Trattamento con abilify maintena,al secondo mese effetto di sedazione apatia anedonia e abulia total

Per il trattamento di un "dubbio (a mio avviso)" disturbo bipolare
Mi hanno iniettato la prima dose il 25 aprile, la seconda un mese dopo sempre da 400mg, mi ha devastato! Provavo un'irrequietezza insostenibile risolta parzialmente con l'aggiunta di akineton. Ora mi sento sedato e indifferente al mondo esterno, non riesco a portare a termine nessuna azione, e' difficile finire una sigaretta o preparare un caffe', e' un abulia estrema, stimolo sessuale zero. Molto difficile comunicare i miei pensieri alle persone,in forma scritta invece sembra molto facile. Prima avevo sbalzi d' umore con picchi di aggressivita' violenta e delirio ,deliri di onnipotenza a seguito di consumo impulsivo ed eccessivo di benzodiazepine (songar in particolare mi ha fatto un effetto simile alla cocaina con la differenza che riuscivo a controllare il mio comportamento anche di fronte alle forze dell'ordine che sono state contattate da terzi, per dei miei comportamenti minatori). Prima del trattamento ero molto introverso e paranoico alle relazioni sociali, non esco mai di casa, ero continuamente vittima di paranoie fondate e non e psicosi, ora invece provo un insolito interesse per siti di incontri e contatto abbastanza compulsivamente le ragazze (che mi conoscono) su facebook, prima un' rifiuto mi avrebbe mandato al TSO, ne ho gia' avuti due + un ricovero volontario a seguito di abuso di Songar. L'unica parola positiva e' che mi sono sbloccato almeno nei contatti "virtuali" cerco comunque di contattare ragazze che gia' mi sembravano interessate nella vita reale, non a casaccio, comunque il mio fine ultimo e' un rapporto sessuale in futuro,anche se ora non sento alcuno stimolo.... prima non ci sarei mai riuscito a fare un "azzardo" del genere. Mi e' impossibile arrabbiarmi, cio' che prima mi scatenava ora non mi fa ne caldo ne freddo, e come gia detto mi sento molto sedato. Anche questo consulto prima dello stato attuale non lo avrei mai scritto.
A seguito di quanto detto mi e' stato aggiunto il Lamictal che prendo da 5 giorni 1 compressa da 25 (dose da salire fino a 2 compresse da 50 col passare del tempo), vorrei sapere se devo insistere con lo psichiatra per la sospensione totale del Maintena, poiche' secondo me causa tutto cio' che e' stato elencato sopra, oppure avro' dei miglioramenti con una dose di Maintena 300, il lamictal per ora sembra non agire, non speravo in miracoli. Vorrei solo tornare "normale" ma che non mi torni piu' quella fobia sociale estrema che avevo prima e in casi di insuccesso avere una reazione indifferente come ho adesso e non saltare da ricovero a ricovero, causati da consumo di farmaci (i primi due TSO sono avvenuti a seguito di un abuso fortissimo di alcol a seguito di rifiuti amorosi, e da li' e partita tutta la storia...) Quindi devo sospendere l'abilify e continuo con solo Lamictal o mi potrebbe giovare in qualche modo se facessi la dodicesima settimana di trattamento con la fiala da 300?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Gentile utente,

Lei ha iniziato una cura dopo un disturbo che mi pare sia stato grave sul piano dell'allarme che ha creato. La sua idea ancora è tutta orientata verso i fattori che causano i singoli episodi, tra i quali non figura la diagnosi. Ha avuto un rifiuto sentimentale/sessuale, ha abusato di un sonnifero/sedativo e quindi come si arriva al TSO ? Evidentemente c'è di mezzo una modalità del cervello di "montare" una reazione che non è né graduabile né controllabile, a questo corrisponde la diagnosi. Forse l'abuso è già sintomatico di una fase eccitata in corso.

Detto questo, la scelta dell'iniezione deriverà forse dalla sua non disponibilità alla terapia per bocca.

