è troppo bassa funziona poco o niente.
L'ansia di cui soffre, la preoccupazione per i disturbi fisici che avverte ecc. ecc. le impediscono di studiare con profitto, perché la mente non riesce a concentrarsi.
Torni quindi dallo specialista e non abbia timore di esporgli i suoi dubbi sul trattamento: assumere uno psicofarmaco non ha lo stesso peso emotivo di assumere un'aspirina, e di questo noi psichiatri siamo consapevoli.
Auguri
Franca Scapellato
[#2]
Gentile Utente,
i sintomi da lei riportati sembrerebbero ricondursi ad una somatizzazione dello stato ansioso. Probabilmente occorre rivedere la terapia, non trascurerei però l'ipotesi di rivedere anche la diagnosi, spesso lo stato ansioso cela altri aspetti del nostro psichismo che varrebbe la pena indagare per migliorare la cura.
Cordiali Saluti
i sintomi da lei riportati sembrerebbero ricondursi ad una somatizzazione dello stato ansioso. Probabilmente occorre rivedere la terapia, non trascurerei però l'ipotesi di rivedere anche la diagnosi, spesso lo stato ansioso cela altri aspetti del nostro psichismo che varrebbe la pena indagare per migliorare la cura.
Cordiali Saluti
Cordiali Saluti
dr Giovanni Ronzani
[#3]
Gentile utente,
la sua situazione deve essere inquadrata precisamente dal punto di vista diagnostico, e successivamente può essere instaurata una corretta terapia. e' quindi necessario riprendere i contatti con lo specialista di fiducia e seguirne i consigli e le indicazioni.
cordiali saluti
la sua situazione deve essere inquadrata precisamente dal punto di vista diagnostico, e successivamente può essere instaurata una corretta terapia. e' quindi necessario riprendere i contatti con lo specialista di fiducia e seguirne i consigli e le indicazioni.
cordiali saluti
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 7.3k visite dal 30/11/2008.
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