Ansia, stanchezza e instabilità in piedi
Gentile dottori e dottoresse, sono un ragazzo di 30 anni che lavora e studia per riuscire a entrare finalmente in Medicina.
Precedentemente ho studiato in una delle università private più rinomate in Italia e nel mondo una materia che non era adatta a me. Ho intrapreso quella strada soprattutto sotto consiglio dei miei genitori che non vedevano in altre facoltà una sicurezza economica duratura in futuro. Il mio sogno però era ed è sempre stata la Medicina. Non per lo status e nemmeno per i soldi.
Odio vedere gli altri soffrire, soprattutto i bambini e studiare per aiutare le persone sofferenti in futuro, per me sarebbe un scopo di vita soddisfacente. Purtroppo, in passato, in Italia oltre al voto del test si richiedeva quello della maturità ed avendola conseguita modestamente non ci ho nemmeno provato. Da qualche anno il ministero ha tolto il voto di maturità, così, fiducioso delle mie capacità, ci sto finalmente provando.
Lavoro da due anni in un negozio per mantenere alcuni piaceri della mia vita dato che a quelli primari ci pensano ancora (ahimè) i miei genitori e nel frattempo studio giorno e notte per il test.
Tutta questa premessa per farvi capire un po' la situazione di stress psicologico e fisico che ho accumulato da anni a questa parte e che da almeno un anno è sfociato in qualcosa che oramai non riesco più a sopportare.
I primi episodi di attacchi di panico li ho avuti prima della maturità, uno isolato che non si è più ripresentato fino al secondo anno di Università fuori sede dove causa lontananza dalla mia famiglia e dalla mia fidanzata avevo quotidianamente episodi di iperventilazione, tachicardia e ovviamente agorafobia. Non riuscivo ad andare a lezione nè a studiare.
Gli anni sono passati alternando mesi di tranquillità a mesi in questa situazione sino a che, 6 mesi fa l'ansia (?) ha iniziato a manifestarsi con un tipo di somatizzazione che non avevo mai sperimentato prima: difficoltà a stare in piedi.
Mi spiego meglio. Se sto seduto o stirato, oltre a un po' di nervosismo che poi va via se mi distraggo, non ho nulla di somatico. Quando invece mi alzo, inizio a sentire le gambe molli avvertendo anche un lieve giramento di testa insieme a un peso sullo stomaco che mi costringe a fare respiri profondi.
Mi sento come se avessi l'influenza o la febbre alta ed ho solo voglia di tornare seduto o stirato (momento in cui TUTTE queste sensazioni svaniscono). Le gambe è come se tremassero, tremori che sporadicamente avverto anche alle mani. Il problema maggiore è che nei brevi periodi in cui non ho nessuno di questi sintomi, mi sento bene, felice ed energico pronto ad affrontare la vita senza nessuna ansia. L'ansia ricompare SOLAMENTE dopo che questi sintomi tornano.
Vi chiedo dunque: E' tutto assimilabile all'ansia? O può esistere qualcosa di organico?
Ci tengo a sottolineare che senza i sintomi sopracitati sono tranquillo e felice come un Buddah.
Sono stato da un neurologo che mi ha prescritto dello xanax, ma non vedo grandi miglioramenti.
In che senso l'ansia non sarebbe organica ?
Il neurologo nel prescrivere lo xanax che diagnosi ha fatto ? Lo ha prescritto senza una diagnosi precisa, come uso al bisogno, o ha indicato qualcosa di preciso ?
Dr.Matteo Pacini
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Purtroppo avevo finito i caratteri e non ho potuto aggiungere la diagnosi del neurologo.
Dopo una visita normale, il neurologo mi ha detto che secondo lui si tratta semplicemente di ansia e stress psico-fisico. Mi ha prescritto dunque 3 pillole di xanax da 0,25 mg 3 volte al giorno e smettere di fumare.
Per organico intendo se la mia sintomatologia è da attribuire semplicemente all'ansia che mi accompagna da sempre o se c'è qualcosa di patologico (anche "banale" come un problema alla schiena e alla postura). Aggiungo che sto molto spesso seduto per lo studio e al lavoro e dormo molto poco, una media di 4 ore a notte. Può essere anche dovuto allo stile di vita poco salutare?
Insomma sono un po' spaesato perchè soffro di ansia da molto tempo e so con quale sintomi si presenta. Questi degli ultimi mesi mi sono del tutto nuovi.
Grazie per la risposta.
Sarebbe il caso di effettuare una visita psichiatrica.
Dr. F. S. Ruggiero
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Questa cura è una cura semplicemente "tampone" per un tipo di sintomi, senza che sia chiaro di preciso quale è la diagnosi.
Al di là dell'intervento immediato, che può andar bene, la farei ridefinire da uno psichiatra. O forse, se ne soffre da un po'. ha già delle diagnosi fatte in passato ?
Insomma ho fatto quasi tutte le visite possibili ma non mi hanno mai trovato nulla. I dottori hanno sempre attribuito tutto all'ansia. La cosa curiosa però è che una volta individuata la cura per alleviare le somatizzazioni, l'ansia e gli adp sparivano. Stavo benissimo. Da sei mesi però questa sensazione di instabilità e tremore non mi abbandona quasi mai e, guardando alla mia storia passata ho il dubbio si tratti davvero solo di ansia, di fissazione (perchè mi alzo la mattina controllando subito le mie sensazioni) oppure ho una qualche sciocchezza che può essere curata senza ricorrere agli psicofarmaci.
Se è strettamente necessario, però, come consigliatomi da voi mi recherò per la prima volta da uno psichiatra, perchè in confidenza, la situazione mi è divenuta insostenibile.
Grazie.
Non ha fatto alcuna cura per le somatizzazioni, ha preso farmaci per alcuni sintomi gastrici. La cosa non chiarisce nulla, perché le cosiddette somatizzazioni possono anche andare e venire e risentire di effetti placebo, oltre che dell'effetto sul sintomo che in quel momento è al centro dell'attenzione.
Non è vero che non le sia stato trovato niente. Se i medici hanno detto che è "ansia"; anche se genericamente, evidentemente hanno riconosciuto uno stato d'ansia. A meno che non sia stato un modo di dire, per esclusione.
Adesso ha avuto una cura per l'ansia, ma temporanea.
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