Se vuole poter contare su cure dosate in maniera più "fine" e una maggiore scelta di farmaci, è necessario che il medico la ritenga affidabile in una terapia per bocca. Magari è presto per questo.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
Utente
con questo vuol dire che potrei prendere abilify ad un dosaggio di 5 anzicche' 15 o 10 e i sintomi di essere bloccato fisicamente e mentalmente sarebbero impercettibili ma risolverei il mio problema di blocco psicologico che avevo nelle relazioni sentimentali? Il blocco deriva anche dal fatto che ad un rifiuto provo estremo dolore e rabbia estremie quindi tendo ad abusare di tutto cio' che capita che sia alcol o sostanze e poi chiaramente mi devono rinchiudere, perche divento violentissimo e ingestibile
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 4.1k 202
L'intolleranza alle inevitabili, consuete frustrazioni che chiunque prova nel corso della vita le provoca reazioni violente e abuso di alcol e sostanze, cioè uno scatenarsi di comportamenti inadeguati e dannosi che sono proprio l'opposto di un "blocco" psicologico.
Il suo psichiatra valuterà la dose minima efficace, cioè quella che le dà meno disturbi, ma funziona, per evitare queste "esplosioni" finché l'umore non si è stabilizzato. Purtroppo dovrà sopportare qualche effetto collaterale sgradevole per il tempo che sarà necessario, finché dura l'episodio di eccitamento, perché anche gli antipsicotici più recenti hanno anche effetti indesiderati.

Franca Scapellato

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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Gentile utente,

Non sto indicando alcunché sulle dosi del caso specifico. Dico che in generale se il medico si fida che il paziente assuma le cure ha una scelta più ampia e più possibilità di ottimizzare le cure.
Lei per il momento confonde la spiegazione del perché in un determinato momento avviene una reazione, con la spiegazione del "come" avviene quella reazione. In sostanza, un evento negativo rimane negativo per chiunque, ma se la reazione consiste in quello che Lei ha sperimentato, il punto è di prevenire questo tipo di reazione, anche a questo presumo sia indirizzata la terapia.
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Utente
Utente
non capisco perche' il mio medico non debba fidarsi se in passasto mi ha prescritto altri farmaci per compresse orali che ho diligentemente preso... anche lo stesso lamictal lo assumo con molta cura, ora riesco a comunicare in chat anche con persone che avevo la fobia paralizzante di sentire, da un anno o piu, non ho avuto reazioni violente, vorrei capire se questo e' un aiuto dell'abilify (che mi da problemi di non poter raggiungere l'eccitamento sessuale) oppure sia un beneficio del lamictal che assumo da 6 giorni? o sia inputabile ad un altro fattore come un ottimo datore di lavoro che mi tratta bene e capisce benissimo la mia situazione e non mi aggredisce mai, egli e' aperto al dialogo e con lui mi sono confidato piu facilmente che con psicologi e psichiatri....
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 4.1k 202
Mi sembra che il problema più importante sia la mancanza di fiducia reciproca tra lei e lo psichiatra, più che il dosaggio del farmaco. Bisognerebbe partire da qui.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Gentile utente,

Concordo, da come scrive intanto la diagnosi non la convince, e anche l'interpretazione che dà degli eventi non mette al centro il disturbo come elemento determinante. Se aveva fino a poco tempo fa sintomi di paranoia, mi pare verosimile che questa scelta sia dettata dalla necessità di assicurare una copertura terapeutica senza il rischio che la interrompa.
Magari adesso la cosa è rivedibile, ma appunto dovete concordare col suo psichiatra.
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Utente
Utente
sono stato oggi dallo psichiatra, descritto il mio stato ha deciso lui di sospendere il maintena poiche' mi sembra causare troppi effetti collaterali ma anche se e' gia passato un mese dall'ultima iniezione dovrei aspettare altri 20 giorni prima che il farmaco sia smaltito... nella mia condizione attuale non ho fiducia in nessuno... ma non posso cambiare psichiatra perche ci sto da due anni e non vorrei ritrovarmi con uno specialista che non conosce la mia storia e i vari sbalzi che ho avuto, potrebbe prescrivere una terapia altrettanto distruttiva se non piu. Grazie del vostro tempo
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 4.1k 202
Quindi stavolta il suo psichiatra l'ha ascoltato, ha sospeso il farmaco e un po' per volta i disturbi se ne andranno. Prima di "buttare via" una relazione terapeutica che dura da due anni è importante parlare e chiarirsi, la fiducia si deve costruire in base al comportamento di entrambe le parti, lei che segue le indicazioni, va agli appuntamenti e spiega come si sente e il medico che, in base all'osservazione clinica e a quanto riferisce il paziente, prende delle decisioni e si assume delle responsabilità.
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